Le necropoli in Umbria


Necropoli umbria

Le necropoli in Umbria. Le città dei morti: le necropoli orvietane e gli ipogei perugini.
La valle che circonda la rupe tufacea su cui sorge Orvieto è costellata da notevolissimi siti archeologici, fondamentali per la conoscenza della civiltà etrusca. Tra i più cospicui è la necropoli del Crocifisso del Tufo, databile intorno alla metà del VI secolo a.C., con sviluppi sino al III, costituita da più serie di tombe a camera allineate lungo vie sepolcrali e recanti sull’architrave della porta il nome del defunto. Il rigore geometrico della sua disposizione – una specie di “evocazione” della struttura urbana – costituisce uno straordinario esempio di “piano regolatore” di epoca arcaica. Nonostante molti degli arredi siano dispersi tra il Louvre, il British Museum e altre collezioni straniere, parte dei suoi pregevoli corredi funerari è tuttora conservata nel locale Museo Faina.
Altrettanto suggestive sono le numerose necropoli del territorio perugino, purtroppo non tutte visitabili. In quella del Palazzone, a pochi chilometri dalla città, è il noto ipogeo dei Volumni, tomba etrusca appartenuta alla famiglia dei Velimna. Nella struttura sotterranea, che ricalca quella di una casa gentilizia di epoca ellenistica, si conservano, tra l’altro, numerose urne cinerarie tra le quali, pregevolissima, quella del capofamiglia Arunte Volumnio.

Le necropoli in Umbria


Le necropoli in Umbria. Le città dei morti: le necropoli orvietane e gli ipogei perugini.
La valle che circonda la rupe tufacea su cui sorge Orvieto è costellata da notevolissimi siti archeologici, fondamentali per la conoscenza della civiltà etrusca. Tra i più cospicui è la necropoli del Crocifisso del Tufo, databile intorno alla metà del VI secolo a.C., con sviluppi sino al III, costituita da più serie di tombe a camera allineate lungo vie sepolcrali e recanti sull’architrave della porta il nome del defunto. Il rigore geometrico della sua disposizione – una specie di “evocazione” della struttura urbana – costituisce uno straordinario esempio di “piano regolatore” di epoca arcaica. Nonostante molti degli arredi siano dispersi tra il Louvre, il British Museum e altre collezioni straniere, parte dei suoi pregevoli corredi funerari è tuttora conservata nel locale Museo Faina.
Altrettanto suggestive sono le numerose necropoli del territorio perugino, purtroppo non tutte visitabili. In quella del Palazzone, a pochi chilometri dalla città, è il noto ipogeo dei Volumni, tomba etrusca appartenuta alla famiglia dei Velimna. Nella struttura sotterranea, che ricalca quella di una casa gentilizia di epoca ellenistica, si conservano, tra l’altro, numerose urne cinerarie tra le quali, pregevolissima, quella del capofamiglia Arunte Volumnio.

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