Umbria preromana. Sin dalla sua prima comparsa nella storia, l’Umbria si presenta “divisa”in due ambiti territoriali e culturali che rappresentano il dato storico più antico di una “dualità” che, nei secoli, caratterizzerà la formazione dello spazio e della civiltà regionali. A occidente del Tevere si estendevano infatti le terre degli Etruschi, aperte ai rapporti culturali e commerciali con l’area mediterranea; le terre a oriente del fiume, più isolate, furono invece luogo d’insediamento di popolazioni italiche, e in particolare degli Umbri.
La ricchezza e la raffinata struttura della civiltà etrusca, che in Orvieto e Perugia ebbe i capisaldi di un dominio territoriale assai ampio, è ancora oggi apprezzabile nelle numerose testimonianze in situ: dalle necropoli etrusche del territorio orvietano ai numerosi ipogei dell’area di Perugia. In questa città si conservano anche tratti della poderosa cinta muraria e delle porte che su di essa si aprivano – il cosiddetto arco di Augusto e la porta Marzia – nonché l’altrettanto suggestivopozzo Sorbello. La conoscenza di questa civiltà non può dirsi esaurita senza una visita al Museo Archeologico Nazionale di Perugia e ai musei di Orvieto (Civico e “Claudio Faina”) che conservano straordinari reperti riferibili all’area di influenza delle due città.