L’arte della tessitura. L’occhio dell’osservatore attento potrà riconoscere, raffigurata in alcuni dipinti duecenteschi conservati nei musei e nelle chiese umbre, la celebre “tovaglia perugina”, dal medioevo tessuta a “occhio di pernice” in lino bianco con fasce blu, talora con decorazioni geometriche o motivi figurati.
Questa produzione tuttora vitale, di cui si possono ammirare gli antichi e preziosi prototipi alla Galleria nazionale dell’Umbria di Perugia, è tra le più rinomate di un settore artigianale che vanta una fiorente tradizione anche nel ricamo e nel merletto.

La tessitura manuale, in particolare a Perugia e a Città di Castello, i tovagliati e i merletti di Orvieto, il ricamo ad Assisi (che ha dato nome a un punto rinascimentale a doppia croce), il “pizzo Irlanda” (una lavorazione all’uncinetto introdotta nel 1904 da Elena Guglielmi e divenuta tipica del Trasimeno) ne sono le espressioni migliori.