Angelina nasce a Montegiove, in Umbria, nel 1357 da Giacomo dei Conti di Marsciano e da Alessandra Salimbeni.

Angelina è considerata la fondatrice del Terzo Ordine Regolare di San Francesco. Ella infatti fu la prima ad ottenere nel 1403 da Bonifacio IX l’autorizzazione a vivere in comune, senza clausura, professando la Regola di Papa Nicolò IV. Fondatrice, insieme al beato Paoluccio Trinci, del monastero di Sant’Anna in Foligno, promosse l’osservanza al femminile. Ella seppe dare una sua particolare lettura all’ideale francescano, accanto a Santa Chiara e non in opposizione a lei. Un segno iconografico ricorrente nella raffigurazione di Angelina è il fuoco nel grembo, nel cuore, nella mano. Questo fuoco che ardeva nella contemplazione e nella carità fraterna si era acceso tra le ceneri di una giovinezza consumata nella sofferenza e nelle contraddizioni. Orfana di padre dalla nascita perse a sei anni la mamma e, successivamente, i tre fratelli. Queste sofferenze non la fecero chiudere nel dolore, ma la maturarono generando in lei apertura a Dio e al prossimo: la contessa divenne la “povera del Signore”, la sorella di tutti.

Le Costituzioni antiche individuano tre pilastri nella sua spiritualità: la preghiera come luogo dell’incontro con il Dio dell’amore; la vita fraterna sempre da costruire nella semplicità, nel rispetto del lineamento di ogni sorella, nel perdono e nell’unità; la vicinanza ai fratelli nel mondo come presenza e sostegno.

Nella sua lunga vita intensa fu la sua attività. Il mondo religioso femminile del secolo XV la vide sua interprete e guida carismatica. Si costituì così una Federazione di Fraternità nell’Italia centrale, riconosciuta da Papa Martino V nel 1428, della quale Angelina fu ministra generale fino alla sua morte.

Morta a Foligno il 14 luglio 1435, qui fu sepolta, nella chiesa di San Francesco. Nel 2010 le sue Spoglie sono state traslate nel Monastero di Sant’Anna, il primo da lei fondato, ove sono venerate dalle sue consorelle.