Il parco fluviale del Tevere. Tante volte nei millenni il Tevere ha mutato il suo corso, per eventi naturali e per opere dell’uomo, ma continua a formare l’ossatura idrica della regione. Presso le sue sponde sono sorte città splendide per arte e storia come Todi e Orvieto, e una rete di centri minori ricchi di memorie. È questa l’area che costituisce oggi il Parco fluviale del Tevere, che ne tutela il corso medio-inferiore fino al lago d’Alviano dove si è sviluppata una fitta vegetazione palustre. In questo bacino artificiale sostano e nidificano gli uccelli migratori e vi si possono osservare gli aironi bianchi, i falchi pescatori, le garzette e i falchi di palude, che d’inverno cacciano tra i canneti. Sulle acque del lago di Corbara, che è invece caratterizzato dalla scarsa vegetazione ripariale, volteggia il nibbio bruno.