Definito “parco delle acque”, il Parco Fluviale del Nera comprende il tratto della Valnerina dall’abitato di Terria fino alla Cascata delle Marmore.
Elemento caratterizzante il parco è il corso medio inferiore del fiume Nera che, con le sue acque limpide e cristalline, scorre per circa 20 chilometri.
La storia del territorio è tutta legata al complesso rapporto tra l’uomo e l’acqua. Elemento vitale, ma al contempo da controllare, l’acqua della valle del Nera fu per prima regimentata dai Romani che aprirono la strada alla colonizzazione agricola del territorio. A loro si deve la bonifica del Lacus Velinus, le cui acque vennero convogliate in quelle del Nera a formare la Cascata delle Marmore, famosa per lo spettacolare salto d’acqua di 165 metri.
Il territorio è inoltre caratterizzato da piccoli borghi fortificati e da castelli sorti nel periodo medievale. Partendo da Terni si incontrano in sequenza: Collestatte, Torre Orsina, Casteldilago, Arrone, Montefranco, Ferentillo, Macenano e Terria, nati per svolgere una funzione di controllo su importanti snodi viari.
A est si trova Polino, il comune più piccolo dell’Umbria, arroccato sulla montagna a ridosso delle antiche vie di transumanza.
Nell’area del parco, oltre all’abbazia di San Pietro in Valle e al Museo delle Mummie di Ferentillo, ti consigliamo anche la visita di alcuni reperti archeologia industriale: centrali idroelettriche e fabbriche, oggi dimesse, nate grazie all’abbondanza di energia prodotta dalle acque del Nera e del Velino. Di particolare interesse lo stabilimento elettrochimico di Papigno, set cinematografico in cui il premio Oscar Roberto Benigni ha girato gran parte del film La Vita è Bella.
La visita alle bellezze naturali e culturali del parco può essere integrata attraverso la pratica di sport quali canottaggio, rafting, torrentismo che seppur considerati “estremi” sono in realtà praticabili in massima sicurezza, anche da bambini, grazie al supporto di scuole e specialisti del settore.