L’umbria in autunno: una atmosfera indimenticabile:
L’autunno è uno splendido periodo per visitare l’Umbria. I paesaggi si tingono di tinte gialle e rosse, i borghi medievali sono immersi in una pace di altri tempi. In autunno, le colline umbre regalano olii e vini di grande qualità. I prodotti del bosco arrivano ad allietare le tavole e la cucina umbra si arricchisce di tartufo, castagne e funghi.
L’immagine del paesino da sogno arroccato su una collina, fatto di casette medievali, stradine sospese nel tempo e capolavori artistici, annovera in Umbria così tanti esemplari da rendere l’elenco quantomeno ingombrante. Tuttavia, in molti periodi dell’anno, l’incanto è messo a repentaglio dall’invasione di orde di turisti, che rende le code per accedere ai siti di maggior interesse una spiacevole e diffusa abitudine, e la capacità di sgomitare per farsi strada nella folla una virtù indispensabile per godersi il viaggio.
Il clima mite dell’autunno, i suoi colori che tingono i paesaggi dal giallo oro al rosso porpora, rendono l’Umbria la meta ideale a settembre ed ottobre per concedersi una vacanza con i bambini. Non a caso tante sagre ed eventi si svolgono in questo periodo.
In Umbria l’Autunno è la stagione del vino, dell’olio, delle castagne e della cioccolata! I tanti agriturismi della regione si preparano ad accogliere le famiglie con bambini in visita a: Frantoi aperti, Eurochocolate, Cantine Aperte e le tante sagre e feste locali dedicati ai prodotti stagionali. Perché non approfittarne e trascorrere una settimana, o anche solo un weekend, in Umbria alla scoperta dei prodotti del territorio e delle tante tradizioni.
I borghi
Percorrere i vicoli di Spoleto ascoltandone l’evocativo silenzio serale, immergersi nell’atmosfera di una piazzetta di Gubbio senza lottare per trovare una panchina libera, ammirare da vicino i meravigliosi affreschi nella Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto non dovendosi preoccupare di intralciare altri visitatori, sono privilegi dalla precisa valenza stagionale. E non è solo una questione di più godibile fruizione turistica: poiché l’identità dell’Umbria stessa, terra di eremi e santuari, è connotata da ideali di quiete e spiritualità, è come se evitando il caos dell’estate, dei ponti e delle feste primaverili e invernali fosse possibile stabilire un rapporto più profondo con il territorio, un contatto più autentico con la sua essenza.
Anche i tanti pellegrinaggi che scandiscono la geografia dell’area (come quello che collega i due luoghi più importanti nella vita di San Francesco, La Verna ed Assisi), vedono nell’autunno un momento propizio: la morsa del caldo torrido è ormai un ricordo, le proverbiali ondulazioni del paesaggio appaiono meno temibili, il fumo e l’odore di legna arsa che esala dai camini impreziosiscono un paesaggio che è di per sé una ragione strepitosa per programmare la visita..
- La natura
L’appellativo di “polmone verde d’Italia” descrive adeguatamente la peculiarità paesaggistica della regione. È difficile immaginare un territorio più adatto ad ammirare lo scintillante foliage autunnale. E così, in questo periodo, alcuni angoli dell’Umbria sono in grado di lasciare a bocca aperta: la Valnerina, per esempio, in cui lo slancio selvaggio delle foreste assume tonalità quasi liriche; oppure, i colli nelle zone di Montefalco e Torgiano, con i filari di vite che s’imporporano come i sontuosi vini cui danno vita; e ancora, il lago Trasimeno e il Lago di Piediluco, dove gli arditi cromatismi degli alberi incontrano il pacato azzurro dell’acqua; e, infine, la turbinosa ebbrezza delle Cascate delle Marmore, nell’estasi di colori che la incorniciano, e Assisi, nel confronto tra le tinte vivaci degli affreschi nella Basilica di San Francesco e quelli dei boschi circostanti. Ma, in fondo, non c’è nemmeno bisogno di raggiungere delle destinazioni specifiche, perché la natura in Umbria prorompe ovunque, e qualsiasi strada di collegamento, parco cittadino, belvedere di un centro storico è una finestra su uno spettacolo che non si può dimenticare..