Vallo di Nera

Vallo di nera è posto su un’altura,tra due pendii della valle del fiume Nera, in posizione dominante sulla Valnerina. Vallo di Nera ha origini antichissime si pensa che i primi insediamenti siano databili già nel VIII sec. a.C.

Abitanti: 480 (Vallani)
superficie Kmq: 36,03
altezza s.l.m.: 467 m.
Distanza da Perugia: Km 82
Prefisso: 0743
C.A.P.: 06040

Frazioni: Meggiano, Piedipaterno, Geppa, Paterno, Monte Fiorello, Piedilacosta, La Pieve, Le Campore, Borbonea, Roccagelli

Stazione Ferroviaria:
FS a Spoleto a 19 Km

Provincia di Perugia
Informazioni turistiche IAT
Tel. 0743-71147

Comune
Tel. 0743-616143
(il Comune è ubicato a Piedipaterno).

  • Abitanti: 480 (Vallani)
    superficie Kmq: 36,03
    altezza s.l.m.: 467 m.
    Distanza da Perugia: Km 82
    Prefisso: 0743
    C.A.P.: 06040

    Frazioni: Meggiano, Piedipaterno, Geppa, Paterno, Monte Fiorello, Piedilacosta, La Pieve, Le Campore, Borbonea, Roccagelli

    Stazione Ferroviaria:
    FS a Spoleto a 19 Km

    Provincia di Perugia
    Informazioni turistiche IAT
    Tel. 0743-71147

    Comune
    Tel. 0743-616143
    (il Comune è ubicato a Piedipaterno).

  • Vallo di nera è posto su un’altura,tra due pendii della valle del fiume Nera, in posizione dominante sulla  Valnerina. Vallo di Nera ha origini antichissime si pensa che i primi insediamenti siano databili  già nel VIII sec. a.C.

    Tra il IV e II sec. a.C. ha iniziò l’epoca storica della Valdinarco e la sua successiva romanizzazione, come ci indicano i  ritrovamenti archeologici della zona. A partire dal 1177,Vallo di Nera divenne possedimento del Duca germanico di Spoleto Corrado di Hursligen.

    Nel 1217 il podestà di Spoleto, Jacopo Capocci, in cambio di protezione e difesa da parte di Spoleto concesse a  Vallo di Nera il possesso del Colle di Flezano ed il diritto di costruirvi un castello.

    Vallo di Nera ha da sempre costituito un punto strategico di difesa delle vie d’accesso sulla Valnerina, duramente conteso dallo Stato della Chiesa e Spoleto . Conquistato da Spoleto sotto il suo controllo venne ampliato nel 1200, secondo l’architettura classica dell’epoca che ancora oggi possiamo vedere: in cima il castello, poi la chiesa e, a cascata, le case.

     

    Sotto il dominio di Spoleto, Vallo di Nera visse abbastanza pacificamente (in cambio di uomini per l’esercito e pagò di tributi a Spoleto) .

    In alcuni periodi, però, si unì ad altri Comuni per  rivendicare poteri giurisdizionali in campo civile e penale contro le pretese del Comune di Spoleto; accadde nel 1338 e poi nel 1532, istigata da Petrone da Vallo, (per alcuni condottiero ,per altri solo un brigante).

    Terminata la rivolta, Vallo di Nera, rientrò sotto il controllo dello Stato Ecclesiastico e del Comune di Spoleto rimanendovi fino al 1860, anno in cui divenne Comune e fu annesso nel Regno d’Italia.

     

  • Vallo di Nera è il tipico borgo medioevale  cinto da mura, con porte e torri  e dove stretti vicoli connsentono di effettuare solo a piedi la visita del centro storico.

    Le viuzze interne sono  sormontate da archi che collegano una casa all’altra e sulle cui facciate sono visibili affreschi devozionali per la Madonna o San Sebastiano.

    La chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel XIII sec. nella parte alta del borgo,  ricostruita nel XVI sec.; si presenta con una facciata in pietra con il portale ed il rosone ed il campanile . Accedendo all’interno (la chiesa mostra una pianta quadrata) tramite la sola ed unica navata coperta a capriate con due monofore sul lato destro, si possono ammirare molte opere d’arte: una Fonte Battesimale del XVI sec., un affresco del 1536 di jacopo Siculo, nell’abside, un grazioso Olio Santo del 1504, numerosi dipinti del XVI sec., reliquie che vanno dal 1722 al 1814 e lungo le pareti laterali della chiesa, le quattordici stazioni della “Via Crucis” risalenti al 1749.

    Nella parte bassa del borgo è ubicata la chiesa di Santa Maria del XIII sec.

    La facciata presenta un portale ad ogiva con uno splendido rosone.  Nel fianco adiacente il convento notiamo  una porta a sesto ribassato sopra la quale vi è un affresco del 1300. raffigurante S. Francesco.

    All’interno della chiesa di santa maria troviamo affreschi del XV sec., affreschi di Nicola di Pietro da Camerino e Francesco Antonio di Ancona; affreschi del XIV sec. ed una croce in stile romanico.

    Ulteriore tappa della visita a Vallo di Nera è  la chiesa di Santa Caterina, del XIV sec..

    La chiesa di Santa Caterina era parte di una abbazia di cui oggi restano pochi resti.

    La facciata della chiesa presenta un portale di stile rinascimentale e da un campanile a vela con due campane sovrapposte.

    Nell’interno notiamo un bellissimo altare con una ricca cornice; un affresco del XV sec. raffigurante “Madonna con Bambino e Santa Caterina”; porzioni di affreschi del XV sec. ed un Paliotto d’altare con decori floreali e illustrazioni varie:l’Immacolata Concezione, Santa Caterina e San Nicola da Tolentino.

    Addentrandoci  nel centro abitato, possiamo notare il Torrione,la  Portella o ex Palazzo Comunale e le Torri lungo l’intatta cinta muraria, tutti risalenti al  XIII sec.

    Da vedere nei dintorni

    Uscendo dalla cinta muraria di vallo di Nera possiamo visitare la chiesa di San Rocco o Immagine del Trivio, nel borgo cinquecentesco di Casali.

    La chiesa di San Rocco  custodisce affreschi del XVI sec..

    Seguendo la strada per Castel Felice, possiamo visitare il complesso dell’Immagine delle Forche o Madonna della neve del XV sec.,. Addentrandoci notiamo la navata unica, con la volta a botte che custodisce affreschi del 1494, attribuiti a Jacopo Zabolino.

    Spostandoci a Piedipaterno (anch’esso antico borgo medioevale), visitiamo la chiesa di San Sebastiano del XIII sec.,poi  ricostruita nel 1664. Caratteristico l’imponente  campanile del 1845.

    La chiesa di san Sebastiano,  al suo interno  presenta opere interessanti: un’acquaasantiera del 1676, una fonte battesimale del 1603; una dipinto del 1608 di Alessandro Mediani raffigurante “Madonna in Trono tra Santi” ed altre tele del XVII sec.

    Nelle vicinanze scorgiamo  la chiesa della Madonna delle Grazie, del 1692 al cui interno è esposta la statua della “Madonna con Bambino”.

    Di fronte  al borgo di  Piedipaterno, a sinistra  del Nera, sorge la chiesa dei SS Pietro e Paolo edificata, nel 1457 che porta al suo interno affreschi del XVI secolo.

    A pochi chilometri da  Piedipaterno, seguendo  la via Nursina troviamo i resti di della Abbazia di Santa Maria de Ugonis (oggi chiesa dell’Eremita) del IX sec., edificata sui resti di un antico eremo, del XI sec.

    La concezione architettonica è di tipo basilicale (a navata unica con a croce latina)  con presbiterio rialzato e cripta (attuale chiesa inferiore).

    La chiesa superiore funge ora da cappella cimiteriale.

    All’interno Abbazia di Santa Maria de Ugonis troviamo  frammenti di affreschi del XIV e XV sec., (purtroppo una statua Lignea della Madonna risalente al XIII sec. è stata trafugata nel 1974).

    Segnaliamo quattro borghi di origine medioevale: Geppa, Paterno, Montefiorello, Roccagelli.

    A  Geppa si può visitare: i ai resti del Castello del XIII sec.; i resti della chiesa di S. Bernardo del XIV sec., con parti di affreschi del XV e XVI sec;  le opere tenute custodite nella chiesa di S. Stefano del XVI sec.:un dipinto  del XVII sec. , un  elegante tabernacolo del XVI secolo, un dipinto del  seicento ed una pala del 1660 raffigurante “Madonno col Bombino”;..

    A   Paterno, antico borgo medioevale,troviamo  i resti del Castello del XIII sec.; la chiesa di San Giusto del XII sec. con affreschi del XV e XVI secolo.

    A Montefiorello, troviamo:  l’antica Torre di Avvistamento, la chiesa dell’Immacolata Concezione del XVII sec., al cui interno sono custoditi  dipinti  del XVII sec., un affresco del 1731, opera di Filippo Costantini ed un altare del 1671, opera di Pietro Antonio Costantini.A Reggiano.

    Inoltre si può ammirare il tipico Castello di pendio del XIII sec. con il suo borgo medioevale e la chiesa di S. Michele Arcangelo del XVII sec.

    La chiesa di S. Michele Arcangelo ospita al suointerno un’elegante fonte battesimale e un’acqua santiera del 1622; dipinti del XVII sec.; un trittico cinquecentesco della Scuola della Spagna ed una croce dipinta appartenente al XV secolo.

    A Roccagelli, ci sono i resti della Rocca del XIII secolo . 

  • L’Economia locale si basa essenzialmente sulla coltivazione agricola  di funghi e tartufi, sugli allevamenti di ovini e suini; Ricca è la presenza di caseifici  e frantoi .

    Il turismo è in espansione grazie all’offerta culturale, al  patrimonio storico  e artistico,   e allo stupendo scenario paesaggistico della Valnerina e del Parco dei Monti Sibillini.

     

  • a Vallo di Nera è nato Pietrone da Vallo, condottiero del XVI secolo  già nel VIII sec. a.C. 
  • Religiose -Tradizionali-Culturali:

    5 gennaio, “Canto della Pasquarella”;

    17 gennaio, “Festa di S.Antonio Abate”;

    20 gennaio, “Festa del Patrono S. Sebastiano”;

    30 marzo, “Festa del Crocifisso”; 25 marzo, “Festa della Madonna dell’Eremita”;

    24 giugno, “Festa di S. Giovanni Battista”; primo sabato di agosto, “Premio Letterario Vallo di Nera”;

    14 – 16 agosto, “Festivallo”; penultimo fine settimana di agosto, “Sagra della Lumaca”;

    terza domenica di settembre, “Festa della Madonna Addolorata”;

    dal 24 dicembre al 6 gennaio, “Presepe Vivente”.