Montecastello di Vibio

Monte castello di Vibio è adagiato su un colle di fronte a Todi.
Dalla sua posizione privilegiata si può godere di una meravigliosa vista che domina tutta la Valle del Tevere.

 

  • Abitanti: 1.709 (Montecoste/lesi);

    superficie Km: 31,91; altezza s.l.m. 424 m;

    distanza da Perugia: Km 41;

    Pref. Tel. 075;  C.A.P. 06057;

    Staz. Ferr. (F. C.U. Ferrovia Centrale Umbra a Todi) a 5 Km;

    Autostrada del Sole (Firenze-Roma), viaggiatori provenienti da Firenze uscita a Valdichiana quindi Superstrada Perugia-Todi; viaggiatori provenienti da Roma uscita Orte, quindi Superstrada E-45 Terni-Perugia.

    Provincia di Perugia – Informazioni turistiche IAT

    Tel. 075-8942406. ComuneTel. 075-8780085.

    Frazioni: Doglio, Madonna del Piano.

  • Montecastello di Vibio è adagiato  su un colle di fronte a Todi.

    Dalla sua posizione privilegiata si può  godere di una meravigliosa vista  che domina tutta la  Valle del Tevere.

    Le origini di Montecastello di Vibio risalgono all’epoca pre-romana, (ricerche storiche di fine ‘800 indicano una necropoli, risalente all’Età del Ferro, sita vicino le mura medievali).

    Di certo si può dire che il primo insediamento (appartenente alla Gens Vibio) fu  romano risalente al periodo  Tardo Repubblicana.

    Nel Medioevo, Montecastello di Vibio, fu luogo molto appetito da Tod.

    Nel XII secolo Todi riuscì a conquistarlo. Sotto il dominio di Todi, lo assoggettò, Montecastello di Vibio fu  fortificato con  mura di cinta.

    Nel XIII sec., fu conquistato da Pietro Farnese, nemico di Todi.

    Nel  1245 rientrato sotto il dominio di Todi, Montecastello di Vibio  subì lo smantellassero delle (per volontà del podestà di Todi Caccianemico)  e nel 1247, l’altro podestà di Todi Tolomeo di Pietro, ordinerà lo smantellamento dei torrioni.

    Nel 1392 Montecastello di Vibio  (per volontà di papa Bonifacio IX) fu  ceduto a Catalano degli Atti.

    Nel 1396 (anno della morte di Catalano degli Atti) , Montecastello di Vibio, Todi, Assisi, Nocera  furono  conquistati dal capitano di ventura di Perugia, Biordo Michelotti.

    Biordo Michelotti , visti gli ottimi rapporti, cedette  Montecastello di Vibio  a Pietro Angelo dei conti di Marsciano, marito di sua cugina.

    Montecastello di Vibio, nel 1405, fu riconquistato dagli Atti, e passò sotto il controllo di Ludovico Migliorati, nipote di papa Innocenzo VII.

    Alla fine,  Montecastello di Vibio, fu annesso allo Stato pontificio fino al 1860, poi entrò a far parte del Regno d’Italia.

  • Montecastello di Vibio ha mantenuto le caratteristiche urbanistiche proprie di un  Castrum medioevale.

    Le  cinta muraria, sono quasi del tutto conservate con i torrioni.

    De una delle porte principali Porta di Maggio si può mmirare una stupenda vista su su Todi e la Valle del Tevere.

    Da visitare  la chiesa di Santa Illuminata, del 1839 su una preesistente chiesa del XV secolo. All’interno ci sono affreschi del XIX sec. di Luigi Agretti ed un Crocifìsso ligneo la cui testa risale al XV sec..

    Nel centro storico svetta la Torre Campanaria, del 1850  dove una volta c’era l’antica chiesa di S. Rocco.

    Nelle vicinanze si possono ammirare:  il Palazzo Comunale; la piazza principale del paese:

    Piazza Vittorio Emanuele Il dove sorge un pozzo cisterna del XVI secolo;  la chiesa Parrocchiale dei SS Filippo e Giacomo del 1851 in stile Neoclassico, a pianta rettangolare a tre navate, con  la volta, le pareti ed i pilastri dipinti dagli artisti Nicola e Federico Benvenuti.

    Nella chiesa Parrocchiale dei SS Filippo e Giacomo si possono ammirare: il  grandioso altare maggiore con  l’immagine della “Madonna dei Portenti”(venerata fin dal 1732 per una serie di miracoli da essa operati); il Fonte Battesimale e l’olea sacra; “il Braccio Santo”( contenente le reliquie dei S.S. Filippo e Giacomo).

    In piazza della Concordia si trova, il Teatro della Concordia, costruito nel 1808 tutto in legno, con 99 posti e due ordini di palchi (considerato il “teatro più piccolo del mondo”); all’interno ci sono  affreschi di Luigi Agretti.

    Infine consigliamo altre due tappe importanti: la chiesa della  Madonna delle Carceri, del XVI sec., e  i resti dell’Abbazia di San Lorenzo in Vibiata, del XVI sec.

    Da vedere nei dintorni

    Si consiglia una  visita presso l’antico borgo medioevale di Doglio, del  XIII sec.

     

     

  • L’economia è prettamente agricola con la  produzione di cereali, olive, uve e tabacco.

    E’ presente un nucleo industriale (presso  Madonna del Piano)di piccole  industrie artigianali.

    Feste e Manifestazioni

  • La cittadina ha dato i natali al feudatario Catalano degli Atti (XIII sec.), al francescano Fra’ Luca di Montecastello (XVII sec.), al garibaldino Tullio Mannaioli (1837-1913).

  • Religiose-Tradizionali-Culturali:

    ultima settimana di giugno, “Festa della Madonna delle Carceri”, con spettacoli e balli;

    terza domenica di giugno, a Doglio, “Festa di S.Antonio da Padova”, con spettacoli, giochi e balli; luglio, “Festa del S.S. Crocifisso”;

    dal 10 al 20 agosto, “Agosto Montecastellese” con rappresentazioni teatrali all’aperto, balli, giochi e degustazione dei prodotti locali;

    agosto, “Festa della Madonna dei Portenti”;

    10 settembre, a Madonna Del Piano, “Festa della Madonna del Piano”; al Teatro Concordia, rappresentazioni teatrali durante tutto l’anno (telef. per informazioni: 075-8780307).

    Fiere:

    luglio (terza domenica); a Doglio, 29 agosto e 12 luglio. Giorno di mercato: martedi