Massa Martana

La storia di Massa Martana è strettamente legata alla costruzione della Via Flaminia, realizzata intorno al 220 a.c. dal console Caio Flaminio, il cui tracciato originario da Nornia (Narni) si dirigeva a Mevania (Bevagna) attraversando la fascia pedemontana e i Monti Martani, collegando Roma ai porti dell’Adriatico ed all’Italia Settentrionale.

  • Abitanti: 3.700 (Massetani)
    Superficie Kmq: 78,10
    Altezza s.l.m.: 351 m
    Distanza da Perugia: Km 56
    Prefisso Telefonico: 075
    C.A.P.: 06056

    Frazioni: Castel Rinaldi, Colpetrazzo, Mezzanelli, Viepri, Santa Maria in Pantano,Villa San Faustino.

    Stazione Ferroviaria:
    F.C.U. Ferrovia Centrale Umbra a 6 Km

    Autostrada del Sole (Firenze-Roma) uscita ad Orte provenendo da Roma e quindi Superstrada E-45 direzione Perugia, uscita ad Orvieto provenendo da Firenze e quindi strada provinciale per Todi, poi E·45 direzione Terni.

    Provincia di Perugia
    Informazioni turistiche lAT
    Telefono 075- 8942686

    Comune
    telefono 075-895171

  • La storia di Massa Martana è strettamente legata alla costruzione della Via Flaminia, realizzata intorno al 220 a.c. dal console Caio Flaminio, il cui tracciato originario da Nornia (Narni) si dirigeva a Mevania (Bevagna) attraversando la fascia pedemontana e i Monti Martani, collegando Roma ai porti dell’Adriatico ed all’Italia Settentrionale. In questa importante arteria stradale i Romani costruirono (in una zona nei pressi dell’attuale S. Maria in Pantano) una Stazio ad Martis per la sosta ed il rifornimento degli eserciti in transito. In seguito attorno a questa sorse un centro abitato denominato Vicus Martis.

    Con la caduta dell’Impero Romano la Flaminia fu distrutta da orde di barbari.

    La lunga guerra gotico-greca trasformò tutto il territorio martano in un grande campo di battaglia, costringendo gli abitanti a rifugiarsi sulle alture vicine.

    Nel X secolo il territorio di Massa entrò a far parte del feudo degli Arnolfi.

    Nel 1305, Massa Martana fu cinta d’assedio dai ghibellini di Todi e fu salvata solamente dal pronto intervento di Perugia e di papa Benedetto XI.

    Nel 1307 papa Bonifacio IX, accogliendo le suppliche dei Massetani, la liberò dal dominio tuderte, affrancandola alla giurisdizione della Chiesa, ma, nel 1403, ritornando sulle sue decisioni, restituì il Castello di Massa ed il suo territorio al dominio di Todi. La stessa cosa si ripeté nel 1473 con papa Sisto IV.

    Nel 1565, dopo aver pagato ben 23.000 scudi d’oro, si affrancarono da Todi, ottenendo la libertà . Nel 1571 la cittadina, postasi sotto la protezione del Collegio dei Cardinali, riformò lo Statuto comunale che rimase in vigore fino al 1860, anno in cui entrò a far parte del Regno d’Italia, assumendo nel 1863 l’attuale nome di Massa Martana.

  • La chiesa di San Felice, patrono e martire dell’antica Civitas Martana, con la facciata in pietra, è caratterizzata da un elegante portale e dal campanile Barocco costruito nel 1637. La chiesa, a navata unica custodisce all’interno affreschi del XV e XVI sec.; una tela del 1723 opera di Giacinto Boccanera da Leonessa; una grande Croce intarsiata di madreperla ed altre tele settecentesche.

    La chiesa di S. Sebastiano, con all’interno un bell’ altare ligneo di stile Barocco, una tela del 1595 e due pregevoli statue lignee policrome raffiguranti S. Giovanni e S. Sebastiano dei secoli XVI e XVII.

    Il Palazzo Comunale, edificato nella metà del 1500, con attigua l’alta Torre Campanaria, costruita nel 1800 durante i lavori di restauro del palazzo.

    La chiesa di S. Maria della Pace, costruita tra il I S89 e il 1621, di forma ottagonale e sormontata da una snella cupola con cupolino. All’interno custodisce importanti opere quali: affreschi seicenteschi sulle pareti della cupola, raffiguranti “Storie del Vecchio Testamento”; un coro ligneo del 1600; un affresco del XV sec ..

    L’ex convento dei Terziari Francescani, oggi sede del Museo Flaminio Massetano, dove sono raccolti reperti archeologici dell’antica Vicus Martis e della catacomba Cristiana.

    La chiesa di S. Maria delle Grazie, edificata verso la fine del XV sec. su una preesistente chiesa del XIII secolo. La facciata, tutta in pietra, è caratterizzata da un portale, su cui si apre un rosone e da un elegante campanile a vela. L’interno a navata unica, custodisce una preziosa statua lignea del 1484, raffigurante “Sant”Antonio Abate” e sulle pareti affreschi del  1500 di scuola Umbra.

     

    Da vedere nei dintorni

     

    L’Abbazia dei S.S. Fidenzio e Terenzio, martiri siriani, sepolti nel luogo ove sorge la chiesa è stata edificata nell’XI sec. e radicalmente trasformata nel XIII sec .. La chiesa ha la facciata caratterizzata da un bel portale con arco a tutto sesto sopra il quale si apre una bifora e, sul lato sinistro, una snella torre campanaria edificata su un mausoleo romano di epoca tardo imperiale. L’interno ad unica navata presenta il soffitto rivestito con piastrelle decorate, numerosi reperti archeologici e motivi architettonici del IX e X secolo.

    La chiesa di S. Maria in Pantano, la tradizione la vuole edificata nel V secolo sui ruderi di un edificio, o di un tempio pagano, della Civitas Martana ed in effetti la chiesa è annidata nel vano di un edificio tardo imperiale, del quale sono visibili le murature laterali. La facciata del XIV-XV sec., presenta un portale ad arco acuto sovrastato da un rosone; a destra della facciata, si eleva un’alta torre quadrata del XIV secolo. L’interno, a tre navate, custodisce interessanti reperti del periodo romano e medioevale: frammenti di affreschi del XIV e XV secolo; urne cinerarie; frammenti dell’antico pavimento in mosaico; un bel crocifisso ligneo del XIII sec.; frammenti decorati vi romani e numerose iscrizioni.

    La chiesa di Santa Illuminata, che si pensa sia stata edificata sopra il sepolcro della martire ravennate, fu costruita nel XI sec, ha la facciata caratterizzata da un portale a tutto sesto, circondato da quattro archi rientranti, sormontato da una bifora ed un piccolo campanile a vela che spunta dalla parte posteriore della chiesa, sopra l’abside. L’interno, ad una navata, custodisce frammenti di affreschi ed una tela del ‘700 opera di Andrea Giovanni Lezzerini.

    L’Abbazia di S. Maria di Viepri, eretta nel XII sec., pur avendo subito vari rimaneggiamenti, presenta all’esterno la struttura romanica in blocchi squadrati di pietra ed un massiccio campanile. L’interno, a tre navate, custodisce un tela di Andrea Polinori, frammenti di affreschi del XVII secolo ed un calice finemente cesellato.

    L’Abbazia di San Faustino, costruita sui resti di una villa romana è invece del VIII sec., presenta la facciata con un portico sovrastato da una trifora ed un elegante campanile di recente costruzione. L’interno custodisce frammenti scultorei di varie epoche e due sarcofaghi interrati.

    La chiesa di S. Pietro Sopra le Acque del XVII sec. ma con origini risalenti al XIII sec., contiene un dipinto del XV sec. ed un bel coro ligneo del XVIII sec.

    La chiesa di S. Sebastiano del XIII sec., con un affresco datato 1449.

    I resti del Ponte Fonnaia costruito dai Romani nel 220 a.c. e, nei suoi pressi, la Catacomba Cristianadel III-V sec., unica nel suo genere..

    Il castello Rocchette del XVI sec., al cui interno si trova la chiesa di S. Maria della Concezione, con pregevoli affreschi del XIV sec.

    Il castello Viepri del XIV sec., e la chiesa di S. Giovanni con un affresco del 1577

    Il castello Montignano del X sec., antico feudo degli Arnolfi.

    Colpetrazzo del XIIIIXIV sec., con le chiese di San Bernardino e dei SS. Giuseppe e Bernardino.

  • Deve la sua prosperità economica all’acqua minerale di San Faustino. Lo stabilimento, con le vicine Terme di San Faustino, é rinomato per l’alta qualità dell’omonima acqua bicarbonatolino terrosa. Presso lo stabilimento termale si può effettuare la cura idropinica e, dal 1998, è stata creata “l’Officina del benessere”.

  • Massa Martana ha dato i natali al Francescano Beato Ambrogio da Massa (XIII sec.); al generale dei Frati Minori Francesco Girolamo Fonzi (XVII sec.); al religioso Francesco M. Orsini (XIX sec.); al deputaato e ministro Augusto Ciuffelli (1856-1921).

  • Religiose: 30 Ottobre, “Festa del patrono San Felice”;Venerdì Santo, “Passione di Cristo”, rievocazione storica della passione di Cristo, con corteo; (prima domenica di Maggio ogni due anni) “Processione al Santuario della Madonna del Fosco”; “Processione dell’Ascensione”, nel giorno dell’Ascensione, alternate con quella della processione al Santuario del Fosco; 17 Gennaio, “Festa di Sant’Antonio Abate”, con benedizione del bestiame, delle campagne e con sfilate di cavalli per le vie cittadine; vigilia di Natale, “Festa degli Auguri”.

    Tradizionali-Culturali: Agosto, “Giornata Massetana”, con spettacoli, mostre fotografiche e d’arte, gare sportive e la tradizionale “Magnata” con una singolare e caratteristica cena all’aperto su una lunghissima tavolata che si snoda per le vie cittadine; 13 Giugno, presso la chiesa di S. Pietro Sopra le Acque, “Festa Campestre”; lunedì di Pasqua, presso la chiesa di S. Maria in Pantano, “Festa Campestre”.

    Fiere: 18 Gennaio, prima domenica di Giugno, “Fiera Agroartigianale dei Monti Martani e della Media Valle del Tevere”; 9 Luglio; 3 Agosto; 18 Ottobre; lunedì di Pasqua.