Piegaro


Piegaro è posta su un’altura del versante est del torrente Nestore.
Piegaro fu fondata dai Romani nel 290 a.c. e con molta probabilità , il termine Plagarium, fu dato da quei soldati romani che stanziarono qui il primo insediamento, per curarsi le ferite dopo la guerra con Chiusi.

  • Abitanti: 3.580 (Piegaresi)
    Superficie Kmq: 98,92
    Altezza s.l.m.: 356 m
    Distanza da Perugia: Km 36
    Prefisso: 075
    C.A.P.: 06066

    Frazioni: Castiglion Fosco, Cibottola, Colle Baldo, Gaiche; Greppolischietto, lerna, Macereto. Oro. Pietrafitta, Pratavalenza

    Stazione Ferroviaria:
    FS. a Piegaro

    Autostrada del Sole (Firenze-Roma) uscita a Fabro e poi SS direzione Città della Pieve – Perugia.

    Giorni di mercato: mercoledì

  • Piegaro è posta su un’altura del versante est del torrente Nestore.

    Piegaro fu fondata dai Romani nel 290 a.c. e con molta probabilità , il termine Plagarium, fu dato da quei soldati romani che stanziarono qui il primo insediamento, per curarsi le ferite dopo la guerra con Chiusi.

    Piegaro, nel Medioevo, fu territorio controllato dei Montemarte di Montegabbione e poi dei Filippeschi di Orvieto.

    Per lungo tempo Piegaro fu conteso con lotte durissime tra  Perugia e Orvieto.

    Nel 1295, liberatosi dai  conti di Marciano che vennero cacciati dalla città,  Piegaro si autoproclamò libero Comune. Questo nuovo status durò un breve periodo, perché pochi anni dopo, ritornò sotto il dominio di Perugia.

    Il  292 costituisce un anno di svolta per l’economia locale:  accadde infatti, che il governo di  Venezia impose con decreto agli artigiani vetrai di trasferire tutte le loro fornaci a Murano. Tutto questo  causò  il trasferimento di alcuni artigiani vetrai a Piegaro. In  pochi anni furono avviate numerose botteghe e l’industria vetraria piegarese divenne famosa  per i manufatti  che era in grado di produrre. Prova ne fù le commesse che pervennero da tutta l’Italia: le vetrate del Duomo di Orvieto, quelle della Cattedrale di Perugia, di Milano e Bologna, furono tutte realizzate per opera delle botteghe degli artigiani piegaresi.

    Nel 1500 Piegaro passò  allo Stato della Chiesa fino al 1860, anno in cui passò al Regno d’Italia.

  • La chiesa di San Silvestro Papa é di origine antichissime : si presenta con pianta rettangolare a navata unica in stile Neoclassico.

    Accedendo al suo interno troviamo numerose pitture del XVIIXVII sec. e un Crocifisso che nel 1738, la credenza popolare racconta  abbia grondato sudore; nella sagrestia, un grande paratorio in noce del XVI sec. ed una pittura del XVII secolo.

    Da visitare inoltre  la chiesa della Madonna della Crocetta, della  seconda metà del XVI secolo.

    La chiesa si presenta all’esterno con un rosone centrale mentre all’interno, è stata concepita con una navata unica (il soffitto è adorno di affreschi  del XVI-XVII sec.); sono presenti dipinti  del XVII sec.; una statua Iignea del XVIII sec., e supende pergamene miniate del XVI e XVII secolo.

    Da vedere nei dintorni

    Nei dintorni di Piegaro citiamo i seguenti Borghi medioevali: Castiglion Fosco, Pietrafitta, Cibottola, Gaiche, Lerna, Colle Baldo , Macereto, Oro, Greppolischietto.

    A Castiglion Fosco possiamo ammirare tratti delle mura castellane e la torre quadrangolare dell’XI-XII sec.; la torre cilindrica del 1462,  che porta un grande orologio a pesi del XIX sec.; la chiesa di Santa Croce del XII sec. inizio XIII sec., nel cui interno è presente una  fonte battesimale del 1565, una statua Iignea del XVI sec. e dipinti del XVI secolo.

    A Cibottola, si evidenziano i seguenti elementi storici: la cinta muraria del X sec.; la porta d’acceso al castello con l’intatto battente del ponte levatoio; la Torre Civica del XIV sec . a pianta ottagonale. La chiesa di San Fortunato, del X sec., al cui interno sono presenti affreschi del XVI sec.; pitture  del XVII eXVIII sec.; un’acquasantiera e una fonte battesimale del 1500.

    Meritano una visita le vestigia del Convento francescano di San Bartolomeo, del XIII sec.

    A Gaiche, patria natia del Beato Leopoldo (1732), sono da visitare  i resti del castello e della chiesa di San Lorenzo (eretta nel del 1391), che presenta dipinti del XVII sec .

    Gaiche è importante anche per il fatto di essere il borgo con lo  Statuto più antico dell’Umbria ,          (risale al 1318 ed è attualmente custodito  presso la Biblioteca Comunale di Perugia).

    A Lerna, da visitare  la chiesa di San Donato del XIX sec. che custodisce dipinti  del XVII sec..

    A Oro merita una visita  chiesa di Santa Felicissima del XIV sec..

    A  Greppolischietto ci sono il castello e la chiesa di San Lorenzo, che conserva un affresco della “Vergine con Bambino tra Santi”.

    A Colle Baldo c’è  la chiesa di Santa Maria Assunta  del XIV sec., con dipinti del XVII sec. ed un bel campanile merlato;

    A  Macereto, si consiglia la visita presso la chiesa di San Michele Arcangelo, del 1909, che ospita un dipinto  di Ascani da Paciano;

    A Pratalenza si consiglia una sosta per ammirare l’antico borgo.

    A Pietrafitta, possiamo menzionare vai punti di interesse storico religioso: la chiesa di Santa Maria Assunta, (costruita a cavallo  tra il 1866 e il 1870 da Lorenzo Valiani) , realizzata con un’architettura  rinascimentale, porta al suo interno un Crocifisso ligneo del XVII sec. (la particolarità di quest’ opera sta nel fatto che  le spine sul capo del Cristo sono disposte a calotta); la chiesa della Madonna del Fosso (datata  1548 poi ridimensionata  a cappella nel 1925)  espone al suo interno  un affresco di Tiberio di Assisi; l’ Abbazia Benedettina dei Sette Fratelli, del XII sec., (edificata in ricordo di sette giovani figli di Santa Felicita, morta martire a Roma nel 164 d.C .) costituita dalla chiesa, in stile romanico, e dall’attiguo monastero. La chiesa (che ha  una facciata in cortina di conci e rosone centrale) all’interno presenta un affresco raffigurante la “Vergine ed i Sette Fratelli Martiri”. Il  monastero custodisce  affreschi con paesaggi ed episodi relativi al  Vecchio Testamento.

     

  • L’economia piegarese poggia da una parte sull’agricoltura con la coltivazione di cereali, viti, tabacco e prodotti naturali dei boschi (funghi e castagne) e dall’altra sull’industria vetreria . In più sono presenti i poli  costituiti dalla Centrale Enel di Pietrafitta.

    A tutto ciò si aggiunge  il commercio e il settore turistico il cui trend negli ultimi anni, indica uno sviluppo costante e una buona consistenza.

  • Raccolta Paleontologica – Loc. Pietrafitta, presso ENEL 5.P.A. R.l.l – Tel. 075-83561 (Enel).Aperto a richiesta. Custodisce una raccolta di reperti del più antico periodo prp.istorico.

    Museo del Vetro: in corso di realizzazione, per informazioni, Tel. Comune – 075-83589

  • Piegaro ha dato i natali al Beato Ercolano (1390-1451); al letterato Bartolomeo di Cola Bartolini (XV sec.); al pittore Bernardino di Mariotto di Riscignano (XV-XVI sec.); al vescovo Marcello Pignatelli (155001617); al cardinale Stefano Pignatelli (1578-1623); al musicista e poeta Giorgio Andrea Angelini Bontempi (1625-1705); al matematico Virgilio Cocchi (1692-1736) e al medico Giannangelo Cocchi (1730-1803).

  • Feste e Manifestazioni Religiose:

    31 dicembre, “Festa del patrono San Si/vestro”;

    11 maggio,”Festa del Crocifisso”.

    Tradizionali:

    fine aprile- primi di maggio, a Pietrafitta, “Sagra degli Asparagi”;

    21-24 aprile a Ciobottola, “Festa dell’Ascensione” e “Mostra degli Artigiani”;

    agosto dall’ 11 al 17, a Fontana, “Festa della Fontana”;

    ottobre a Piegaro, “Sagra della Castagna”; d

    a aprile ad agosto sagre paesane nelle frazioni.

     

    Giorno di mercato: mercoledì