
Terni è un classico esempio di città aperta ad accogliere le sfide del futuro.
Terni offre al turista interessanti monumenti da visitare come laChiesa di San Salvatore o la Cattedrale romanica; la chiesa di San Valentino patrono della città di Terni e degli innamorati di tutto il mondo.
A pochi chilometri dal centro della città, è possibile visitare la Cascata delle Marmore, un delizioso scenario in cui il fragore delle acque spumeggianti, che effettuano un salto di 165 metri, si unisce ad affascinanti giochi di luce.
Abitanti: Ternani
Atezza s.l.m.: 130 mt
Distanza da Perugia: Km 70
Giorni di Mercato: mercoledìFrazioni: Battiferro, Cecalocco, Cesi, Collescipoli, Collestatte, Gabeletta, Giuncano, Marmore, Miranda, Papigno, Piediluco, Poggio Lavarino, Porzano, Rivo, Rocca S. Zenone, S. Carlo, S. Liberatore, Torreorsina, Valenza.
Stazione ferroviaria:
Terni FS e Ferrovia Centrale UmbraCollegamenti Stradali:
Superstrada E-45, Autostrada del Sole (Firenze-Roma) uscita a Orte e poi inserirsi sulla Superstrada E-45Terni, presumibilmente fondata nel 672 a. C., Interamna Nahars o Nahartium (Terni), fu così chiamata per la sua posizione tra i due fiumi (Nera e Serra); divenne importante centro commerciale favorito dalla sua ubicazione geografica.
Nel 299 a.c., con la conquista romana, costituì un florido Municipium romano e nel 271 a.c. il console romano Curio Dentato avviò opere di bonifica e di ripristino del fiume Velino creando la Cascate delle Marmore.
Occupata da Silla, durante le lotte che seguirono la fine dell’Età Repubblicana, Terni, sotto i Cesari ampliò la sua struttura urbanistica divenendo anche sede di una comunità cristiana (111 sec. d.C.) con a capo il vescovo Valentino (martire protettore della città).
Nel 1159 Federico Barbarossa eresse Terni a feudo, dandolo al cardinale Ottaviano di Monticelli che, poco tempo dopo, divenne l’antipapa Vittore IV. I ternani, fedeli al Papa, si ribellarono e come conseguenza l’Imperatore inviò un forte esercito che nel 1174 distrusse la città.
Terni attraversò un periodo turbolento funestato dalle lotte tra guelfi e ghibellini e dalle guerre con le città vicine per il possesso ed il dominio dei castelli e dei centri di maggior commercio, subì ad opera delle milizie di Federico II anche un lungo assedio che ne minò la forza economica ma il XIII secolo la vedrà riprendersi.
Nel 1408 passò sotto il dominio di Ladislao di Napoli, poi di Braccio da Montone, nel 1420 della Chiesa, nel 1433 e 1445 di Francesco Sforza per tornare subito dopo, definitivamente, sotto il dominio papale.
Nel 1860, annessa al Regno d’Italia, diede il suo importante contributo all’unificazione, ponendosi (data la vicinanza) come “testa di ponte” per le spedizioni garibaldine contro il declinante Stato Pontificio.
Terni fu vittima di devastanti distruzioni durante la seconda guerra mondiale, a causa del suo nucleo industriale e delle acciaierie.
- La chiesa di San Salvatore: Antica e suggestiva costruzione è certamente la più vecchia chiesa ternana. Costruita sui resti di un edificio del V secolo, è stata realizzata nel XII sec. sfruttando una parte di quello preesistente. La, spoglia, facciata in pietra si presenta con un portale sormontato da un’apertura monofora e da un fastigio triangolare con archetti ciechi. L’interno Romanico con navata a due campate, divise da un arco trasversale in pietra, custodisce frammenti di affreschi del Duecento, una Crocifissione del 1500 e la cappella Manassei, i cui affreschi risalgono al 1300.
Palazzo Spada: del XVI sec., oggi sede del Comune, é ritenuto l’ultimo progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, morto a Terni nel 1546. La stupenda facciata in pietra con due torri angolari é aperta al piano terreno da tre grandi arcate e custodisce interessanti affreschi del XVI sec., attribuiti al pittore fiammingo Karel Van Mander.
Il Duomo di Santa Maria Assunta: La costruzione è frutto di un completo intervento di restauro eseguito nel 1653 su progetto, si dice, del Bernini. Conserva nel portale maggiore del XII sec. ancora tracce romaniche, la facciata è caratterizzata da un portico del XVII sec. e dalla Torre Campanaria. L’interno, ripartito a tre navate, custodisce un imponente organo del 1647, opera di Luca Neri; un coro ligneo del 1559, opera di Domenico Corsi; una tavola di Livio Agresti, del 1560, raffigurante “La Presentazione al Tempio e Circoncisione”; un frammento di affresco del 1300, “Sant’Antonio Abate”; un grandioso altare del 1762, opera del Minelli; un dipinto di scuola fiamminga raffigurante “L’Immacolata Concezione”. Sotto il Duomo la cripta custodisce le spoglie di Sant’ Anastasio, vescovo di Terni.
Di fronte al Duomo, fa bella mostra la fontana, opera dello scultore Corrado Vigni (1935), raffigurante l’unione del fiume Velino con il Nera che formano la cascata delle Marmore.Palazzo Bianchini-Riccardi: (già Rosci), con un portale bugnato e un bel cornicione decorato con una fascia di gigli angioini, del XVI sec.
I resti dell’Anfiteatro Fausto, l’edificio romano meglio conservato. Interamente edificato in muratura, rivestito con blocchetti di calcare travertino, fu fatto costruire nel 32 d.C. da Fausto Tizio Liberale.
Palazzo Gazzoli: esempio di architettura romana del periodo cinquecentesco, opera dell’architetto Andrea Vici su commissione del cardinale Luigi Gazzoli e Palazzo Fabrizi, edificio seicentesco, con una bella loggia al suo interno e sede della Pinacoteca Comunale.
La duecentesca chiesa di San Francesco: costruita su probabile disegno di Filippo da Campell e ampliata a tre navate nel 1437, ha un’abside ed il campanile, opera dell’artista Antonio da Orvieto. La costruzione, di stile gotico, con una facciata aperta da tre portali, un grande rosone centrale, bifore all’altezza delle navate laterali e sovrastata da un campanile snellito da bifore e quadrifore del XV custodisce all’interno la cappella. la Paradisi, del XV sec., affrescata da Bartolomeo di Tommaso.L’antica chiesa romanica di S.Alò del XI secolo: restaurata nel 19S5. L’edificio ha l’interno a tre navate e custodisce affreschi di scuola spoletina del XIII-XIV secolo ed un Crocifisso duecentesco.
La trecentesca chiesa di San Pietro con l’annesso chiostro: ha la facciata impreziosita da un portale gotico, ornato da un rilievo quattrocentesco raffigurante un “Cristo Benedicente” ed il campanile a pianta quadrata. L’interno, ad unica navata, custodisce affreschi di scuola umbro-toscana del XIV-XV secolo.
La chiesa di San Lorenzo è ornata da un bel portale del XV sec. e da trifore. L’interno, a due navate, custodisce un dipinto della fine del XVI sec. raffigurante il “Martirio di San Biagio”.
La chiesa di San Cristoforo, originaria del XIII secolo: conserva all’esterno un cippo sormontato da una statua bronzea raffigurante San Francesco, sul quale si dice abbia predicato il Santo. All’interno la chiesa custodisce affreschi del XIV-XV secolo.Altre chiese da vedere a Terni sono:
la chiesa del Carmine, che custodisce una tela di Girolamo Troppa raffigurante la “Madonna del Carmine
la chiesa di San Giovannino che custodisce un affresco del Cinquecento del Pordenone ed affreschi del Trecento e la chiesa di San Tommaso del XIII sec., completamente ricostruita nel XIX ecolo, che custodisce al suo interno un bel bassorilievo romanico raffigurante un “Santo che ammonisce un drago”.Da visitare fuori città
La Cascata delle Marmore: si sviluppa in tre balzi per un totale di 165 metri ed è possibile ammirarla dal Belvedere superiore o da quello inferiore. (Infopoint Tel. 0744.62982 – 0744.67561)
La Basilica di San Valentino: patrono di Terni e protettore degli innamorati, sorge sullo stesso luogo dove fu sepolto il Santo. La Basilica, che oggi possiamo ammirare, fu messa a punto tra il 1626 e il 1630. La facciata, animata da paraste, venne restaurata nel 1845 e in quell’occasione fu abbellita con delle statue in stucco. Al disopra del portale, spicca una bellissima vetrata raffigurante S. Valentino dona una rosa a due giovani (1993). All’interno, sulle pareti dell’unica navata, scandita da un susseguirsi di cappelle laterali, fanno bella mostra quattro dipinti con i SS. Catulo, Saturnino, Lucio e Magno , discepoli e compagni di martirio di S. Valentino, opere di L. de La Haye.
Nella prima cappella a sinistra, di notevole pregio è il quadro di A. Polinori da Todi rappresentante la Madonna con il Bambino e i SS. Bartolomeo, Lorenzo e Giovanni Battista (1635).
Nel transetto è da segnalare la cappella dedicata a S. Michele Arcangelo, dove, al disopra dell’altare, campeggia la pala del Cavalier d’Arpino, S. Michele sconfigge il demonio (prima metà del XVII sec.) e sulle pareti laterali sono conservati i monumenti funebri di due esponenti dalla nobile famiglia Sciamanna. Nell’abside, alla cui entrata è posta l’urna che racchiude le spoglie del Patrono, è possibile ammirare, sopra l’altare maggiore, il dipinto di L. de La Haye S. Valentino invoca la protezione della Madonna su Terni (XVII sec.) e sulle pareti laterali, sempre del de La Haye, troviamo l’Adorazione dei magi e la Natività .
In fine, nel coro, un piccolo altare con statue marmoree, racchiude una tela ovale con il Martirio di S. Valentino (XVII sec.) e sulle pareti vi sono collocate quattro tele, del de La Haye, con gli Evangelisti.
La chiesa di Santa Maria del Monumento: che possiede un affresco del 1499 di scuola fiorentina, un ciclo di affreschi ,degli inizi del quattrocento, ispirati alla legenda delle mele d’oro e un’affresco del XIV sec. raffigurante la Madonna e un presepio.
Il Lago di Piediluco: sede degli allenamenti di canottaggio e Piediluco pittoresco borgo ai piedi del Monte Luco con la chiesa di San Francesco eretta, nel 1200, in ricordo della visita che il santo fece a Piediluco.
Villalago con l’anfiteatro all’aperto sede di concerti e manifestazioni estive. - Fabbrica d’armi
Tel. 0744-423047Pinacoteca Comunale
Via Fratini Tel. 0744-400290Museo Archeologico area ex Siri
Tel. 0744-221801 Numerosissimi sono i personaggi illustri a cui la città ha dato i natali, ne ricordiamo alcuni: l’imperatore Marco Claudio Tacito (205-276 d.C), lo storico Tacito (55-120 d.C), lo storico Francesco Angeloni (( 1559-1652), lo scienziato Anastasio de Filiis (1577-1608), il patriota Giovanni Froscianti (1811-1886), il musicista Giulio Briccialdi (1818-1881), il pittore Amerigo Bartoli Natinguerra (1890-1971), il musicista Adriano Casagrande (1922-1964), lo sportivo Libero Liberati (1926-1962) e lo sportivo Paolo Pileri.
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