Giano dell'Umbria

Giano dell’Umbria è ubicato a ridosso dei Monti Martani, in posizione dominante.
Il suo nome deriva dall’omonima divinità pagana romana.

 

  • Abitanti: 3.200 (Gianesi)
    Superficie Kmq.: 44,43
    Altezza s.l.m.: 546 m.
    Distanza da Perugia: Km 52
    Prefisso Telefonico: 0742
    C.A.P.: 06030

    Frazioni: Bastardo, Montecchio, Fabbri, Castagnola, Macciano, Morcicchia

    Stazione Ferroviaria:
    F.S. a Foligno a 23 Km

    Autostrada del Sole A1; uscita Valdichiana (da nord), uscita Orte (da sud). Autostrada Adriatica A14, uscita Pesaro, Fano (da nord), proseeguire per Gubbio – Perugia; uscita da Civitanova Marche (da sud), proseguire per Foligno.

    Provincia di Perugia
    Informazioni Turistiche IAT.
    Tel. 0743/220311

    Comune
    Tel. 0742/931901

    Giorni di mercato: Mercoledì alla frazione di Bastardo

  • Giano dell’Umbria è ubicato  a ridosso dei Monti Martani, in posizione  dominante.

    Il suo nome deriva dall’omonima divinità pagana romana.

    Probabilmente nacque come “vicus” nelle vicinanze dell’antica via Flamina (fatta costruire dal Console Caio Flaminio, nel 111 sec. a. c.).

    Dopo la caduta dell’Impero Romano Giano fu distrutta dai Longobardi.

    Giano dell’Umbria fu ricostruita e si sviluppo in pieno  Medioevo.

    Il suo castello fu edificato nel X sec.. Dalla  metà del XIII sec., fu annessa tra i  possedimenti di Spoleto.

    Mantenne una sua indipendenza amministrativa e  il suo  territorio  e comprendeva i castelli di Monteccchio e Castagnola.

    Infine, Giano dell’Umbria entrò a far parte dei possedimenti della Chiesa.

    Dal 1927 al 1930 fu frazione di Spoleto e poi divenne Comune.

  • Giano ha mantenuta intatta la sua originaria struttura medioevale formata da tre cinte murarie con torri e piccole porte.

    Il castello, di dimensioni ridotte, presenta una  complessa struttura creata dalla fusione di  due impianti fortificati costruiti intorno alla piazza principale, su cui domina il Palazzo Municipale.

    Nel Palazzo Municipale sono esposti i  reperti romani rinvenuti da una villa romana portata alla luce in un sito archelogico posto nelle vicinanze.

    Sulla stessa piazza è ubicata  la chiesa della Madonna delle Grazie, con l’abside gotico del XIII sec., pianta a croce latina e con alte finestre ogivali.

    All’’interno sono presenti due pitture del ‘600 , del Polinori e del Cavallucci.

    Sempre su questa piazza si affaccia la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangel del XIV sec., che opita porzioni di affreschi trecenteschi.

    Appena fuori dall’abitato è ubicata la chiesa di San Francesco del XIV sec. che  conserva ancora il suo impianto ad una sola navata, propria degli edifici Mendicanti .

    E’ presente un ciclo di affreschi nella cappella del Crocifisso, presunta opera di Giovanni di Corraduccio (XV sec.). Durante i lavori di restauro. è venuto alla luce un affresco del XIV sec. di Scuola Umbra raffigurante Sant’Antonio Abate.

    Nell’abside ci sono  affreschi del XIV sec. di Scuola Umbra ed i Paliotti del XVII sec. di Scuola Toscana in scagliola. che adornano gli altari.

     Da vedere nei dintorni:

    Il circondario presenta suggestivi castelli ricchi di storia ed arte. come Montecchio, Castagnola e Morcicchia, e tanti piccoli borghi immersi nella natura incontaminata.

    Tra i tanti “gioielli” uno merita una citazione particolare: l’Abbazia di San Felice.

    L’Abbazia di San Felice è un capolavoro riconosciuto dell’arte romanica. Le sue  origini risalgono VI – VII secolo.

    Nell’Vlll-IX sec.. si insediò una comunità Benedettina e : l’Abbazia di San Felice fu ampliata con la costruzione della chiesa abbaziale nel XII sec. e degli edifici monastici. realizzati epoche successive.

    La chiesa è bellissima. E’ il classico modello di architettura romanica umbra con influeze lombardi. La facciata. doveva essere in origine a quattro spioventi: il portale a più rincassi è sormontato da una trifora.

    L’interno della chiesa presenta  tre navate suddivise da colonne in conci. La  zona presbiteriale soprelevata presenta  tre absidi  (seguono il  modello lombardo. così come il motivo della volta a botte nella navata centrale).

    Il carattere romanico dell’edificio ( celato da interventi postumi settecenteschi) è stato riportato alla luce da un restauro del 1958.

    Consigliamo una sosta presso altri borghi limitrofi:  Macciano. Santo Stefano, Seggiano. Rustichino. Torinetto. S. Sabino. Palombaro. Formicaro. Casa Maggi e Camporeggiano.

    La frazione di Bastardo è un centro “moderno” adibito ad attività industriali.

    Per gli escursionisti e gli amanti del Trekking.vi consigliamo una giornata all’aria aperta sui  Monti Martani : qui si possono trovare molti  sentieri per escursionismo a piedi, a cavallo oppure in mountain bike.

  • Giano ha dato i natali al francescano Giordano da Giano (XII sec.); al Beato Bartolomeo da Giano (XV sec.); all’ingegnere Antonio Rutili Gentili (1799-1850) e al medico ed erudito Gioacchino Pompili (1810-1909).

  • L’agricoltura si è specializzata nella  produzione di un eccellente e rinomato olio extravergine d’oliva ottenuto dalla spremitura (come si faceva una volta) di ottime olive.

    L’olio a Giano dell’Umbria è motivo di vanto, rappresenta la  cultura.e la tradizione della cittadina.

    L’olio a Giano dell’Umbria è un prodotto tipico per eccellenza,

    Altre produzioni agricole sono rivolte ai  vini (D.O.C.), ai  cereali ed ai legumi.

    Nella zona è radicata anche una ma solida industria alimentare (pastifici. oleifici) e zootecnica (mangimifici).

    Giano dell’Umbria è  meta turistica molto frequentata. La sua  sua posizione di media collina (546 m. s. I. m.) è adatta sia per  soggiorni estivi che per quelli autunnali. Forte impulso al turismo è dato inoltre dal notevole patrimonio storico e culturale custodito nel suo territorio. 

  • Religiose:

    Seconda domenica di maggio. “Pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Fosco”. (parrocchia di Giano dell’Umbria);

    Terza domenica di maggio. “Pellegrinaggio della Madonna del Fosco”. (parrocchia di Montecchio); 30 ottobre “Festa di San Felice”. patrono del Comune. Tradizionali:

    agosto “Giornate Gianesi”. spettacoli di arte varia. spaghettata al tartufo per le vie del paese; secondo fine settimana di dicembre. “Le Vie dell’Olio”. con mostra mercato. visite guidate ai frantoi rievocazione della “Frasca”. sfilata dei carri. bruschettata in piazza con l’olio nuovo.

    Culturali:

    agosto (tutto il mese). “Arte nei Castelli”. con concerti estivi nelle chiese e nei castelli medioevali; settembre. “Edi Poesia”. letture e serate poetiche.

    Fiere:

    ultimo sabato ed ultima domenica di settembre. “Fiera di San Francesco”.

    Giorno di Mercato:

    mercoledì alla frazione di Bastardo.