Panicale

A Panicale, munito Castrum, trovarono rifugio, nel 111 sec. a.c., i soldati romani superstiti, sconfitti
dalle truppe cartaginesi di Annibale nella Battaglia del Trasimeno e, sempre qui, trovarono sicuro rifugio i perugini fuoriusciti, ribellatisi all’imperatore Ottaviano nel 41 a.c..

  • Abitanti: 5.323 (Panicalesi)
    Superficie Kmq: 78,84
    Altezza s.l.m.: 3431 m
    Distanza da Perugia: Km 36
    Prefisso: 075
    C.A.P.: 06064

    Frazioni: Acquaviva, Casalini, Colle Calzolaro, Colle San Paolo, Macereto, Missiano, Mongiovino, San Martino, Tavernelle, Le Mura, Colgiordano, Acquaiola.

    Stazione Ferroviaria:
    Str. Ferr. (FS a Panicale) a 7 Km; Autostrada del Sole (Firenze-Roma) uscita a Valdichiana poi Superstrada direzione Perugia.

    Provincia di Perugia
    Informazioni turistiche IAI Tel. 075-9652484; Municipio Tel. 075/837581


    Biblioteca Comunale

    Tel. 075-856607

    Giorni di mercato: lunedì in frazione Tavernelle, venerdì a Panicale nel centro storico.

  • A Panicale, munito Castrum, trovarono rifugio, nel 111 sec. a.c., i soldati romani superstiti, sconfitti

    dalle truppe cartaginesi di Annibale nella Battaglia del Trasimeno e, sempre qui, trovarono sicuro rifugio i perugini fuoriusciti, ribellatisi all’imperatore Ottaviano nel 41 a.c..

    Dopo il dominio longobardo l’intera zona fece parte dei possedimenti dei marchesi di Toscana.

    Nel X sec. Berengario concesse il castello di Panicale ed il suo contado al duca Uguccione II che i Panicalesi, ribellatisi, lo cacciarono e, nel 1037, si ersero a Libero Comune.

    Nel XIII sec., Panicale,si sottomise alla Signoria di Perugia e nel 1316 si dette uno Statuto autonomo che gli permetteva di eleggere tra la propria gente.

    Alla fine del XIV sec. nacque a Panicale Tommaso Fini, detto Masolino, che diventerà uno dei più raffinati esponenti della pittura Tardo Gotica.

    Nel 1643 Panicale viene attaccato e conquistato dalle armate fiorentine guidate da Mathias durante la guerrra tra lo Stato Pontificio ed il Ducato di Parma. Restaurati i danni, sotto l’egemonia della Chiesa condurrà da quel momento una vita abbastanza tranquilla che lo porterà nel 1860 all’annessione al Regno d’Italia.

  • Il Teatro Cesare Caporali, costruito nel 1786 e rifatto nel 1858 da Giovanni Caproni, ha due ordini di palchi, custodisce un sipario raffigurante “L’ingresso di Boldrino a Perugia”, opera del 1869 di Mariano Piervittori.

    Il Palazzo del Podestà, massiccia costruzione edificata nel XIV sec. dai Maestri Comacini, mentre il Campanile è del 1789. Il palazzo ospita l’Archivio Notarile con manoscritti (il più vecchio dei quali è del 1311) e l’Accademia Masoliniana.

    La Collegiata di S. Michele Arcangelo che si apre nell’omonima piazza, edificata dal 1680 al 1695 su un antichissima chiesa risalente forse all’anno mille  e che nel 1618 venne elevata a Collegiata. Al suo interno custodisce pregevoli opere d’arte: una “Natività” del 1519 opera di Giovan Battista Caporali un”‘Annunciazione”, attribuita a Masolino; un “Crocifisso” ligneo del XV sec.; sei medaglioni del XVII sec. effigianti storie di Santa Maria.

    Il Palazzo Pretorio con la sua imponente facciata ricca di stemmi.

    La chiesa di Sant’Agostino che contiene splendidi affreschi della scuola del Perugino oltre un bell’altare in pietra serena del 1513 opera di Cristoforo da Cortona.

    La chiesa della Madonna della Sbarra costruita nel 1415 e dedicata alla “Madonna delle Nevi”, in ricordo di una nevicata prodigiosa avvenuta il 5 agosto del 1352; la chiesa cambiò nome perché riedificata nel 1618, per volere di papa Paolo V, in un luogo che fungeva da controllo daziario. Modificato nel 1696, l’edificio, caratterizzato da una facciata rinascimentale, custodisce all’interno una “Sacra Famiglia” attribuita a El Greco ed una “Via Crucis” del XVIII sec.

    La chiesa di San Sebastiano del XV sec. e da cui si gode una stupenda vista sul lago Trasimeno. Nella chiesa sono custoditi due pregevoli affreschi del Perugino: “Il martirio di San Sebastiano” del 150S ed una “Madonna in Trono”.

    Da vedere nei dintorni

    A Montelera, il Castello e sulla strada per Paciano, il Convento di S. Salvatore in Ceraseto, con affreschi di Giovan Battista Caporali del XVI sec. e la pietra secondo cui la tradizione vuole s’inginocchiasse, lasciandovi l’impronta, Santa Mustiola nel 270 a.c..

    La chiesa della Cercolana, (oggi Querciolana) consacrata dal papa Paolo III nel 1543 e che conserva affreschi attribuiti a Bartolomeo della Gatta (XV sec.) o al Caporali, e a Giannicola di Paolo (XVI sec.).

    Tavernelle con la sua piazza medioevale contornata da antichi palazzi e dalla cinquecentesca chiesa della Santissima Annunziata.

    Il Santuario della Madonna di Mongiovino, eretto nella prima metà del ‘500 su un’edicola campestre presso la quale la Madonna sarebbe apparsa ad una bambina, realizzato da Rocco da Vicenza, con superbi portali in pietra serena e preziosi affreschi all’interno, opera del Pomarancio; di Arrigo Fiammingo; Giovan Battista Lombardelli; Orazio di Domenico Alfani, ed altri valenti artisti.

    A Mongiovino vecchio, il Castello dell’XI sec., restaurato nel 1968.

  • Pinacoteca Mariottini, Palazzo Comunale – Tel 075-837581.

    Santuario della Madonna di Mongiovino – Tel. per info – 075-833351;

    Santuario della Madonna delle Grondici, loc. Tavernelle – Tel 075-832435.

  • L’economia del territorio è tradizionalmente fondata sull’agricoltura, con produzioni di olio di oliva, vino, foraggi, cereali; ma affiancata egregiamente da tipiche produzioni artigianali quali le lavorazioni del ferro battuto e l’Ars Panicalensis: antichissima produzione di ricami a mano in tulle. Da pochi anni, in pianura, si sono sviluppate alcune industrie che puntano su diversi rami produttivi tra i quali quello della lavorazione del legno e della costruzione di mobili, che è una delle tipicità umbre.

  • La cittadina ha dato i natali al capitano di ventura Giacomo Paneri, detto “Boldrino” (XIV sec.), al pittore Tommaso Fini, detto “Masolino” (XV-XVI sec.), al cardinale Gregorio Selleri (1654-1729), al Beato Leopoldo da Gaiche (XVI sec.), al poeta e scrittore Cesare Caporali (XVI-XVII sec.), al pittore Giovan Battista Caporali (XVI sec.) e al pittore Francesco Sgrelli (XX sec.).

  • Religiose: 29 Settembre, “Festa del patrono San Michele Arcangelo”; Venerdì Santo, “Processione del Cristo Morto”; prima domenica di Settembre, “Festa di San Pellegrino”.

    Tradizionali: Settembre, “Festa dell’Uva”, con sfilata di carri allegorici; Novembre; “Castagnata”, con degustazione di prodotti locali; Giugno-Settembre, “Iniziativa bottega artigiana”, Panicale centro storico, mostra mercato della produzione artigianale-artistica locale. Terza domenica di Giugno, “Incontro Internazionale sul Collezionismo” con aste e mostre mercato; durante tutto l’anno, a Tavernelle, “Mercatino bimestrale del collezionismo”.

    Culturali: Giugno-Luglio, “Mostre e Conferenze storico-artistiche”; Ottobre-Novembre, “Mostra del libra di storia locale ed archeologica”; Novembre, “Premio storico letterario Cesare Caporali”. Giugno-Settembre “Mostra internazionale di scultura contemporanea: Elogio della scultura”; estate, “concerti estivi nel centro storico di musica antica e contemporanea”; Giugno-Settembre, “Musica insieme”, rassegna di musica contemporanea, classica e da camera.