Montegabbione

Montegabbione sorse intorno al Mille come borgo fortificato; con Monteleone di Orvieto, costituiva un sistema di fortificazioni posto a controllo delle vie di comunicazione tra Ficulle e Orvieto.

  • Abitanti: 1.250 (Montegabbionesi)
    Superficie Kmq: 51,21
    Altezza s.l.m.: m 594
    Distanza da Terni: Km 101
    Prefisso: 0763
    C.A.P.: 05010

    Frazioni: Castel de’ Fiori, Faiolo, Montegiove

    Stazione Ferroviaria:
    FS Fabro Scalo a 9 Km

    Autostrada Del Sole (Roma-Firenze) uscita a Fabro, a 9 Km.

    Provincia di Terni
    Informazioni turistiche IAT
    Tel. 0763-341772

    Comune

    Tel. 0763-837521

  • Montegabbione sorse intorno al Mille come borgo fortificato; con Monteleone di Orvieto, costituiva un sistema di fortificazioni posto a controllo delle vie di comunicazione tra Ficulle e Orvieto. Fu dominio dei Montemarte, dei Filippeschi e dei Monaldeschi, potenti signori di Orvieto, per passare, poi, sotto il dominio della Chiesa che, tra il 1353 e il 1367 venne saldamente fortificato.

    Nel 1560, il giorno 19 settembre, Montegabbione si diede un proprio Statuto comunale dove si regolamentava la vita politica ed economica del suo territorio.

    Nel 1848, durante la Repubblica Romana, fu unita al cantone di Orvieto, delegazione di Viterbo, mentre con Napoleone fece parte del dipartimento del Trasimeno.

    Nel 1861, occupata dai Cacciatori del Tevere, capitanati dal garibaldino Masi, entrò a far parte del Regno d’Italia.

    Nel 1871 al suo territorio fu aggregato anche quello soppresso di Montegiove e nel 1927 passò alla Provincia di Terni.

  • La Torre di Montegabbione risale proobabilmente al XV sec. e restauri, eseguiti ai primi del ‘900, ne hanno modificato l’altezza e la merlatura.

    La chiesa di Maria SS Assunta in Cielo che è l’attuale chiesa parrocchiale di Montegabbione ha la facciata maestosa, in stile bizantino, ornata di stucchi e di graziosi lavori in terracotta  ed è opera di Francesco Biscarini e Raffaele Angeletti. All’interno vi sono tre altari: l’altare di San Giuseppe, patrono di Montegabbione; l’altare maggiore, dedicato a Maria SS. Assunta e l’altare di Maria SS. Addolorata. In fondo alla chiesa vi è la cantoria, sopraelevata, con un organo a mantice opera di Nicodeme Agati di Pistoia. Attigua alla chiesa vi sono la cappella di Santa Rita e la sagrestia. Adiacente alla chiesa svetta un campanile in mattoni (su struttura in cemento) edificato negli anni cinquanta, in sostituzione del vecchio, completamente degradato.

    La chiesa di Maria SS. delle Grazie, in stile rinascimentale. Edificata nel 1625, sopra i resti di una recedente chiesa del XV sec., custodisce nel suo interno, in stile Barocco, un dipinto attribuito al Perugino:”La Madonna dell’Arte”.

     

    Da vedere nei dintorni

     

    A Montegiove il Castello edificato nel 1281 dal conte Nerio di Bulgaruccio al cui interno troviamo, la cappella della Beata Angelina, eretta dal marchese Lorenzo Misciattelli in onore di Angelina dei conti di Montefiore, fondatrice delle Suore Terziarie Francescane Regolari Claustrali, proclamata beata da Leone XII; la chiesa di San Lorenzo, edificata nel 1245 e la Torre Campanaria che la fiancheggia, costruita nel 1954 su progetto dall’architetto Misciatelli, è stata costruita nello stesso stile della chiesa.

    Il convento Francescano della Scarsola (XIII sec.) così chiamato poiché, secondo una tradizione, San Francesco, tornando da Perugia, vi soggiornò costruendosi una capanna con fili di scarsa. Sul posto della capanna, nel 1282, il conte Nerio di Bulgaruceio dei conti di Montegiove fece erigere una piccola chiesa con oratorio. All’interno del parco, attiguo alla Scarsola, è stato realizzato nel 1950 (dall’ Arch. Buzi) uno strabiliante complesso, in muratura, denominato l’Acropoli, dove il mistico e l’esoterico s’incontrano in un connubio estetico di notevole impatto e che merita senz’altro di essere visto (per visite, solo per gruppi di persone, telefonare all’attuale proprietario sig. Marco Solari, tel. 0763-837463 per appuntamento – Visite a pagamento.). Da rilevare, inoltre, che nel convento della Scarsola nel1998 durante lavori di restauro è stato rinvenuto un affresco riproducente San Francesco (1265) che è il più “vecchio” ritratto del Poverello di Assisi, completamente diverso dalle altre immagini tramandateci dai pittori, e che attualmente è motivo di attenti studi ad opera di esperti.

    A Castel de’ Fiori, da visitare il Castello denominato Castel Brandetto che nel 1380 fu oggetto di contesa fra i Montemarte ed i Monaldeschi della Vipera, da una parte ed i Cervara dall’altra.

    La Torre di Castel de’ Fiori fa parte del Castello e risale ai primi del 1200. Essa, per la posizione ai confini del territorio orvietano, sorse e venne utilizzata come torre di avvistamento.

    A Faiolo da vedere la chiesa di Maria SS. del Carmine che ospitò anche S. Benedetto Giuseppe Labre (morto nel 1783) e Frà Francesco da Ficulle.

  • Le attività agricola costituisce la base dell’economia montegabbionese, con allevamenti di bestiame (specialmente suini), vitigni che producono dell’ottimo “vino d’Orvieto” e olio d’oliva. Industrie collaterali, sorte per la lavorazione della carne e l’imbottigliamento del vino, affiancano, insieme a piccole industrie artigiane dei mobili, l’economia del luogo.

  • Montegabbione ha dato i natali alla Beata Angelina da Marsciano vissuta nel XV secolo.

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