
Ficulle domina la valle del Chiani, in un verdissimo paesaggio sovrastato dal Monte Nibbio e dalle ultime propaggini della Val di Chiana che si estendono qui dalla vicina Toscana. Abitata già in tempi remoti dagli Etruschi, la tradizione vuole che ai tempi di Tiberio Claudio alcuni fuoriusciti del Sannio, provenienti da Ficulea, fondarono qui un nuovo centro.
Abitanti: 1.710 (Ficullesi)
Superficie Kmq: 64,80
Altezza s.l.m.: 437m
Distanza da Terni: Km 90
Prefisso: 0763
C.A.P.: 05016Frazioni: Olevole, Sala
Stazione Ferroviaria:
FS Fabro Scalo a 7 km
Autostrada del Sole: uscita Fabro a 10 Km.
Provincia di Terni
Informazioni turistiche IAT.
Tel. 0763-341772Comune
Tel. 0763386031Giorni di mercato: terzo venerdì di ogni mese
Ficulle domina la valle del Chiani, in un verdissimo paesaggio sovrastato dal Monte Nibbio e dalle ultime propaggini della Val di Chiana che si estendono qui dalla vicina Toscana. Abitata già in tempi remoti dagli Etruschi, la tradizione vuole che ai tempi di Tiberio Claudio alcuni fuoriusciti del Sannio, provenienti da Ficulea, fondarono qui un nuovo centro. Le prime notizie storiche documentate fanno ritenere che le fortificazioni di Ficulle risalgano ai secoli X e XI, all’epoca del dominio dei conti Bovaccini.
Nel 1292 Ficulle è elencato nel catasto orvietano tra i domini diretti di quel Comune, insieme ad altre sedici ville e castelli, costituenti la Pievania, di cui Ficulle era la più importante, sia dal punto di vista religioso che militare. Dopo il dominio dei conti Bovaccini, durante il quale era stata il perno della difesa della valle che la sovrasta, Ficulle seguì le vicende di Orvieto sotto il cui dominio era passata alle dipendenze della famiglia ghibellina dei Filippeschi, che qui trovavano rifugio ai ripetuti attacchi dei Monaldeschi, potente famiglia di parte guelfa. Nel 1313 i Monaldeschi della Vipera (questa casata era divisa in quattro fazioni in continua lotta tra di loro) sconfissero definitivamente i Filippeschi e divennero signori di Ficulle, la quale fu da quel momento al centro delle lotte intestine dei quattro rami del casato dei Monaldeschi, subendo assedi, saccheggi e devastazioni. Nel1391 finalmente in Orvieto fu raggiunta la pacificazione tra tutte le famiglie Monaldeschi e nel 1435 Eugenio IV fece restaurare la mal ridotta fortezza di Ficulle.
Nel 1461 Ficulle passò sotto il dominio della Chiesa e conobbe un lungo periodo di pace e di prosperità: vennero riparate le mura e le due rocche, ristrutturato il Castel maggiore e restaurate le chiese presenti nel suo territorio.
Nel XVI secolo, acquisita l’autonomia, Ficulle si sviluppò urbanisticamente: vennero edificati i due borghi “di Sopra” e “di Sotto” e costruiti edifici religiosi. Ritornata sotto il dominio pontificio, Ficulle vi resterà fino all’Unità d’Italia, quando venne definitivamente eretta a Comune.
Dell’antico Castello dei conti Bovaccini rimangono in buono stato di conservazione due torri (sec. XIII). La più importante di queste torri controlla tuttora l’accesso alla Porta del Sole e caratterizza Ficulle.
La chiesa di Santa Maria Vecchia che presenta un portale gotico del XIII sec. all’interno custodisce affreschi del XIV e XV sec., due statue lignee del XVI sec. raffiguranti Santa Cristina e l’Assunta e alcuni cippi di origine romana.
La chiesa di Santa Maria Nuova, costruita nel XVII secolo su progetto di Ippolito Scalza.
La chiesa della Maestà, costruita nei pressi di alcune grotte, dove sono stati rinvenuti reperti risalenti all’epoca degli Etruschi, possiede all’interno un pregevole affresco raffigurante una Madonna col Bambino.
Il centro frazionale di Sala, è dominato dal Castello dei Monaldeschi (sec. XIV), ancora ben conservato, con mura perimetrali intatte, torri ed una caratteristica ed imponente torre a forma cilindrica, staccata dalla roccia e ad esso collegata per mezzo di due passerelle: una in legno e l’altra in pietra. Questo castello, negli anni trenta, è stato acquistato dai marchesi Antinori che, dopo averlo restaurato ad arte, lo hanno fatto diventare centro di una florida azienda agricola vitivinicola.
Ficulle si basa maggiormente sulla produzione di terrecotte sviluppatasi già al tempo degli Etruschi, si producono ziri per olio, tazze, “panate”, “miscole”e le “truffe” (un recipiente particolare, così chiamato perché fa apparire una maggiore quantità di olio o di vino rispetto a quello che in realtà contiene; sull’artigianato, con lavori di intarsio, legno, ferro e vetrate artistiche e sull’ agricoltura (Ficulle è tra l’altro zona di produzione dei vini a D.O.C. di Orvieto).
Ficulle ha dato i natali al canonico Monaco Graziano (IX e X sec.), al francescano Fra’ Spiridione da Ficulle (m. nel 1829).
Religiose: 17-18 Settembre, “Festa del patrono Sant’Eumenio”. In quest’ambito si svolge anche il “Palio di Sant’Eumenio” che consiste in una staffetta fra i rioni del paese, a cui partecipano anche i bambini, inoltre: ballo in piazza, tombola, gara delle zucche e degustazione di piatti locali presso le taverne gastronomiche. Novembre, “Festa della Madonna della Maestà”,con sagra della polenta e della castagna. Periodo di Natale, “Natale in musica”, con manifestazioni musicali, corali, culturali, religiose e presepi collocati negli angoli più caratteristici di Ficulle.
Tradizionali – Culturali: ultima domenica di Carnevale, “Carnevale Ficullese”, con sfilata di carri allegorici per le vie del paese. Dal 25 Aprile al 3 Maggio, “Festa di Primavera”, con manifestazioni teatrali, musicali, mostre di pittura; il 30 Aprile (la sera), il “Cantamaggio”, manifestazione folcloristica per salutare l’arrivo della nuova stagione; dal 10 al 15 Agosto, “Ferragosto Ficullese”, con spettacoli musicali, serate danzanti all’aperto, cene rionali,mostre dell’artigianato e dei prodotti locali, spettacolo pirotecnico.
Raduni camperistici: nel 1991, l’Amministrazione Comunale di Ficulle ha realizzato un’area di sosta attrezzata per caravan all’interno del parco cittadino e ogni anno, durante la Festa di Primavera e la prima quindicina di Dicembre, (raduno camperistico dell’olio d’oliva) qui si radunano camperisti provenienti da tutta Italia.
Fiere: prima domenica di ogni mese escluso il mese di Febbraio.