
Fabro sorge a circa tre chilometri dal casello autostradale della A1 (Autostrada del Sole) e della stazione ferroviaria (Roma-Firenze) fu un borgo fortificato di origine medioevale la cui storia è strettamente collegata a quella di Orvieto, che lo amministrò e gestì a tutti gli effetti.
Abitanti: 2.698 (Fabresi)
Superficie Kmq: 34,33
Altezza s.l.m.: 366m
Distanza da Terni: Km 96
Prefisso: 0763
C.A.P.: 05015Frazioni: Carnaiola, Fabro Scalo, Poggiovalle
Stazione Ferroviaria:
FS Fabro Scalo 4 Km
Autostrada del Sole: Casello di Fabro a 3 Km.Provincia di Terni
Informazioni turistiche IAT
Tel. 0763-341772Comune
Tel. 0763-831 028Giorni di mercato: ogni secondo venerdì del mese
Fabro che sorge a circa tre chilometri dal casello autostradale della A1 (Autostrada del Sole) e della stazione ferroviaria (Roma-Firenze) fu un borgo fortificato di origine medioevale la cui storia è strettamente collegata a quella di Orvieto, che lo amministrò e gestì a tutti gli effetti. Il castello, sorto probabilmente nell’XI sec., era posto a guardia di un importante incrocio stradale, poiché Fabbro era circondato dalle paludi, tanto da essere rappresentato in un documento dell’Archivio di Stato di Roma come una penisola.
L’unico documento storico pervenutoci risale al 25 maggio del 1548: “lo Statuto Del Castello di Fabro e della sua giurisdizione”, redatto dal feudatario Filippo Pepoli. La mancanza di una documentazione storica scritta, è dovuta al fatto che nel 1810 le truppe napoleoniche in transito nel territorio, distrussero gli archivi comunali, cancellando così quella che era la memoria storica della 363 cittadina.
Nel 1938 tra i Comuni di Fabro ed Allerona si ebbe uno scambio di territori che definì gli attuali confini.
Durante la seconda guerra mondiale il paese fu devastato dalle truppe tedesche in ritirata e con esso il Palazzo Comunale, costruito su disegno di Guglielmo Calderini, che conteneva un importante archivio storico.
Il castello di Fabro, importante roccaforte al tempo dello Stato Pontificio, restaurato da Antonio da San gallo, (per conto dei Bandini di Città della Pieve), si presenta ancor oggi nella sua possente struttura con un torrione circolare, grandi tratti delle mura ed i camminamenti di guardia (accessibili).
La chiesa parrocchiale di San Martino, edificio Neoclassico del XIX sec. e opera dell’architetto Giovanni Caproni, custodisce un bassorilievo ligneo del 1930, scolpito in Val Gardena e raffigurante San Martino, vescovo di Tours.
L’antica frazione di Carnaiola, sorta contemporaneamente al centro di Fabro intorno all’anno Mille, fu edificata a guardia del passo (denominato “Ponte di Muro Grosso”) ed ebbe la sua massima espansione nel XVI sec. con la costruzione del Castello e del borgo medioevale che ancor oggi si possono ammirare.
La fonte economica del territorio è stata rappresentata dall’agricoltura, ma con la costruzione della ferrovia Firenze-Roma (di cui Fabro è un importante scalo) e del casello autostradale, la cittadina si è sviluppata ai piedi dei due centri storici di Fabro e di Carnaiola con i centri urbani di Fabro Scalo e Colonnetta dove si concentrano altresì le attività economiche locali, consistenti per larga parte in artigianato e commercio.
Religiose: 11 Novembre, “Festa del patrono San Martino”; Aprile a Carnaiola, “Processione del Cristo Morto” ; 16 Giugno,”Festa del Sacro Cuore”; Agosto, “Festa della Madonna delle Grazie”.
Tradizionali: Luglio, a Carnaiola, “Cena in piazza”, con intrattenimenti musicali; Agosto, “Agosto Fabrese”, con manifestazioni nel castello; Agosto a Carnaiola, “Festo dell’Estate”; Agosto, “Ceno tra i Vicoli”, a Carnaiola, con canti popolari ed apertura delle botteghe artigiane; Agosto, “Festa della Trebbiatura”, con rievocazione della trebbiatura sull’aia, con personaggi in costume d’epoca; Ottobre, a Carnaiola, “Festa dell’Uva”, con sagra del “Pan col Mosto”, canti e musiche popolari; novembre,”Mostra Nazionale del Tartufo Orvietano” presso il centro fieristico; Novembre,”Festa di S. Martino”, con “sagra della Torta”, “sagra della Polenta” ed incontri conviviali a base di tartufi e funghi.
Culturali: Novembre, “Vanghetto d’Oro”, premio giornalistico presso il centro fieristico.
Fiere: seconda domenica di ogni mese a Fabro Scalo.