Trevi

Citata da Plinio come Trebiae, viene da questi ricordata come tra le più antiche cittadine umbre, Divenuta Municipium romano, facente parte della VI Regione Augustea, ebbe a godere di un periodo di grande prosperità e fu sede anche di un senato municipale.

  • Abitanti: 7.500 (Trevani)
    Superficie: Kmq 71,16
    Altezza s.l.m.: 425 m
    Dstanza da Perugia: Km 35
    Prefisso Telefonico: 0742
    C.A.P.: 06039

    Stazione Ferroviaria:
    (FS a Trevi Scalo) a 3 Km

    Autostrada del Sole (Firenze-Roma) proveenendo da Roma uscita Orte, quindi proseguire sulla SS N.3 Terni-Spoleto, provenendo da Firenze uscita a Valdichiana quindi proseguire verso Perugia-Spoleto.

    Provincia di Perugia
    Informazioni turistiche IAT
    Telefono 0742-354459-354165

    Frazioni: Borgo, Bovara, Cannaiola, Coste, La Pigge, Manciano, Matigge, Parrano, Picciche, Ponze, San Lorenzo, Santa Maria in Valle.

    Giorni di mercato: venerdì

  • Citata da Plinio come Trebiae, viene da questi ricordata come tra le più antiche cittadine umbre, Divenuta Municipium romano, facente parte della VI Regione Augustea, ebbe a godere di un periodo di grande prosperità e fu sede anche di un senato municipale.

    Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, Trevi, fu occupata dai Longobardi ed entrò a far parte del Ducato di Spoleto subendo, nell’881, devastazioni ad opera dei Saraceni e nel 915 e 924 ad opera degli Ungari.

    Nel XII sec. divenne libero Comune esercitando la sua giurisdizione su un vasto territorio. Coinvolta nel gioco delle alleanze politiche con le potenti città vicine di Foligno e Spoleto, nel 1214 fu distrutta totalmente dal duca di Spoleto.

    Nella metà del XV sec., la cittadina collaborò con i Comuni vicini al prosciugamento delle paludi e nel 1470, prima in Umbria e quarta in Italia, diede vita ad una florida tipografia.

    Nel 1784 papa Pio VI le riconfermò il titolo di Città e durante l’Impero Napoleonico fu sede del Cantone del Dipartimento del Clitunno.

    Dopo la Restaurazione, Trevi vide ridotta la sua superficie a favore dei Comuni confinanti e nel 1860 fu annessa al Regno d’Italia.

  • La chiesa della Madonna delle Lacrime, della fine del Quattrocento, presenta un bel portale rinascimentale eseguito tra il 1495 ed il 1498 dallo scultore veneziano Giovanni di Giampietro e, all’interno, custodisce pregevoli opere d’arte quali: un “‘Epifania” del 1521 del Perugino; affreschi del 1520 dello Spagna e sette “Monumenti funebri” dei Valenti (XVI-XVII sec.); oltre il già citato affresco della Madonna.

    Il Teatro Clitunno, del XIX sec., opera dell’architetto Domenico Mollaioli, con all’interno un bel sipario dipinto da Domenico Bruschi.

    La chiesa di San Giovanni Decollato, di stile Neoclassico, e Casa Petrucci, elegante costruzione rinascimentale la cui facciata conserva scene graffite di carattere profano raffiguranti il “Mito di Diana e Aneone”.

    Il Palazzo Comunale, del XIII sec., con il pregevole portico del XV sec., un balcone del XVII sec. e le finestre rinascimentali.

    La Torre Civica (o Comunale), costruzione del XIII sec., coronata da beccatelli e quattro merli, e provvista di una grossa campana ivi collocata nel 1522, è il simbolo dell’antico Comune, riproposta come emblema sullo stemma di Trevi: una torre e tre falchi.

    La chiesa di S. Francesco del XIV sec., eretta per onorare il Santo che aveva predicato a Trevi nel 1213, custodisce il sepolcro del XIV sec. di Giacomo Valenti; sulle pareti resti di affreschi del XIV e XV sec.; un organo monumentale del 1509 ed un Crocifisso del XIV sec., opera del Maestro del Crocifisso di Trevi. Il Chiostro del convento annesso, presenta affreschi del 1614 di Bernardino Gagliardi. I locali dell’ex-convento ospitano, invece, il complesso museale dov’è la raccolta d’arte di San Francesco, con dipinti dal XIV al XVII sec. (da segnalare un trittico e polittico di scuola folignate, una Pala d’altare dello Spagna) ed il Museo Regionale della Civiltà dell’Olio.

    La chiesa di Sant’Emiliano, del XII sec., custodisce pregevoli opere d’arte tra cui: “Alto re del Sacramento”, opera del I 522 di Rocco da Vicenza, un crocifisso ligneo del XV sec., un Fonte Battesimale del XV sec. (portato qui nel 1969), le spoglie di Sant’Emiliano, qui traslate da Spoleto nel 1935, una statua lignea del Santo titolare, del XVII sec., mentre, un’altra statua del Santo, del 1750 opera di Pietro Epifani, viene esposta solo il 28 Gennaio, in occasione della festività onomastica.

    Palazzo Lucarini, uno dei più prestigiosi di Trevi, sede del Trevi Flash Art Museum, dove sono ospitate mostre periodiche di arte contemporanea di livello internazionale e Palazzo Natalucci, dalle caratteriistiche porte arabe.

    La Cappella di S.Girolamo, splendidamente affrescata dallo Spagna e da Tiberio di Assisi, e adiacente, la chiesa di S, Martino con l’annesso convento che reca nel portale una pittura a fresco di Tiberio di Assisi e all’interno opere di Pierantonio Mezzastris e dello Spacca.

    La chiesa del Crocifisso che custodisce affreschi dello Spacca; quindi il convento di S. Chiara e adiacente la chiesa di Santa Croce (di arte contemporanea) che custodisce una tela di Lazzaro Baldi. Palazzo Valenti che conserva una delle più antiche raccolte archeologiche dell’Umbria.

     Da vedere nei dintorni

    La Torre di Matigge del 1395 ancora perfettamente conservata.

    Nei pressi di Pietrarossa la chiesa di Santa Maria di Pietrarossa del XIV sec., custodisce pregevoli affreschi del XV e XVI sec.

    A Bovara la chiesa di San Pietro, costruzione Benedettina del XII sec., con annessa l’omonima abbazia custodisce un crocifisso ligneo del XII sec. che secondo la tradizione avrebbe parlato al compagno di San Francesco (Frate Pacifico) che qui avevano trascorso la notte.

    A Matigge, la chiesa di San Niccolò del XII sec. con affreschi della metà del XIV sec. e nei pressi di Manciano, su un colle, le rovine dell’Abbazia di Santo Stefano, del XII sec ..

    Nelle vicinanze di Trevi vi sono (in territorio di Campello sul Clitunno) il Tempietto del Clitunno e le Fonti del Clitunno.

     

  • Raccolta d’Arte San Francesco: presso ex-convento S. Francesco – Tel. 0742-381628.

    Museo Nazionale della Civiltà dell’Olio: presso ex-convento S. Francesco – Tel. 0742-381628. Trevi Flash Art Museum: Palazzo Lucarini – Tel. 0742-381818.

  • In una cittadina tradizionalmente agricola (si segnalano le produzioni del sedano nero) con ottime produzioni di olio di oliva extra vergine, fiorente è l’industria con aziende che operano nel settore della carta, metalmeccanico, tessile, alimentare e del mobilio, localizzate nell’area industriale di fondovalle. L’artigianato si distingue per l’arte del ricamo (a S. Lucia in Piaggia), della lavorazione del bronzo e dello stagno con oggetti di arredo urbano (a Collecchio) e restauro di mobili e sedie impagliate a Pigge.

  • la cittadina ha dato i natali al tipografo Evangelista Angelini (sec. XV), al musicista Tiberio Natalucci, al filosofo e matematico Francesco Francesconi (1823-1892), al missionario Beato Antonio Fantosati (184221900).

  • Religiose: 27 Gennaio, “Processione della Illuminata”, con solenne processione per le vie della cittadina, alla vigilia della ricorrenza onomastica di Sant’Emiliano con esposizione della stupenda statua Iignea del XVII sec. del Santo, opera di Pietro Epifani da Foligno; il 28 Gennaio, “Festa del patrono Sant’Emiliano”.Venerdì di Pasqua, “Processione del Cristo Morto”.

    Tradizionali-Culturali: Agosto, “Trevi in Piazza”, durante la quale nella prima settimana si può assistere ogni sera ad uno spettacolo all’aperto o partecipare ad una iniziativa (e da non perdere “Cena in Piazza” in cui si può banchettare insieme a centinaia di convitati); Ottobre, “Ottobre Trevano” in cui per tutto il mese si succedono manifestazioni diverse quali: il primo sabato, “Corteo Storico”, la prima domenica, “Palio dei Terzieri”, la terza domenica “Sagra del Sedano e della Salsiccia” e Mostra Mercato del “Sedano Nero”, il quarto sabato, rappresentazione di Scene di Vita Medioevale, e l’ultima domenica, replica delle scene di vita medioevale con degustazione della tipica castagnata e di altri tipici prodotti; durante i mesi estivi nelle diverse frazioni del territorio numerose sagre paesane con feste gastronomiche.

     

    Fiere: tutti i giovedì di Ottobre, 29 Gennaio, 5 Marzo, 5 Agosto.