
Montefalco (chiamata Coccorone nel Medioevo) evangelizzata nel IV sec. da San Fortunato, nel XII sec. era già Comune, anche se sotto il predominio imperiale. Nell’autunno del 1185 l’imperatore Federico Barbarossa vi sostò a lungo, accogliendo di nuovo nelle grazie imperiali la città di Spoleto da lui fatta devastare trent’anni prima.
Abitanti: 5.500 (Montefalchesi)
Superficie Kmq: 69,34
Altezza s.l.m.: 472
Distanza da Perugia: Km 48
Prefisso Telefonico: 0742
C.A.P.: 06036Stazione Ferroviaria:
FS Foligno a 12 KmAutostrada del Sole (Firenze-Roma) provenendo da Roma uscita Orte, quindi superstrada Perugia-Foligno; provenendo da Firenze uscita Valdichiana, quindi superstrada Perugia-Foligno
Provincia di Perugia
Informazioni Turistiche IAT.
Tel. 0742-354459Comune
Tel. 07422378673Frazioni: Casale, Cerrete, Cortignano, Fabbri, Fratta, Monte Pennino, Pietrauta, San Luca,Turri,Turrita.
Giorni di Mercato: lunedì
Montefalco (chiamata Coccorone nel Medioevo) evangelizzata nel IV sec. da San Fortunato, nel XII sec. era già Comune, anche se sotto il predominio imperiale.
Nell’autunno del 1185 l’imperatore Federico Barbarossa vi sostò a lungo, accogliendo di nuovo nelle grazie imperiali la città di Spoleto da lui fatta devastare trent’anni prima.
Alla fine del 1249, inizi 1250, Coccorone prese il nome attuale: Montefalco, probabilmente legato ad uno dei falchi dell’imperatore Federico II che vi aveva soggiornato nel febbraio del 1240. Coinvolta nelle accese guerre tra i Comuni limitrofi, nel 1209 passò alle dirette dipendenze dell’imperatore Ottone IV. Passata alla Chiesa, per volere di papa Giovanni XXII, fu prescelta come sede del Reggente Pontificio del Ducato di Spoleto.
Assoggettata alla signoria dei Trinci di Foligno nel 1383, dopo il suo rovinoso epilogo fu affidata dal pontefice a Niccolò Maurizi, tornando, infine, stabilmente nel 1446 sotto il controllo della Chiesa.
Provata dalla peste e saccheggiata nel 1527 dagli armati di Orazio Baglioni, ottenne nel 1848 il titolo di Città e nel 1860, con l’annessione al Regno d’Italia, quello di Comune.
La Chiesa di S. Francesco e Il Museo Civico: la chiesa, edificata tra il 1335 ed il 1338 dai Frati Minori, fu da questi tenuta fino al 1863, anno in cui passò al Comune di Montefalco, divenendo nel 1895 Museo Civico. Ristrutturata nel 1990, ha permesso la realizzazione di una struttura museale articolata in tre spazi espositivi: la exchiesa, con numerosi affreschi che vanno dal XIV al XVI sec., con opere di Benozzo Gozzoli (1452), del Perugino( 1503), del maestro del Crocefisso di Montefalco, di Jacopo Di Vinciolo (1461) ed altri valenti artisti; la Pinacoteca, con opere del
Melanzio, di Melozzo da Forlì, Antoniazzo Romano, ecc. .. e sculture lignee del XIII e XV sec.; la Cripta, dove sono raccolti i reperti archeologici ed altre sculture e frammenti di varie epoche. La chiesa di Sant’Agostino, edificata tra il 1279 ed il 1285. La facciata, in stile gotico, è arricchita da un grazioso portale ad ogiva e l’interno, a due navate, custodisce pregevoli opere: una statua lignea del XV sec., un Crocefisso ligneo rinascimentale (sull’altare maggiore), affreschi della seconda metà del XV sec. di Jacopo di Vinciolo e opere di Bernardino Mezzastris, Giovanni Di Corraduccio, Ambrogio Lorenzetti e Giovan Battista Caporali. Nella chiesa, inoltre, sono conservati, dentro delle urne di cristallo i corpi delle Beate Illuminata ‘e Chiaretta (discepole di S. Chiara da Montefalco) e quello di un pellegrino sconosciuto, giunto a Montefalco, dove improvvisamente morì, sembra nel XIV sec., ed ancora eccezionalmente conservato
La chiesa di Santa Chiara, del XV sec., in stile Barocco, custodisce le spoglie di Santa Chiara da Montefalco; una tela del 1611, “Santa Chiara in estasi”, di Francesco Longhi; un altare in stucco del 1622, opera dello scultore milanese Camillo Rusconi, con dipinti dello spoletino Francesco Refini. Pregevoli, nella cappella di S. Croce gli affreschi del 1333 di Scuola Umbra.
Il Monastero Agostiniano in cui sono custodite interessanti opere tra cui un “Crocifisso” dipinto su tavola, attribuito a Puccio Capanna ed una cassa del 1430 in cui fu conservato il corpo di Santa Chiara.
La chiesa di Santa Illuminata, edificata nel XVI sec. sui resti di un precedente edificio, presenta una facciata di tipo rinascimentale lombardo e al suo interno sono custoditi numerosi affreschi di Francesco Melanzio (eseguiti tra il 1506 ed il 1515), di Bernardino Mezzastris (1507) e di un pittore della scuola del Perugino.
La chiesa di Santa Maria di Piazza, del XIII sec., con affreschi del 1517 del Melanzio, un inginocchiatoio ligneo del XVI sec ed una colonnina Alto Medievale con acquasantiera.
La chiesa di San Bartolomeo, del XIII sec., custodisce un affresco del XIV sec. (trasferitovi nel Settecento), una tela del 1663 del pittore fiammingo Jacopo Ybot, ed una bella statua lignea del XVII sec. effigiante “Cristo Risorta”.
La chiesa di Santa Maria Maddalena, del 1269 circa, rifatta nel 1726 è abbellita con affreschi del Melanzio, di Cristoforo Di Jacopo (sec. XV) e due statue del Settecento.
Il Palazzo Comunale, edificato nel XII sec., all’interno contiene l’antica Sala Maggiore del Consiglio, adibita adesso a sala di lettura della Biblioteca (con volumi del XV e XVI sec.) e la Sala Minore del Consiglio, decorata in stile Neoclassico.
Palazzo Santi-Gentili del XVI sec., con una bella scala di accesso rinascimentale ed il salone con soffitto a cassettoni lignei e Palazzo De Cuppis-Abbati-Camilli, ampliato tra il 1480 ed il 1489.
Da vedere nei dintorni
La casa dove nacque il pittore Francesco Melanzio che conserva nell’atrio un affresco ottocentesco raffigurante l’Immacolato Concezione, mentre sul muro esterno troviamo una delle Maestà più antiche con un dipinto del XV secolo.
La Fonte di San Francesco che, secondo la tradizione, fu fatta sgorgare dal Santo nel 1215 per approvvigionare il piccolo convento che aveva fondato nei pressi di San Rocco.
La chiesa di Santa Elisabetta che custodisce un bell’affresco del Melanzio.
Il Convento di San Fortunato, edificato nel XVI sec. sui resti di una basilica romana del IV sec. ha il portale impreziosito da affreschi di Benozzo Gozzoli, autore anche del “S. Fortunato” e della “Vergine col Bambino” all’interno.
La chiesa di S. Maria di Turrita, del XII-XIII sec., con affreschi del XV sec. opera del Melanzio e di anonimi
Il Santuario della Madonna Della Stella, costruito nel 1862 a ricordo di un miracolo della immagine della “Madonna col Bambino” del 1525, posto sull’altare maggiore ed il fortificato borgo medioevale di Fabbri del XIV sec.
Museo Civico di San Francesco, via Ringhiera umbra 6 – Tel. 0742-379598. Palazzo Comunale – Tel. 0742-378673
Montefalco è rinomato per l’eccellente qualità dei vini che qui si producono (Sagrantino, Rossa e Passito, che si fregiano del D.O.C.G.), per l’olio d’oliva e la produzione cerealicola, per la manifattura di tessuti in lino, cotone e canapa con decorazioni a greca che rinnovano, nei colori e nelle forme, un’antichissima tradizione e per la decorazione della ceramica, il restauro del mobile antico e la lavorazione del ferro.
Montefalco ha dato i natali a: Santa Chiara da Montefalco (1268-1308), al pittore Francesco Melanzio (1465-1524), al poeta Nicola da Montefalco (XV sec.), allo scultore Iigneo Andrea da Montefalco (seconda metà del XV sec.) e al reliigioso Don Brizio Casciola (1871-1975).
Religiose: 1 Giugno, “Festa del Patrono San Fortunato”; 17 Agosto, “Festa di Santa Chiara”, coopatrona; 8 Settembre, “Festa della Madonna della Stella”; Sabato Santo, periodo pasquale, “Corsa del Cristo Risorto” antica e singolare rievocazione religiosa.
Tradizionali: periodo pasquale, “Settimana Enologica”, mostra-mercato dei vini D.O.C. di Montefalco, dei vini umbri e dei vini passiti italiani; periodo pasquale, la “Ciuccetta”, gioco con uova fresche; Agosto, “Agosto Montefalchese” con spettacoli, concerti e chiusura con la spettacolare “Corsa dei Bovi” nei giorni 12-13-14 Agosto, in cui si svolge la rievocazione storica in costume medioevale di un’antica giostra fra i quattro quartieri della città; Settembre, “Festa della Vendemmia” , tre giorni d’incontri nelle cantine, con spettacoli folcloristici e giornata finale in piazza con sfilata di carri allegorici, degustazione dei vini e tradizionale pigiatura dell’uva; Settembre, “Mostra mercato del miele” e degli altri prodotti delle api.
Fiere: 14 Marzo; 25 Aprile,; 26 luglio; 18 Agosto; mostra mercato dell’artigianato ed antiquariato la terza domenica di ogni mese.