Gualdo Cattaneo

Gualdo cattaneo è ubicato su un colle alle pendici dei Monti Martani, tra i torrenti Puglia e Attone.
Probabilmente l’etimologia del nome nasce dall’accostamento dei nomi: Wald (in tedesco Selva) e da Captaneorum da Capitanei (cioè Capitani, signori al servizio del re o dell’Imperatore).
Una nota ipotesi storica indica l’anno di fondazione di Gualdum Captaneorum ( Gualdo Cattaneo), nell 975, per volontà del conte germanico Edoardo Cattaneo, ( ma a tutt’ogi non esistono fonti ufficiali che comprovano questa ipotesi).

 

  • Abitanti: 6.000 (Gualdesi)
    Superficie Kmq: 96,79
    Altezza s. I. m.: 446 m.
    Distanza da Perugia: Km 43
    Prefisso Telefonico: 0742
    C.A.P.: 06053

    Stazione Ferroviaria:
    FS a Foligno a 24 Km

    Autostrada del Sole (Firenze-Roma) proovenendo da Roma, uscita a Orte quindi Superstrada E-45 direzione Perugia, provenendo da Firenze, uscita Valdichiana quindi Superstrada Perugia-Terni

    Provincia di Perugia
    Informazioni turistiche IAT
    0742-354459

    Comune
    Tel. 0742-91421

    Frazioni: Barattano, Ceralto, Cerquiglino, Cisterna, Collesecco, Grutti, Marcellano, Pomonte, Ponte di Ferro, Pozzo, San Terenziano, Saragano,Torri

    Giorni di mercato: Martedì, a San Terenziano

  • Gualdo cattaneo è ubicato  su un colle alle pendici dei Monti Martani, tra i torrenti Puglia e Attone.

    Probabilmente l’etimologia del nome nasce dall’accostamento dei nomi: Wald (in tedesco Selva) e da Captaneorum da Capitanei (cioè Capitani, signori al servizio del re o dell’Imperatore).

    Una nota ipotesi  storica indica  l’anno di fondazione di Gualdum Captaneorum ( Gualdo Cattaneo), nell 975, per volontà del  conte germanico Edoardo Cattaneo, ( ma a tutt’ogi non esistono fonti ufficiali che comprovano questa ipotesi).

    Gualdo Cattaneo nel corso dei secoli, (considerando la sua posizione strategica), fu spesso al centro di aspre dispute tra le potenti città vicine.

    Nel 1071 combatté a fianco di Spoleto contro Foligno; ma nel 1177 conquistata da Federico Barbarossa, fu sottomessa a Foligno.

    Nel 1198, quando l’ultimo duca imperiale la cedette a papa Innocenza 11I, divenne possedimento  del Ducato di Spoleto e fu allora che venne fortificata con mura e torri.

    Con la fine del Ducato di Spoleto, Gualdo Cattaneo passò sotto il controllo dei Trinci di Foligno. Nel 1439, con la  morte di Corrado III Trinci, passò sotto il governo dello Stato Pontificio..

    Nel 1439 papa Alessandro VI Borgia la cedette alla giurisdizione amministrativa di Foligno che vi costruì una possente Rocca per fortificarla.

    Nel 1816, dopo la Restaurazione, Gualdo tornò allo Stato Pontificio.

    Nel 1860 entrò a far parte del Regno d’Italia.

  • Gualdo Cattaneo la possiamo considerare come un tipico borgo medioevale, circondato ancora da possenti turrite mura su cui domina la Rocca.

    La Rocca che costituisce il monumento più importante del Comune conserva immutato il suo aspetto originario.

    Fu costruita tra il 1494 ed il 1498 su intervento di  Foligno, (progetto di Francesco di Bartolomeo di Pietrasanta) concepita come una  fortezza triangolare con un mastio centrale e due rondelle laterali in comunicazione per mezzo di un sistema di cunicoli sotterranei.

    Restaurata, è aperta al pubblico  oggi è un centro espositivo museale.

    Merita una visita  la chiesa dei S.S. Antonio e Antonino, del 1260. E’ giunta fino ad oggi ben conservata la cripta romanica (dove riposano le spoglie dei S.s. Antonio e Antonino), l’abside ed alcuni bassorilievi sulla facciata.

    Al  suo interno possiamo ammirare  una tavola a tempera del 1350 di Scuola Umbro-Senese, raffigurante una  “Madonna con Bambino” (proveniente dalla chiesa di Sant’Andrea)

    La chiesa di Sant’ Agostino invece porta una data antecedente infatti fu costruita nel 1136 per volere dei PP Benedettini Occidentali.

    Originariamente fu dedicata all’Annunziata e a San  Benedetto, poi nel 1258, passata sotto la cura dei  monaci Agostiniani fu  restaurata e dedicata a  Sant’Agostino.

    La facciata presenta un portale ogivale in pietra rosa  mentre la struttura portante è assemblata con  conci di arenaria.

    Entrando nella a chiesa di San t’ Agostino possiamo notare delle importanti opere d’arte:  un  soffitto ligneo a capriate, sul quale è stato disegnato  un affresco del 1482 della Scuola dell’Alunno raffigurante la “Crocifissione”; un dipinto del Quattrocento ed una tavola del XIV sec. di Maestro Bastiano.

    Invece, la chiesa di Sant’Andrea, (in posizione  panoramica, raggiungibile dopo aver passeggiato tra le strette vie del centro) è considerata una delle più antiche di Gualdo, prova né è il numero di citazioni nelle cronache del XIII secolo.

    La chiesa di Sant’Andrea è arrivata a noi in buone condizioni  nella sua struttura esterna, all’interno ospita bellissimi  stucchi del’500.

     Da vedere nei dintorni

    Il circondario di Gualdo Cattaneo , oltre ad essere generoso di  bellezze paesaggistiche, offre uno itinerario storico molto suggestivo  essendo ricco di Castelli, (datati Basso Medioevo XIII-XIV sec.) giunti a noi quasi intatti nella loro struttura originaria.

    A Pomonte (borgo medioevale circondato da uno stupendo bosco caratterizzato damacchia mediterranea e da sorgenti di fresche e limpide acque) possiamo ammirare le vestigia  del Castellaccio, edificato nel 1130 da Gualdo Cattaneo. (eretto a baronìa nel 1415 da papa Gregorio XII) e  della stessa epoca è il Palazzo Baronale.

    A Cavallara, (stazione di posta di antiche origini sulla Vecchia via Flaminia)  possiamo ammirare  il Ponte del Diavolo, uno dei ponti che (partendo da Acquasparta, passando per  Massa Martana), ci consentono di individuare l’antico tracciato consolare.

    Ulteriore tappa del nostro cammino è  Pozzo, con il Castello e l’intatta urbanistica del borgo medioevale.

    In queste zone, la storia ci ricorda che  si svolsero le antiche  lotte tra Bevagna e Todi.

    Qui troviamo:  la chiesa di S. Maria del Popolo con un fonte battesimale del XVI sec.; la chiesa di Santa Maria (eretta nel  XIII sec) stillando  conci di pietra bianca e rosa e al cui interno notiamo una architettura con soffitto a capanna, a tre campate, e archi a tutto sesto.

    Si giunge poi a Cisterna, con il suo Castello del XIII sec.

    A Marcellano invece si possono ammirare: il Castello del XII sec.; la chiesa di sant’.Andrea del XIV sec., con dipinti del Polinori; un fonte batttesimale del ‘600 ed una croce astile del’400; la chiesa della Madonna del Ponte del XVI sec. (situata ai piedi del Castello) con affreschi del XVI sec.

    Presso Collesecco,merita di essere visitata  la chiesa di s.Angelo Sconcolo del XIII sec. con la sua  architettura romanica in forte degrado.

    Spostandoci a  Simigni, troviamo il castello eretto nel XII sec.( una volta oggetto di contesa tra  Todi e Perugina) sulla cui porta d’ingresso sono impressi gli stemmi degli Oddi (Todi) e Baglioni (Perugia).

    A Saragano, troviamo: il castello ben fortificato (forse di origini longobarde) ; la storia narra di  violenti attacchi dei Perugini nel 1320 a cui oppose strenue resistenza; poi però subì l’occupazione delle milizie tuderti; la chiesa parrocchiale che custodisce un fonte battesimale ed un dipinto (entrambi del’ 600)  ; la chiesa di San Pietro con gli affreschi del XV e XVI secolo.

    A Ceralto, (passata alla storia per la sua devastazione ad opera dai Perugini nel 1311), da vedere il castello e il magnifico circondario..

    Barattano, mantiene  intatto lo stupefacente Castrum fortificato risalente al  XIII sec., con pianta a quadrilatero, cerchia muraria che includono le torri e le due porte d’ingresso al borgo.

    Uno dei monumenti di maggiore rilevanza storico artistica che si possono trovare nel circondario di Gualdo cattaneo  è la chiesa di San Bartolomeo del XIII sec., con rifacimenti del XV sec. Al suo l’interno possiamo ammirare affreschi del XVI e XVII sec. e due Angeli lignei del XVI secolo.

    A Torri, oltre il castello ed il borgo, possiamo visitare:  la chiesa di San Giuseppe, del XIII – XIV sec., che ospita due dipinti del ‘600; la chiesa di San Giorgio con  fonte battesimale del ‘600.

    A San Terenziano, (anticamente chiamata  Petrosa), insediamento creatosi  in età augustea, troviamo diversi monumenti di assoluto valore:  la chiesa inferiore (con cripta romanica del IX sec. dedicata a San Terenziano Fiacco); la chiesa superiore (del  XII sec. dedicata a San Terenziano, con un fonte battesimale del XV sec. e due edicole del ‘600); la chiesa di Sant’Apollinare del XIII – XIV sec.; la chiesa della Madonna delle Grazie, del XV sec., con portale in stile  rinascimentale ed un affresco del ‘400 raffigurante una  “Madonna con Bambino”.

    Una particolarità: a San Terenziano, si estrae una pietra di color bianco e rosa usata da tempo antico per la costruzione di  edifici locali e per quelli dei Comuni umbri.

    A Grutti, si può ammirare il castello risalente al XI sec.; poi nelle vicinanze  la chiesa di Santa Maria di Agello (del XIII sec.) costruita sopra le rovine di una antica abbazia, e ospita al  suo interno un affresco del ‘400.

    A Speltara possiamo visitare il Castello, considerato antica dimora di signori feudali che conserva, nella forma la sua struttura originaria

  • L’economia locale si basa  nell’agricoltura con la produzione di olio d’oliva, vino, cereali.

    Anche gli allevamenti sono molto presente in particolare di ovini e suini.

    Il comparto industriale vive di  imprese che operano nei settori alimentare, della componentistica, del legno, della meccanica, della lavorazione della pietra e materiali per l’edilizia.

    Il turismo, è in forte sviluppo, potendo contare su un potenziale  naturalistico  e  storico-artistico, di notevoli dimensioni.

  • Gualdo Cattaneo ha dato i natali al Beato Ugolino (XIII sec.).

  • Religiose:

    3 settembre, “Festa del patrono Beato Ugolino”;

    giugno, “Infiorata del Corpus Domini”, con decorazioni a tappeto di fiori lungo le strade in cui si snoda la processione.

    Tradizionali:

    3 settembre, l’ “Arrampicata”: corsa, in salita, fatta dalle contrade cittadine, che trasportano ciascuna una torre del peso di circa 120 chili per rievocare gli assalti subiti dalla cittadina nel corso dei sec. XIII e XIV ad opera di Todi, Perugia, Spoleto e Foligno;

    settembre, a San Terenziano, “San Terenziano in Festa”; ottobre, a San Terenziano, “Mostra delle macchine agricole”;

    25 dicembre – 6 gennaio, a Marcellano “Presepe Vivente”;

    venerdi Santo, a Pozzo, “Rappresentazione del Cristo morto”;

    23 – 25 aprile, a Torri, “Festa di San Giorgio”;

    luglio, a Pozzo, “Festa della Trebbiatura”;

    prima metà di agosto a Pomonte, “Festa Paesana e Cotta del Carbone”;

    ultima settimana di agosto a Grutti, “Agosto a Grutti”;

    agosto – settembre, a Gualdo Cattaneo, “Agosto Gualdese”.

    Giorno di Mercato:

    Martedì, a San Terenziano