Foligno

Foligno, è ubicata sul lato sud est della Valle Umbra, adagiata sulla riva sinistra del fiume Topino.
Foligno ha origine molto antiche, infatti i primi insediamenti umani sono datati Neolitico (come da restii archeologici rinvenuti in località Belfiore) altri Età del Ferro, (come si evidenzia dallo studio della Necropoli rinvenuta ad Anniro e dalle tombe paleocristiane rinvenute in località Madonna del Fosso).

  • Abitanti: 53.600 (Folignati)
    Superficie: Kmq 55,81
    Altezza s.l.m.: 234 m
    Distanza da Perugia: Km 36
    Prefisso Telefonico: 0742
    C.A.P.: 06034

    Stazione Ferroviaria:
    FS Foligno

    Autostrada del Sole (Firenze-Roma) provenendo da Roma uscita ad Orte quindi Superstrada E-45 direzione Perugia-Foligno; provenendo da Firenze uscita Valdichiana quindi Superstrada direzione Perugia-Foligno.

    Provincia di Perugia:
    Informazioni turistiche IAI
    Tel. 0742-354459-354165

    Comune :
    0742 2330284-3557989

    Promhotel Umbria:
    Cons. Reg. Imprese alberghiere Umbre
    Tel. 0742/350412

    Rosa dell’Umbria:
    Tel. 0742/353755

    Frazioni: Annifo, Belfiore, Cancelli, Capodacqua, Casenove, Case Vecchie, Cassignano, Colfiorito, Colle S. Lorenzo, Fondi, Pale, Padule di Colfiorito, Pisenti, Pontecentesimo, Popolo, Rasiglia, S. Giovanni Profìamma, Scandolaro, Scopoli, Sostino, Uppello, Verchiano, Vescia-Scanzano, Voi peri no, Sassovivo, Sant’Eraclio, Ponte S. Lucia, Bordoni, Budino, Cancellara, Carpello, Cave, Collelungo, Colle Scandolaro, Corvia, Fiamenga, Forcatura, Leggiana, Maceratola, Morro, Perticani, Pieve Fanonica, Pistia di Colfìorito

    Giorni di Mercato: Martedi e Sabato

  • Foligno, è ubicata sul lato sud est della Valle Umbra, adagiata sulla riva sinistra del fiume Topino.

    Foligno ha origine molto antiche, infatti i primi insediamenti umani sono datati  Neolitico (come da restii archeologici rinvenuti in località Belfiore)  altri  Età del Ferro, (come si evidenzia dallo studio della Necropoli rinvenuta ad Anniro  e dalle  tombe paleocristiane rinvenute in località Madonna del Fosso).

    Foligno si avvalse della particolare collocazione  geografìca che la vedeva al centro di importanti vie di comunicazione.

    Con la battaglia di Sentino ( nel 295 a.C.) fu sottoposta a Roma e divenne  nel Il sec. a.c., un’importante stazione sulla via Flaminia.

    Nell’Età Imperiale, Foligno fu prima eletta a  Prefettura e poi al rango di  Municipium, annessa alla Tribù Cornelia.

    Fulginias (Foligno) divenne centro di rifornimento e smistamento logistico per le  legioni romane.

    La tradizione narra che , nel 251 circa, l’antico centro fu poco per volta  abbandonato e la popolazione si spostò dov’era stato sepolto il vescovo e martire cristiano San Feliciano.

    Li fu prima costruita  una chiesetta poi fu  circondata da mura e torri, quindi divenne  il nucleo centrale di un Castrum Saneti Feliciani.

    In seguito si trasformò in Civitas Sancti Felitiani e, poi sviluppatasi ulteriormente (confluirono anche gli abitanti di città romana: Farum Flamini oggi frazione di S. Giovanni Profiamma) diventò Civitas Nova Fulginii.

    Con la caduta di Roma e del suo Impero, Foligno (come tutti gli antichi insediamenti umbri ) fu oggetto di assalti e saccheggi da parte delle orde dei Saraceni nell’881 e dagli Ungari nel 915 e 924.

    Nel XII sec. Foligno ricevette supporto da Federico Barbarossa, che le conferì tutti privilegi su Bevagna e Montefalco. Inoltre fu potenziata  la sua struttura urbanistica e  commerciale.

    Nel frattempo Foligno divenne anche  libero Comune, sostenendo i ghibellini (fazione seguace dell’Impero) contrapponendosi apertamente ala guelfa Perugia (seguace della Chiesa).

    Nel XIII sec. la città passò sotto l’egemonia della Chiesa, e crebbe ancora di più dal punto di vista urbanistico che economico. In questa epoca sorsero le prime  attività commerciali ed industriali come la cartiera di Pale.

    Foligno  era oramai diventato il più importante insediamento abitativo in Umbria che  sosteneva  gli imperatori.

    Il primo luglio del 1305 i guelfi (comandati da Rinaldo Trinci  appoggiato dai Perugini) , sconfissero  i ghibellini guidati da Corrado Inastasi ed entrarono in Foligno.

    Furono  scacciati i Consoli e Rinaldo Trinci , il vincitore,  assunse il comando della città divenendo Capitano del Popolo.

    Iniziò  l’ascesa della famiglia Trinci.

    I trinci  governarono  la città per ben centotrentaquattro anni (dal 1305 al 1439).

    La Chiesa, legittimò  la  Signoria  dei trinci nel 1367 quando papa Urbano V nominò Trincia Trinci suo vicario apostolico per la città di Foligno.

    Nel 1377, però,  Trincia Trinci venne ucciso buttato giù dalla finestra del suo palazzo e al suo posto subentrarono il fratello Corrado ed il figlio Ugolino.

    Dopo la morte di Corrado nel 1386, Ugolino non riuscì a  creare le basi per la costruzione di un principato.

    Nel 1420 con l’avvento di  Niccolò Trinci la dinastia dei Trinci raggiunse il massimo splendore. Foligno infatti aveva assoggettato  importanti città come: Assisi, Spello, Bevagna, Nocera, Montefalco,Giano e altri castelli.

    Niccolò Trinci, fu ucciso a Nocera nel 1424.

    Da questa data inizio il declino dei Trinci  e vede la sua fine con Corrado III.

    La sua azione fatta di cruenti stragi e vendette, indusse lo Stato della Chiesa ad intervenire per sedarne la follia omicida.

    Nel 1439 le milizie  papali, (guidato dal cardinale Giovanni Vitelleschi)  occuparono Foligno.  Corrado Trinci ed i suoi seguacifurono giustiziati e terminò così  una  delle signorie più illustri dell’Umbria.

    Nel 1470 a Foligno compare  l’arte della stampa ad opera del folignate Emiliano Orfini che coadiuvato dal tedesco Johann Numeister.stampano il De Bello Italica Adversus Ghatas di Leonardo Aretino e due anni dopo, la prima edizione stampata in Italia della Divina Commedia di Dante Alighieri (in tutto il mondo restano solo 40 esemplari di questo libro).

    Nel 1565, sempre a Foligno viene pubblicato il “Barbanera”, un concentratodi  sapienza tramandata nei dei secoli che ancor oggi viene pubblicato a Foligno.

    Foligno (ad eccezione del periodo Napoleonico) rimase sotto il dominio della Chiesa fino al 1860, anno in cui  fu annessa al Regno d’Italia.

     

  • Il sistema  urbanistico della città di oggi rispetta  quello impostato in epoca romana con strade lunghe e diritte incrociate da altre strade diritte, diversamente da gli altri  centri umbri suddivisi in  vicoli e viuzze..

    Per raggiungere il cuore della città di Foligno procediamo  attraversando  il ponte sul fiume  Topino e ci dirigiamo in piazza della Repubblica dove si affaccia  il Duomo.

    Il Duomo o  cattedrale è dedicata  a San Feliciano il  patrono della città.

    La cattedrale fu eretta  nella prima metà del XII sec. sul luogo della sepoltura del Santo, per opera  di Maestro Atto, come testimonia l’iscrizione apposta sulla facciata .

    Nel 1201 fu ampliato con la costruzione di una facciata secondaria e nei sec. XVI e XVII fu oggetto di numerosi restauri e aggiunte.

    Nel 1904 la facciata è stata  restaurata su ordine di papa Leone XIII e presenta un mosaico raffigurante “Cristo in Trono, San Felidano, Messolina (protettori della città) e papa Leone XIII ”.

    La facciata che sporge  su piazza della Repubblica, presenta un  portale romanico ornato con bassorilievi raffiguranti Federico Barbarossa, Innocenzo IIl, i Simboli degli Evangelisti ed i Segni Zodiacalii. La cupola  (del ‘500 ) è attribuita a Giuliano di Baccio d’Agnolo.

    All’interno, (presente una sola  navata)  si ammirano i segni della ristrutturazione che ha seguito uno stile Neoclassico operato a metà  Ottocento da Giuseppe Piermarini (balza infati agli occhi il baldacchino dell’altare maggiore, simile a quello berniniano presente nella Basilica di San Pietro a Roma).

    La cattedrale di San Feliciano espone internamente varie opere:  la statua in argento del XVIII sec. raffigurante San Feliciano (opera di Giovan Battista Maini); alcuni dipinti dei sec. XVIII e XIX; la cappella del Sacramento del 1527 (opera di Antonio da Sangallo il Giovane) affrescata da  Vespasiano Strada e Baldassare Croce, e sotto la cripta di origini romaniche, (quindi

    Anteriore alla chiesa stessa), con capitelli pre-romanici e porzioni  di colonne traslati lì da altri antichi edifici.

    Nelle vicinanze  si trova il Palazzo Comunale, del XIII sec., affiancato dalla torre merlata del ‘400. All’interno il turista è accolto da una serie di portali del ‘600 che  immettono nelle varie sale.

    Tra queste, sicuramente, la più bella è la Sala del Consiglio, con le volte e le pareti affrescate dal Piervittori ; inoltre nella sala è visibile un enorme camino in pietra del ‘500.

    Attiguo al Palazzo  vi è Palazzo Orfini, antica dimora di Emiliano Orfini, il tipografo che stampò la prima edizione in lingua italiana della Divina Commedia, con un bel portale del 1500.

    Accanto al Duomo si affaccia pure  Palazzo Trinci.

    Questo edificio fu  iniziato nel 1389 ed ultimato nel 1407, restaurato poi nel 1949 a seguito dei danni arrecati dagli eventi bellici, presenta una facciata Neoclassica (opera di Vincenzo Vitali su disegno di Odoardo Poggi) con enormi semicolonne e una magnifica scala gotica.

    All’interno di  Palazzo Trinci troviamo il  suggestivo cortile, in cui  grandi pilastri sostengono le arcate ogivali e sul muro marmi e affreschi, ingenti liti e sugli altri lati bifore e trifore.

    Oggi il palazzo è sede sia della Pinacoteca che conserva varie opere, (dei sec. XIV-XV e XVI) di: Ottaviano Nelli, Nicolò Alunno, Lattanzio di Nicolò Alunno, Dono Doni, Piero Mazzaforte, maestro di Nicolò Alunno e pittori anonimi che del  Museo Archeologico, che custodisce numerosi reperti romani.

    In  piazza del Grano, sorge invece la Biblioteca Comunale che custodisce circa  sessantamila volumi, 230 incunaboli, 600 disegni del Piermarini e 712 manoscritti.

    Segnaliamo in largo Carducci  l’Oratorio della Nunziatella, del 1492, nel cui  interno è esposta un’opera del 1507 del Perugino raffigurante il “Battesimo di Gesù” ed il “Padre Eterno” ed un tabernacolo opera di Lattanzio di Nicolò Alunno.

    In piazza San Domenico, è ubicata la chiesa di San Domenico, del XIII sec., con campanile del XIV sec.

    Al suo interno ci sono affreschi del XIV e XV sec. ed una “Crocefissione” monocroma di Pier Antonio Mezzastris.

    Sempre in  piazza San Domenico, vi è il monumento più antico di Foligno: la chiesa di Santa Maria Infra Portas, oggi adibita ad Auditorium per concerti e convegni.

    La chiesa di San Domenico, una delle più antiche (XIII sec.), in stile  romanico, con un portichetto sorretto da quattro colonne dell’Xl-XII sec. e con la facciata che presenta una grande bifora trilobata. Attiguo si staglia lo  squadrato campanile romanico del XII secolo.

    All’interno ci sono tre navate, decorate da affreschi di Scuola Umbra del XV e XVI sec. e la cappellla dell’Assunta (sec. XII), abbellita da affreschi di impronta bizantina , due bifore e  una statua lignea del XIV sec ..

    Poco distante da piazza San Domenico in piazza San Nicolò si trova La chiesa di San Nicolò del XIV sec., La sua facciata presenta un portale del XVI sec., internamente possiamo ammirare  un polittico del 1492 dell’Alunno, una tela di Sebastiano Conca e una di Luca di Tommè.

    In piazza Garibaldi sorge la chiesa del Santissimo Salvatore, ex chiesa Benedettina con facciata e campanile trecentesco.

    All’esterno si presenta con  tre portali ogivali sovrastati da tre rosoni restaurati nel 1800.

    L’interno, invece (ristrutturato dal Vanvitelli) è ornato da una serie di affreschi, una tela di Francesco Appiani, una “Pietà” di Luca Mancini ed un Crocifisso ligneo trecentesco.

    Citiamo anche: la chiesa di San Giacomo, del 1402, in stile gotico, con facciata caratteristica a fasce bianche e rosse, un bel portale ogivale tra monofore cieche, e una grande finestra a sesto acuto; la chiesa di San Francesco, del XIII sec.con affreschi trecenteschi di Scuola Senese; la chiesa di Sant’Anna, monastero del XIV sec. con chiostro quattrocentesco che custodisce al suo interno affreschi di scuola locale

    Altri edifici che meritano di essere ammirati sono: Palazzo Deli e  Palazzo Barnabò ( in stile neoclassico) che, insieme ad altri edifici del ‘300 trecentesche rappresentano il cuore del  centro storico di Foligno.

    Da vedere nei dintorni

    Se ci spostiamo fuori  dalle mura cittadine, incontriamo  la chiesa di S. Maria in Campis, di periodo paleocristiano, ampliato nella metà del XV sec. e ricostruito nel XIX sec .

    La chiesa di S. Maria in Campis era una delle quattro chiese che erano state costruite a circa due chilometri dalla tomba di San Feliciano e disposte a quadrato; internamente  nelle cappelle poste ai lati, si possono ammirare  affreschi di scuola Folignate

    Nelle sue vicinanze fu rinvenuta anche la scultura bronzea nota come “Ercole di Foligno”.

    Spostandoci A Sant’Eraclio, a pochi chilometri da Foligno possiamo visitare  la Rocca, costruita nel XV sec. dalla famiglia dei Trinci, con la cinta muraria ancora in buono stato, due torri e la chiesa con affreschi del XV sec.

    A Sassovivo, mèta di notevole flusso turistico, possiamo ammirare  l’Abbazia di Sassovivo, (risalente allaseconda metà del XI sec.), incastonata nel verde del Monte Aguzzo.

    L’Abbazia appartenne prima ai monaci Benedettini e poi agli Olivetani.

    Di rara bellezza, è il chiostro dell’abbazia (opera di Pietro de Maria, del XIII sec.), adornato da 128 colonnine binate che sostengono 58 archi a tutto sesto.

    Nel chiostro vengono esposti (in un locale detto il “Paradiso”),affreschi monocromi del ‘400.

    Nelle immediate vicinanze, dell’Abbazia di Sassovivo si possonono ammirare i resti della cappella del Beato Alano, del XIII-XIV sec., con l’antica cripta.

    A S. Giovanni Profiamma troviamo la chiesa di S. Giovanni Profiamma.

    Questa chiesa è stata edificata  su una  preesistente nell’XI-XII sec.e  sorge sulla via Flaminia dove in età romana era stato posto il Municipium di Forum Flaminii (218 a.c.), dal nome del fondatore, il console Caio Flaminio.

    La facciata, della chiesa di S. Giovanni Profiamma (risale alla prima metà del XIII sec.), presenta  un portale romanico i cui rilievi furono realizzati dal Maestro Filippo.

    Internamente sono presenti porzioni  di affreschi e nella cripta resti di epoca altomedioevale.

    A Pale possiamo ammirare “le cascate di Pale”, una magnifica  cascata incastonata tra fra la fitta e lussureggiante vegetazione.

    Sempre a Pale è presente l’Eremo di S.Maria di Giacobbe, del XIII sec., che conserva affreschi del ‘400 di scuola Umbra.

    Una visita merita pure l’altipiano di Colfiorito, tra gli scenari naturalistici più interessanti di tutta la regione Umbria.. La vasta palude è stata dichiarata “zona umida d’innteresse internazionale” e tutto il circondario è interessante per il suo patrimonio botanico.

    Su questo scenario naturale fu fondata  l’antica Plestia in epoca preromana, equi sorse  l’antica chiesa di Santa Maria di Plestia del X sec..

    Colfiorito è noto in tutta l’Umbria anche per la produzione di lenticchie e per le ottime patate.

     

  • Museo Archeologico, Palazzo Trinci, piazza della Repubblica – Tel. 0742-350734.

    Pinacoteca Comunale, Palazzo Trinci, piazza della Repubblica .. Tel. 0742-350734;

    Biblioteca Comunale e Archivio di Stato, piazza del Grano – Tel. 0742-3557989;

    Centro di Documentazione Teatro Piermarini, c.so Cavour;

    Museo del Palazzo Comunale, Palazzo Comunale, piazza della Repubblica – Tel. 0743-330226 – Telefonare per orari d’apertura e possibilità di visite, ai numeri corrispondenti o alI’IAT. 0742-354459.

  • Foligno è un importante centro commerciale ed industriale.

    Grazie  alla felice posizione geografica, che lo vede al centro di importanti assi viari.Foligno ha visto nel tempo accrescere la sua economia.

    Foligno è anche un importante centro di industrie tessili, dell’ abbigliamento.

    Il comparto artigianale si distingue per la lavorazione del legno, restauro di antichi stumenti musicali e la costruzione di organi.

    Il turismo vive per la perfetta sinergia tra il moderno e  le antiche tradizioni che  valorizzano così il  patrimonio storico-artistico e culturale.

    Le  manifestazioni svolte nel corso dell’anno, un’ottim sistema ricettivo fanno sì che la città ed il suo territorio siano meta turistica di forte richiamo.. 

  • Numerosi sono gli uomini illustri a cui la città ha dato i natali, ne ricordiamo alcuni: la Beata Angela da Foligno (1248-1304), il medico Gentile da Foligno (metà sec. XIV-1416), il filosofo e medico Nicolò Tignosi (1402-1474), il pittore Niccolò di Liberatore detto l’Alunno (1430-1502), il pittore Pier Antonio Mezzastris (14301-15061), il poeta Tommasuccio da Foligno (sec.xV), l’uomo d’armi Ugolino Trinci (seconda metà XIV sec.-1415), lo stori· co Ludovico Jacobilli (1598-1664), il pittore Giovan Battista Nichelini detto Il Folignate (1604·1655), il musicista Antonio Liberati (1617-1685), l’astronomo Feliciano Scarpellini (/762-/840), l’architetto Matteo Nuti detto Matteo da Fano (XV sec.), l’architetto Giuseppe Piermarini (1734-1808), l’erudito Michele Falocci Pulignani (/856-1940).

  • Religiose:

    a Foligno, il 24 gennaio “Processione di San Feliciano” patrono della città, con corteo; a Fiammenga, periodo pasquale, “Rappresentazione della Passione”, rievocazione storica in costume dell’epoca della Passione di Cristo.

    Tradizionali-Culturali:

    a S. Eraclio, periodo di Carnevale, “il Carnevale di Barbanera”, con sfilata di carri allegorici;

    a Foligno in settembre, la “Giostra della Quintana”, importantissima ed affascinante manifestazione con torneo seicentesco e sfilata di un imponente corteo storico;

    a Foligno in settembre, “Segni Barocchi” con rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali e mostre collegate al Barocco.

    Manifestazioni varie durante il corso dell’anno. per informazioni TeI.IAT. o Comune.

    Fiere:

    25 gennaio;

    14 settembre.