
Bevagna è un centro abitato posto in pianura alla confluenza del fiume Timia con il Topino.
Da importanti ritrovamenti archeologici risalenti all’Età del Ferro, si desume che Bevagna era stata abitata dagli Umbri.
Abitanti: 4.600 (Bevanati)
Superficie Kmq: 56, I
Altezza s.l.m.: 210m
Distanza da Perugia: Km 35
Prefisso Telefonico: 0742
C.A.P.: 06031Stazione Ferroviaria:
FS Foligno. linea Roma-Ancona e Foligno-Terontola-FirenzeAutostrada del Sole (Firenze-Roma) uscita Valdichiana, poi Superstrada direzione Perugia-Assisi.
Provincia di Perugia
Informazioni turistiche IAT.
Tel. 0742-354459Ass. Tur. Pro Loco Bevagna
tel 0742-361667Ass. Mercato delle Gaite
tel 0742-361847.Frazioni: Cantalupo, Castelbuono, Gaglioli, Limigiano,Torre del Colle
Giorni di Mercato: Tradizionale Mercato delle Gaite
Bevagna è un centro abitato posto in pianura alla confluenza del fiume Timia con il Topino.
Da importanti ritrovamenti archeologici risalenti all’Età del Ferro, si desume che Bevagna era stata abitata dagli Umbri. In epoca romana Bevagna (nota con il nome di Mevania) era una città florida, fu Municipium nel 90 a.c., ascritta alla Tribù Aemilia. Fino al Il sec. d.C., fu un importante centro commerciale romano, posto in posizione centrale sulla via Flaminia (220 a.c.) su cui verteva il commercio per Roma, incrementato dai numerosi corsi d’acqua che ancora oggi segnano il suo territorio. Con la venuta del Cristianesimo Bevagna accrebbe i suoi privilegi di importante città , diventando sede vescovile. Il suo primo vescovo fu Vincenzo, che nel 303 subì il martirio ad opera di Diocleziano. Bevagna negli anni a venire passò sotto il controllo del Ducato di Spoleto e, nel 774 pur dipendendo ancora dall’Impero passò sotto il controllo dello Stato della Chiesa. Bevagna dopo il 1000, divenne libero Comune ma il suo controllo fu oggetto di una lunga disputa dalla Chiesa e dall’Impero. Nel 1152 subì la devastazione (fu incendiata) dalle truppe di Federico Barbarossa e altrettanto accadde nel 1249 per opera del conte d’Aquino su ordine di Federico Il. Grazie all’intensa attività del bevanate Beato Giacomo Bianconi, la città si risollevò ma, nel 1375,fu di nuovo sconvolta e devastata per mano del folignate Corrado Trinci,il quale prese il controllo della città fino al 1439, ricostruendola .
Dopo alcuni anni passò sotto il dominio della Chiesa fino all’Unità d’Italia. Sotto il controllo del Papato, nel 1456 fu iniziata la bonifica della pianura bevanate che, proseguì nel Cinquecento, nel Settecento ed Ottocento, fino ad assumere la morfologia che tutt’oggi possiamo ammirare.
Bevagna si presenta come la caratteristica cittadina medioevale. Le antiche mura, risalenti al XIII e XIV sec., tenute serrate da Torri e sei porte ancora cingono la città per un cammino di ben due chilometri. Il centro storico che ha conservato l’antica architettura, è un fedele custode di importanti resti risalenti all’ epoca romanica: un Tempio del Il sec. d.C., una costruzione termale (del Il sec.d.C.) che preserva al suo interno uno stupendo mosaico; infine i resti del Teatro Romano.
In pieno centro,in Piazza Silvestri, possiamo ammirare edifici di grande pregio storico-artistico.
Da citare il Palazzo dei Consoli (sembra sia stato costruito da Maestro Prode nel 1270), che presenta sulla facciata bifore gotiche, una bellissima scalinata che porta ad un’ampia loggia coperta da volte a crociera. Sorprendentemente si trova all’interno del palazzo il Teatro Francesco Torti, risalente al 1886.
Il teatro fu interamente decorato dalle sapienti mani di Domenico Bruschi e Mariano Piervittori.
Sulla piazza sono presenti tre chiese: la chiesa di San Michele, la chiesa di S. Domenico e la chiesa di San Silvestro Giacomo.
La chiesa di San Michele, si presenta con una facciata romanica, un rosone del XIII sec., un imponente portale centrale e due, più piccoli, laterali, sormontati da due trifore.
La chiesa costruita nel XIII sec.per opera del Maestro Binello e di Rodolfo, presenta un’architetura a tre navate, e nell’interno si trovano le seguenti opere: un Crocifisso ligneo del XV sec.; sculture della Madonna, la Maddalena, e S. Giovanni attribuite al Providoni; una statua d’argento di San Vincenzo di Peter Ramoser realizzata tra il 1785 ed il 1795; un’effìge processionale del 1638 dedicata a S. Vincenzo.
La chiesa di S. Domenico e Giacomo del 1291, stata costruita su un preesistente oratorio donato al Beato Giacomo Bianconi dal Comune.
La facciata presenta un portale con sopra una lunetta affrescata. Nell’interno (organizzato con una navata), sono presenti nella controfacciata e nell’abside vari affreschi del ‘300; dipinti del XVI e XVII sec. del bevenate Ascensidonio Spacca (detto il Fantina); sculture lignee del ‘200; altari settecenteschi.
In un’urna, riposano le spoglie del Beato Giacomo. Il chiostro della chiesa custodisce degli affreschi di Giovan Battista Pacetti che raccontano scene della vita del Beato Giacomo.
La chiesa di San Silvestro, anch’essa con facciata romanica , ci accoglie con un elegante portale (sovrastato da splendidi fregi) sulla cui sommità poggia una trifora e due bifore. Come riportano le cronache e una lapide posta entrando all’interno della chiesa sulla destra, la chiesa di san Silvestro fu costruita su progetto di Maestro Binello nel 1195 e fu poi restaurata nel 1954. All’interno possiamo notare la presenza di tre navate. Qui sono presenti affreschi di scuola Umbra.
Percorrendo corso Matteotti si giunge al Palazzo Comunale, risalente alla fine del ‘700 , edificato per opera di Andrea Vici e conosciuto come Palazzo Lepri. Ospita la Pinacoteca ed una collezione di reperti archeologici.
Altra importante tappa è la visita alla chiesa di S. Filippo del 1725 , costruita a fianco della preesistente chiesa della Madonna della Provvidenza, che presenta al suo interno decori barocchi a stucco ed affreschi del 1757 di Domenico Valeri.
Percorrendo via Santa Margherita, si giunge dinnanzi alla chiesa e Monastero di Santa Margherita, ristrutturata nel XVII sec.
Nella chiesa e Monastero di Santa Margherita si possono ammirare le seguenti bellezze artistiche:
un affresco del 1592 di Ascensidonio Spacca e due Pale di Andrea Camassei sistemate sulla emozionante Scala Santa (così chiamata, perché percorrendola, si ottenevano le stesse indulgenze dell’omonima Scala Santa di Roma) realizzata dal Providoni.
Sul punto più alto della città, nelle vicinanze di piazza Garibaldi si scorge la chiesa e il convento di San Francesco edificati alla fine del XIII sec. anch’essi sui resti di una preesistente chiesa.. La facciata si presenta con un elegante portale e all’interno percorrendo la sola navata, si ammirano i dipinti di Dono Doni e Ascensidonio Spacca e i resti di affreschi del XVI sec.
Alla sinistra dell’altare, protetta da una grata, è esposta la pietra dove, secondo la tradizione, poggiò i piedi San Francesco durante la “predica agli uccelli” in località Pian D’Arca.
Nelle vicinanze troviamo anche una cappella dedicata alla Madonna di Loreto attribuita a Galeazzo Alessi, che presenta un Tabernacolo del XV sec. ed una cupola decorata con pregevoli terrecotte invetriate, attribuite a Santi Buglioni.
Infine merita una menzione la chiesa di Sant’Agostino del XIV sec., situata nella parte opposta della città, che custodisce al suo interno frammenti di affreschi del XIV e XVI secolo.
Dintorni da vedere:
Appena usciti da Bevagna vi consigliamo una visita a: Santuario della Madonna Delle Grazie, edificio del 1583 che custodisce dipinti di Ascensidonio Spacca e, sull’altare maggiore, una “Maestà” che si dice abbia compiuto numerosi miracoli; il borgo di Gaglioli, fortificato da mura e da un grande torrione; in direzione Gualdo Cattaneo , Il Santuario della Madonna della Valle di origine antichissima e ricostruito nel 1934; il borgo medioevale Torre del Colle, antico feudo dei conti di Antignano; La frazione di Castelbuono, con un’edicola con dipinti di Giovanni di Corraduccio e, nei pressi del bivio di Limigiano, l’edicola di Pian d’Arca che ricorda la già citata predica di S. Francesco; il borgo medioevale di Limigiano da cui si può ammirare uno stupendo panorama su Collemancio ed i resti archeologici dell’antico centro di Urvinum Hortense (situati però nel territorio comunale di Cannara).
Ritornando in direzione Bevagna, troviamo il Convento del!’ Annunziata, al cui interno è esposta una Pala di terracotta invetriata del XV sec., probabile opera di Santi Buglioni; nelle vicinanze da visitare il caratteristico Laghetto di Aiso (detto anche Abisso).
Pinacoteca Comunale – Cso Matteotti 70 – Tel 0742-360123.
Museo di Bevagna – P.zza Matteotti 70 Tel 0742-360031
Mosaico Romano (Il sec. a. C) – Via P. Guelfa 2 Tel. Ci’42-360 123 (telefonare per visite).
Antiquarium – Cso Matteotti 72 – Tel 0742-360123 (Telefonare per visite). Biblioteca Comunale – Cso Matteotti 73 – Tel 0742-360123.
Bevagna basa la su economia prevalentemente sulla produzione agricola , in particolare è rinomata per la produzione di vini DOC e dell’olio d’oliva, di grano, mais e tabacco. Famosa anche per l’ l’artigianato (come riportano le cronache dai tempi dei Romani) , oggi a Bevagna si trovano splendidi manufatti quali cesti, corde e manufatti in ferro battuto. Il turismo (sta crescendo diventando un settore importante dell’economia locale), presenta un valido sistema di strutture ricettive, facilitato dal notevole patrimonio artistico, culturale, ambientale,
Bevagna ha dato i natali al vescovo e martire Vincenzo (IV sec.), al Beato Giacomo Bianconi (XIV sec.), al pittore Andrea Camassei (inizi XVII sec.), al pittore Ascensidonio Spacca (XVI-XVII sec.), al letterato Francesco Torti (XVIII-XIX sec.).
Religiose:
periodo pasquale, Venerdi Santo, “Processione del Cristo Morto” con corteo storico;
giorno di Pasqua, “corsa del Cristo Risorto” ,nella chiesa di S. Michele Arcangelo;
6 giugno, ” Festa del patrono S. Vincenzo”;
23 agosto, “festa del patrono Beato Giacomo Bianconi”;
6 dicembre “festa di S. Nicola”.
Tradizionali:
ultima decade di giugno, “Mercato delle Gaite”. Questa importante manifestazione medioevale vede la città per una settimana animarsi di personaggi in costuumi medioevali che nelle vie e vicoli della città ripropongono gli antichi mestieri sfidandosi in gare di abilità. Le caratteristiche taverne, aperte durante la festa, offrono la possibilità ai visitatori di gustare alcuni piatti tipici della cucina umbra;
Sono presenti altre sagre durante il periodo estivo nelle vicine frazioni.
Culturali: assegnazione del premio per la ricerca scientifica e la chirurgia “Premio Giuseppe Corrodi”, ad agosto, “Agosto Bevanate”, serie di manifestazioni culturali.