
Città umbra, nota con il nome di Tarsina, venne assoggettata a Roma cambiando denominazione in Tadinum. I suoi abitanti, Tadinates, sono ricordati da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia. Municipio romano, ubicato vicino alla lunga catena degli Appennini Tadinati e attraversato dall’importante via Flaminia, a 117 miglia da Roma, divenne una città florida e con tessuto urbano di quasi 13 ettari di superficie, come dimostrano gli scavi archeologici che si sono aperti recentemente nel vocabolo Taino.
Abitanti : 14.649 (Gualdesi)
Superficie: Kmq 124,19
Altezza s.l.m.: 536 mt
Distanza da Perugia: Km 48
Prefisso Telefonico: 075
C.A.P.: 06023Frazioni: Boschetto, Busche, Caprara, Cerqueto, Crocicchio, Gaifana, Grello, Palazzo, Mancinelli, Piagge, Pieve di Compresseto, Poggio Sant’Ercolano, Rasina, Rigali, Roveto, San Peliegrino,Vaccara.
Stazione Ferroviaria:
FS a Gualdo Tadino a 2 KmAutostrada del Sole (Firenze-Roma) provenendo da Roma uscita a Orte e poi Superstrada E-45 direzione Perugia-Foligno-Nocera Umbra.Provincia di Perugia :
nformazioni turistiche I.A.T.
Telefono: 075-9220790Comune:
Telefono: 075-9150248Giorni di mercato: giovedì
Città umbra, nota con il nome di Tarsina, venne assoggettata a Roma cambiando denominazione in Tadinum. I suoi abitanti, Tadinates, sono ricordati da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia. Municipio romano, ubicato vicino alla lunga catena degli Appennini Tadinati e attraversato dall’importante via Flaminia, a 117 miglia da Roma, divenne una città florida e con tessuto urbano di quasi 13 ettari di superficie, come dimostrano gli scavi archeologici che si sono aperti recentemente nel vocabolo Taino. I Goti di Alarico, oltre 100.000 persone, dirigendosi verso Roma nel 409 d.C., saccheggiando e distruggendo quanto trovavano lungo la via Flaminia, gli inflissero il primo colpo. Nel IV secolo era già sede vescovile. Sono ricordati i vescovi Facondino (secolo IV), Gaudenzio (499) e Martino (591)
Il suo territorio fu teatro della famosa Battaglia di Tagina (552 d.C.), durante la quale il generale bizantino Narsete sconfisse l’esercito dei Goti, guidato dal re Badwila detto Totila che, ferito a morte sul campo di battaglia, morì poche ore dopo presso Capras (l’odierna Caprara) nel territorio di Tadinum. Il conflitto gotico-bizantino segnò la fine dei Goti in Italia. Qualche anno dopo, con l’arrivo dei Longobardi, il territorio tadinate entrò a far parte del Ducato di Spoleto e probabilmente fu sede dello sculdascio, che amministrava la giustizia e riscuoteva le tasse alle dipendenze del gastaldo che aveva sede in Nocera.
Poca popolazione rimase ancora nell’antica città in rovina, la maggior parte si ritirò sui colli circostanti. Distrutta definitivamente da Ottone III, imperatore del Sacro Romano Impero, nel 996, la città cambiò nome prendendo il longobardo Gualdo (luogo boscoso) e gli abitanti si rifugiarono in Val di Gorgo alle pendici del Serrasanta. Distrutta ancora da un violentissimo incendio, poiché le sue abitazioni erano quasi tutte in legno, venne ricostruita nel 1237 intorno all’abbazia di S. Benedetto con la bella pietra bianca della sua montagna, sull’attuale Colle Sant’Angelo (il santo dei Longobardi), dominato dalla Rocca Flea, dandosi libere istituzioni comunali sotto la protezione di Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero, presente alla cerimonia di fondazione, e seguendo la sua politica ghibellina. Contesa tra Gubbio e Perugia, successivamente si sottomise malvolentieri a Perugia prima di essere consegnata allo Stato della Chiesa da Iacopo P. Canino (1458).
La città venne seriamente danneggiata da una forte scossa tellurica il 27 luglio 1751. Il sisma cancellò gran parte delle sue caratteristiche tardo-medioevali, pur restando in piedi alcuni bei palazzetti e belle chiese romaniche e gotiche, come Santa Maria di Tadino (ora detta Santa Chiara), San Benedetto (secolo XIII), San Francesco (secolo XIV). La città antica è stata da sempre saccheggiata dei suoi marmi, colonne, mosaici, portati soprattutto a Perugia. La Rocca Flea custodisce attualmente un bel museo ricco di dipinti e arredi, tra cui un famoso polittico del secolo XV di Nicolò detto l’Alunno e alcune tavole di Matteo da Gualdo, fine pittore locale della fine del Quattrocento.
Nel 1833 il papa Gregorio XVI conferì all’abitato il titolo di città con il nome di Gualdo (Waldum) Tadino (Tadinum) e nel 1860 venne annessa al Regno d’Italia.
La città è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 26 settembre 1997.
La città trae naturali ricchezze ambientali soprattutto nella fascia montana con le suggestive località di Valsorda, San Guido e Rocchetta, le pinete e la straordinaria fioritura.
Rocca Flea (XII secolo), antica fortezza e notevole esempio di architettura militare medioevale. Museo civico e sede della Pinacoteca Comunale che conserva opere di Matteo da Gualdo, Avanzino Nucci, Sano di Pietro, Antonio da Fabriano, ecc.
Chiesa Monumentale di San Francesco (XIV secolo) con affreschi di Matteo da Gualdo (1435-1507)
Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti”, centro di ricerca sull’emigrazione italiana
Casa Cajani Centro Culturale, che comprende una sezione del Museo della Ceramica e un giardino pensile con antichi percorsi vegetali
Basilica Cattedrale di San Benedetto (XIII secolo) con la fontana esterna (XVI secolo) attribuita a Sangallo il Vecchio
Palazzo del Podestà e Torre Civica (XII secolo)
Chiesa di Santa Chiara (XIII secolo)
Scavi archeologici della Tadinum romana
Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta in Pieve di Compresseto (XI secolo)
Gualdo Tadino è nota per la produzione di ceramica. Quest’arte antica segna l’identità economica e artistica della città. Alla ceramica era legata la manifestazione del Concorso Internazionale della Ceramica, che vedeva ogni anno la presenza di artisti di oltre 20 paesi del mondo ed ha consentito di acquisire nel tempo un patrimonio di oltre 100 opere, che rappresentano uno spaccato rilevante della moderna ricerca artistica nel settore. L’azienda ceramica più importante del territorio è Tagina S.p.A, con oltre trecento addetti.
Inoltre, a Gualdo Tadino si trova uno stabilimento di imbottigliamento di acqua minerale di proprietà di Rocchetta S.p.A. che prende il nome dalle omonime fonti della Rocchetta, situate alle pendici del monte Serrasanta. L’utilizzo dell’acqua gualdese a fini commerciali e le problematiche economico-sociali ad esso connesse sono da anni motivo di forti tensioni tra la popolazione, le ammininistrazioni locali e le società private coinvolte. Il caso dell’acqua Rocchetta e del Rio Fergia è spesso utilizzato come emblematico nel confronto al livello nazionale sull’utilizzo della risorsa acqua
Totila (… – Gualdo Tadino, 552), re degli Ostrogoti e re d’Italia dal 541 al 552.
San Facondino (… – 28 agosto), vescovo di Gualdo Tadino.
Beato Marzio da Pieve di Compresseto (Pieve di Compresseto, 1210 – Gualdo Tadino, 1301), terziario francescano ed eremita; è venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
Beato Angelo da Casale (Casale, 1270 – Gualdo Tadino, 1324), venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
San Gioventino di Tadino (IV secolo – IV secolo), vescovo di Tadino; è venerato come santo dalla Chiesa Cattolica.
Matteo da Gualdo (Gualdo Tadino, 1435 circa – Gualdo Tadino, 1507), pittore.
Castore Durante (Gualdo Tadino, 1529 – Viterbo, 1590), medico, botanico e poeta.
Paolo Rubboli (1838 – Gualdo Tadino, 1890), artista ceramista
Raffaele Casimiri (Gualdo Tadino, 1880 – Roma, 1943), presbitero, compositore e organista italiano.
Adolfo Leoni (Gualdo Tadino, 1917 – Massa, 1970), ciclista su strada.
Angelo Pennoni (Gualdo Tadino, 1922 – Roma, 1992), fotografo
Stefano Marcucci (Gualdo Tadino, 1946), calciatore e allenatore di calcio.
Nello Saltutti (Gualdo Tadino, 1947 – Gualdo Tadino, 2003), calciatore.
Carlo Gubbini (Gualdo Tadino, 1948 – Foligno, 2009), politico.
Aurélie Filippetti (Villerupt, 1973), politica e scrittrice francese, è cittadina onoraria.
Gualdo Tadino è anche sede di importanti manifestazioni culturali e folkloristiche:
I Giochi de le Porte (ultima domenica di settembre)
Beato Angelo da Gualdo Tadino (15 gennaio)
La Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo
Processione Madonna di Montecamera a Pieve di Compresseto (martedì dopo Pasqua)
Il Pioppo di San Pellegrino (30 aprile)
La notte del fuoco di Grello (23 giugno)
Corsa della botte a Rigali (prima domenica di agosto)
Presepe vivente nella tradizione contadina di Roveto (24, 25 e 26 dicembre)