Assisi

Assisi, incantevole cittadina caratterizzata da molteplici ricchezze, è adagiata sul Monte Subasio, in posizione dominante sulla Valle Umbra, situata tra i corsi del Chiascio, Topino e Teschio. Assisi ha origine da un piccolo villaggio abitato dagli antichi popoli chiamati Umbri risalenti già nel Periodo Villanoviano.

  • Abitanti: Assisani
    Altezza s.l.m.: 409 m.
    Distanza da Perugia: Km. 26
    Giorni di mercato: Sabato

    Frazioni: Armezzano, Capodacqua, Castelnuovo, Costa di Trex, Mora, Palazzo, Passaggio d’Assisi, Petrignano, Pieve San Nicolò, Porziano, Rivotorto, Rocca Sant’Angele, San Gregorio, S.M. Degli Angeli, S.M. di Lignano, Sterpeto, Torchiagina, Tordandrea, Tordibetto,Viole.

    Stazione Ferroviaria:
    FS di Assisi

    Autostrada:
    A1 Autostrada del Sole (Firenze – Roma) uscita al casello Valdichiana, quindi Superstrada per Perugia.; provenendo da Roma uscita Orte poi proseguire su S.S. Flaminia direzione Terni-Spoleto-Foligno-Assisi.

    Provincia di Perugia
    Informazioni turistiche IAT.
    Tel. 075-812534

    Comune

    Tel. 075/813820 I

    Consorzio Obbligatorio “Parco del Monte Subasio”

    Tel. 075/815181

    Consorzio Albergatori turistici di Assisi

    Tel. 075/816566

    Associazione guide turistiche di Assisi

    Tel. 075/815228

  • Assisi, incantevole cittadina caratterizzata da molteplici ricchezze, è adagiata sul Monte Subasio, in posizione dominante sulla Valle Umbra, situata tra i corsi del Chiascio, Topino e Teschio.

    Assisi ha  origine da un piccolo villaggio abitato dagli antichi popoli chiamati Umbri risalenti già nel Periodo Villanoviano.

    Città di origine umbra, Assisi situata a ridosso dei territori occupati dagli Etruschi  fu sotto l’influenza della loro civiltà fino al 295 a.c.

    Il  295 a.c  è   l’anno in cui i Romani, con la vittoria della battaglia di Sentino, iniziarono il loro predominio incontrastato  nell’Italia Centrale.

    Sotto il dominio romano Assisi si sviluppo’ e così Asisium (dal suo antico nome latino) fu promossa  a Municipium e diventò un importante punto di riferimento economico , politico dell’Impero Romano.

    All’inizio del sec. III fu evangelizzata e conobbe la religione cristiana dal primo vescovo Rufino, martire nel 111 sec.

    Con la decadenza dell’Impero Romano, anche Assisi fu travolta dalle invasioni babariche e nel 545 conobbe la furia e il saccheggio dai Goti di Totila.

    Conquistata dai Bizantini, dopo pochi ani  passò sotto il dominio longobardo. Fu a lungo sotto il Ducato di Spoleto. e nel XI sec. divenne libero Comune.

    Nuovo vigore acquistò nei secc. XI-XII con le prime esperienze di libertà comunale, ma presto fu travagliata da nuove  guerre. Nel 1174 fu sottomessa al Barbarossa dopo un lungo assedio , in essa fu educato Federico II. Nacquero in questo periodo S. Francesco (1181 o 1182 la data non è certa) figlio di Pietro di Bernardino e Madonna Pica e S. Chiara (1193 o 1194) due santi che con la loro opera, segneranno la storia del luogo e dell’umanità.

    A partite dal 1177 lo stesso  Barbarossa dimorò per qualche tempo ad Assisi. E  conferì l’investitura della città al duca Corrado di Lutzen, detto anche Corrado di Urslingen.

     

     

     

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    Nel 1198 il popolo di Assisi, stanco dei continui soprusi, si ribellò e cacciò dalla città il duca di Lutzen .

    Successivamente la città conobbe  il dominio papale, del comune di  Peruga, di Giangaleazzo Visconti, dei Montefeltro, di Braccio Fortebraccio da Montone, passando infine sotto il controllo di Francesco Sforza.

    Segnata dalle lotte intestine che videro sempre in contrasto i Nepis (Parte de Sopra) ed i Fiumi (Porte de Sotto), dal ‘500 al 1860, salvo la breve parentesi napoleonica, Assisi venne quindi definitivamente assegnata alla Chiesa al tempo di Paolo 11I nel XVI secolo. Nel 1860, con plebiscito, aderì al nascente Stato Italiano.

     

  • Se ci poniamo ai suoi piedi, Assisi appare al turista ancora circondata all’interno delle antiche mura medioevali e al cui  interno si possono scorgere una molteplicità di chiese, case e campanili.

    Su tutto domina la Rocca Maggiore, antica fortezza che, con le sue torri e i bastioni, rivela il suo antico ruolo di protezione della  città.

    Assisi è riconosciuta universalmente come un luogo di pellegrinaggio del mondo cristiano, per avere dato i natali a San Francesco e Santa Chiara.

    Oltre a ciò,non si può dimenticare che  la città è anche un importantissimo polo artistico e culturale, dove ogni anno confluiscono visitatori e pellegrini da tutte le parti del mondo.

    Camminando in un continuo alternarsi  di salite e discese il visitatore può notare che le strade di Assisi sono lastricate in pietra, e le mura delle case, sono realizzate in pietra bianca e rossa del monte Subasio; e  poi come d’incanto , dalle viuzze interne , inaspettatamente si aprono panorami improvvisi  della vallata.

    Il monumento più imponente è senza dubbio la Basilica di San Francesco annoverato tra i luoghi santi più celebri della cristianità e vi si accede principalmente da Piazza Inferiore San Francesco, una grande e meravigliosa piazza cinta dai bassi portici del XV sec ..

    La costruzione della Basilica di San Francesco, è stata iniziata nel 1228, due anni dopo la morte del Santo, e terminata nel 1230 (anno in cui ne fu riposta la salma).

    Nel 1997 un violento sisma ha colpito l’Umbria, e la Basilica Superiore ha subito danni agli affreschi in alcune parti delle volte.

    Lasciando alle spalle la bella facciata gotica della Basilica Superiore, percorrendo via San Francesco fino ad arrivare alla piazza del Comune, ci dirigiamo nel cuore della  città medioevale. Tre metri sotto la piazza del Comune si può percorrere il Foro Romano a cui si accede attraverso la cripta di S. Nicolò ed il museo Civico.

    In Piazza del Comune, sul lato nord, sorgono: il Palazzo del Capitano del Popolo del sec. XIII, affiancato e sovrastato dalla Torre del Popolo (i cui lavori di costruzione sono iniziati nel secondo decennio del 1200 ed ultimati nel 1305), sulla quale, nel 1926 fu collocata la Campana delle Laudi.

    Il Tempio di Minerva, attiguo alla Torre del Popolo, è una coinvolgente testimonianza di edificio templare del I sec. a.c. riconvertito poi, nel XVI sec., in quella che è la chiesa di S. Maria sopra Minerva.

    Sul lato sud della piazza troviamo il Palazzo dei Priori, composto da quattro corpi di fabbrica di epoche diverse costruito tra il XIII e il XV sec., oggi sede del Comune e della Pinacoteca Comunale.

    Camminando lungo  via S. Rufino raggiungiamo la Piazza di  S. Rufino ove sorge la Cattedrale, dedicata al primo vescovo, martirizzato nel 111 sec. La stupenda  facciata romanica della Cattedrale di  S. Rufino presenta tre portali che corrispondono alle tre navate interne, tre splendidi rosoni, posti in simmetria con i portali, ed un timpano triangolare con un grande arco gotico costruito verso la fine del Duecento.

    Entrando all’interno (restaurato nel XVI sec .) sulla navata di destra si trova l’antico fonte battesimale, dove furono battezzati San Francesco, Santa Chiara, S. Agnese, S. Gabriele dell’Addolorata, e, nel 1197, il futuro imperatore Federico Il di Svevia. Nell’abside troviamo un coro ligneo intagliato nel XVI sec., opera di Giovanni di Pier Jacopo da San Severino e nella cripta, situata sotto la facciata della Cattedrale, un sarcofago romano. Annesso alla chiesa vi è il Museo Capitolare.

    Il campanile della cattedrale, edificato in pietra sui resti di una cisterna romana, ornato di bifore ed archi ciechi.

    Sulla piazza di S. Rufino si ritiene che il palazzo medioevale posto a destra sia  la casa paterna di S. Chiara.

    Spostandoci in  Piazza Santa Chiara ci troviamo di fronte la Basilica di Santa Chiara, di architettura gotica italiana del XIII sec. Iniziata nel 1257 edificata su progetto di Filippo da Campello fu  consacrata al culto nel 1265,.

    L’esterno si presenta con una semplice facciata con portale a tutto sesto sovrastato da uno splendido rosone ai lati del portale scorgiamo due leoni in pietra e il campanile molto alto  termina con una  cuspide.

    All’interno (organizzato con una sola navata) troviamo di particolare importanza storico artistica: nell’abside una “Croce”, dipinta su tavola, della scuola di Giunta Pisano; nel transetto di sinistra , un dipinto del XIV sec. raffigurante un Presepe, di scuola umbro-senese; nel transetto di destra una tavola del Maestro di Santa Chiara, raffigurante Santa Chiara e otto sequenze della sua vita.

    Al di sotto, scendendo  nella cripta del XIX sec. in un’urna di vetro, troviamo custoditi i resti di  Santa Chiara.  Nella navata di destra, troviamo la cappella di San Giorgio, dove sono custoditi: le reliquie di San Francesco e Santa Chiara e il Crocefisso che, secondo la tradizione avrebbe parlato a San Francesco nella chiesa di San Damiano.

    Nella Cappella del Sacramento, sono visibili gli affreschi di scuola giottesca e senese del XIII e XIV sec ..

    L’ edificio che affianca la Basilica è il Protomonastero delle Clarisse.

    Troviamo infine la chiesa di San Pietro, edificio del XIII sec. in stile romanico.

    La chiesa, che sorge su un precedente edificio destinato al  culto; all’esterno mostra una facciata a tre portali con tre stupendi rosoni posti al di sopra dei singoli portali ed un elegante campanile posto attiguo all’abside.

    All’interno, organizzato architettonicamente con  tre navate e presbiterio rialzato, custodisce affreschi risalenti al XIV sec.

    Uscendo da Porta Perlici (vicino i resti dell’Anfiteatro romano) raggiungiamo la Rocca Maggiore, posta in una posizione dominante sull’intera vallata umbra   e dalle cui mura si gode un bellissimo panorama. La sua edificazione risale al periodo  prima della conquista longobarda.

    La Rocca Maggiore ospitò per anni Federico Il di Svevia e il duca Corrado di Lutzen, suo precettore, che nel 1198 per mezzo di una rivolta popolare venne cacciato da Assisi  e la Rocca a seguito della sommossa popolare subì una gravissimi danni alla struttura.

    Nel 1367 grazie all’opera  del cardinale Egidio Albornoz, Legato Pontificio, la Rocca Maggiore fu ricostruita e fortificata su progetto di Ugolino di Montemarte.

     Da vedere nei dintorni

    Per visitare alcuni luoghi di massima suggestione paesaggistica e spirituale si consiglia di  uscire da Assisi, direzione Monte Subasio, e dopo pochi chilometri recarsi  all’Eremo delle Carceri. Situato  alle pendici  del Monte Subasio, incastonato tra una ricca  vegetazione in posizione alta e panoramica in un suggestivo silenzio interrotto solo dal sibilare del vento e il cinguettio degli uccelli, l’Eremo delle Carceri è uno dei luoghi francescani più coinvolgenti, dove il nostro spirito  può intuire e avvertire il profondo significato dell’attività del Santo.

    L’Eremo, all’epoca, fu  ceduto dai frati Benedettini a San Francesco. Il convento fu edificato nelle vicinanze della grotta dove S. Francesco si ritirava a pregare e, nel XV sec., fu poi ampliato con la costruzione della chiesa.

    Qui si troviamo l’ elce che ricorda la “predica agli uccelli”;  la “Buca del diavolo”, che ricorda le tentazioni; la “Grotta del Santo” e numerose altre grotte nelle quali trovarono rifugio altri eremiti.

    Tornando nella piana , prima di uscire da Assisi, sulla sinistra troviamo le indicazioni che ci portano al Santuario di San Damiano.

    L’antica chiesa immersa nella verdeggiante natura fu ricostruita nel 1207 da San Francesco in base a quanto ordinatogli dal Crocefisso oggi custodito e visitabile nella chiesa di Santa Chiara.

    Il Santuario, fu anche il luogo che ospitò Santa Chiara e le sue adepte e dove la Santa morì.

    Qui la storia narra che San Francesco compose il “Cantico delle Creature”.

    All’interno del Santuario, è possibile vedere il giardinetto e l’oratorio di Santa Chiara; la Cappella di San Girolamo, con affreschi di Tiberio D’Assisi; il chiostro, l’antico refettorio, la chiesetta con gli affreschi del XIV sec. e un Crocefisso Igneo del Seicento, opera di Fra’ Innocenzo da Palermo.

    Uscendo definitivamente dal centro di assisi e recandoci nella  immediata periferia scorgiamo la gigantesca Basilica di Santa Maria degli Angeli che fu edificata nel 1569 su progetto di Galeazzo Alessi; i  lavori furono ultimati nel 1679.

    Esternamente la basilica  è caratterizzata da una bellissima cupola, da un’imponente statua dorata della Vergine e da innumerevoli ettagli architettonici barocchi.

    All’interno, troviamo tre navate, con molte cappelle barocche dove sono visibili i dipinti di vari artisti: Pomarancio, Sermei, Appiani e altri minori.

    All’interno della basilica  in direzione della sagrestia troviamo il Roseto Miracoloso (dove secondo la tradizione sorgevano dei rovi che, toccati da San Francesco, si trasformarono in rose senza spine che tuttora qui fioriscono); la Cappella delle Rose, con affreschi di Tiberio D’Assisi; il Convento, al cui interno vi è il Museo Etnografico Universale.

    Ma la parte più importante dal punto di vista artistico, storico naturalmente religioso è : la Porziuncola.

    La costruzione della Porziuncola  risale al IV sec. ed è sovrastata dall’imponente cupola.

    La Porziuncola.  fu restaurata da San Francesco e qui raccolse qui la prima comunità religiosa creatasi al “Tugurio” di Rivotorto e, sempre qui, Chiara degli Scifi decise nel 1211 di seguì le orme di Francesco.

    La volta gotica della Porziuncola  presenta  affreschi del XIV-XV sec , è opera di Francesco.

    La facciata presenta un affresco di J. F. Overbek di Lubecca, del 1829.

    Nell’interno della Porziuncola  , possiamo scorgere il meraviglioso polittico posto sull’altare, del 1393, di Ilario da Viterbo, raffigurante “l’Annunciazione” e altre scene della vita di San Francesco.

    Vicino alla Porziuncola vi è la Cappella del Transito dove, il 3 ottobre del 1226, spirò San Francesco. Al suo interno sono visibili affreschi del XVI sec. ad opera dello Spagna ed una magnifica ceramica di Andrea della Robbia.

     

  • La costruzione della Basilica di San Francesco, è iniziata nel 1228, due anni dopo la morte del Santo, e terminata nel 1230 (anno in cui ne fu riposta la salma).

    Si ritiene che La Basilica è stata concepita progettualmente  per opera di Frate Elia, assunto a vicario generale dell’Ordine Francescano dopo la morte di San Francesco e costruita come sovrapposizione di due chiese: l’Inferiore e la Superiore accanto alle quali sorge un grande campanile romanico alleggerito con trifore, bifore e grandi arcate.

    Alla Basilica Inferiore si accede attraverso un portale gemello gotico, sul quale sovrastano tre rosoni, sempre in stile gotico, e da un portico costruito nel XV sec.

    L’interno della Basilica, conta una sola navata, divisa in cinque campate, ed ha le volte azzurre costellate di stelle.

    La campata d’ingresso è affrescata con dipinti del Sermei e del Martelli.

    A sinistra si accede alla cappella di San Sebastiano con affreschi del ‘600,opera di G. Martelli; sulla destra troviamo due sepolcri gotici ed una tribuna.

    Superando la cappella di Sant’Antonio Abate, accedendo tramite una porta a destra si arriva ad un piccolo chiostro e poi alla cappella di Santa Caterina, che presenta affreschi con “episodi della vita della Santa”, opera di Andrea da Bologna.

    La navata, invece, è impreziosita da numerosi affreschi del ‘200 opera del Maestro di San Francesco.

    A metà navata, due scalinate ci conducono  alla Cripta ove sono custodite in un’urna di pietra le spoglie del Santo. Si notano per la loro bellezza  le vetrate del XIII e XIV sec. che ornano le cappelle di fine XIII sec.: a destra possiamo scorgere in ordine: la cappella di Santo Stefano, con affreschi cinquecenteschi di Dono Doni; la cappella di S. Antonio da Padova, con opere del Sermei; la cappella della Maddalena con affreschi di Giotto e del Maestro delle Vele; la cappella di San Martino con affreschi di Simone Martini degli inizi del XIV sec ..

    Camminando avanti  verso il presbiterio la nostra vista è catturata dal magnifico altare maggiore del XIII sec. e dalle vele della volta che portano affreschi di scuola giottesca raffiguranti le virtù francescane (castità, povertà, obbedienza) ed il “Trionfo di S. Francesco”.

    Nel transetto di destra sono visibili le “Storie dell’infanzia di Cristo” di scuola giottesca e una tra le opere più belle di Cimabue:”Madonna in Trono col Bambino,quattro angeli e S. Francesco”; e  poi l’opera  i “Cinque Santi”, di Simone Martini.

    La Cappella di S.Nicola, dinnanzi il transetto rivela gli affreschi di scuola grottesca ed il sepolcro gotico di Giovanni Orsini.

    Nel transetto di sinistra   sono visibili  gli affreschi riproducenti “Episodi della Passione” e la famosa “Madonna dei Tramonti”, opere di Pietro Lorenzetti e dai suoi allievi.

    Da una imponente  scalinata, che porta alla terrazza con veduta sul quattrocentesco Chiostro Grande, si sale alla Basilica Superiore, dove sono presenti affreschi datati tra il XIII e il XIV secolo per opera di Cimabue , Giotto,  Pietro Cavallini, lacopo Torriti. L’interno è organizzato con un unica navata, con transetto ed abside poligonale.

    L’interno è luminoso, presenta al turista opere di Cimabue e dei suoi allievi come gli affreschi sulle pareti dell’abside e del transetto (“Storie di S. Pietro”, L.:Apocalisse”, “La Crocefissione” ed i “Fatti della vita di Maria”).

    Sulla crociera posta sull’altare maggiore è posto lo splendido ciclo di affreschi raffiguranti, in ventotto riquadri, gli “episodi della vita di San Francesco”; è  attribuito a Giotto, parte dall’altare e percorre tutta la navata, questi affreschi sono considerati tra i più alti capolavori delll’arte occidentale.

    Le pareti superiori della navata, con vetrate del XIII sec., sono affrescate da trentaquattro riquadri raffiguranti “Storie del Nuovo e del Vecchio Testamento, eseguiti nel XIII sec. da Jacopo Torriti, Filippo Resuti e dal giovane Giotto allievo di Cimabue.

    Di rilievo artistico il coro ligneo del 1491·1502, realizzato da Domenico Indivini.

    All’interno della basilica si trova inoltre il Museo del Tesoro   che custodisce  preziosi arredi sacri, codici miniati e pitture di grandi maestri donati al Sacro Convento. Da vedere anche la Collezione Perkins, con pitture su tavola del XIV-XV sec. di scuola senese-fiorentina.

  • Foro Romano e Museo Archeologico – Via Portica – Tel. 075-813053 Museo Capitolare – Chiesa di San Rufino, piazza S. Rufino – Tel. 075-812283

    Cripta della cattedrale – Basilica di S. Francesco, P.zza 5. Francesco I – Tel. 075-812238. Rocca Maggiore – Tel 075-815292

    Museo degl’lndios dell’ Amazzonia – Via S. Francesco – Tel. 075-812280

    Museo Etnografico Universale – Frazione di Santa Maria degli Angeli e/o Centro Missionario Nazionale Francescano, Pzza Porziuncola – Tel. 075-8043763

    Museo d’Arte Moderna “Padre Felice Rossetti” e/o hotel Domus Pacis – S. Maria degli Angeli, Tel. 075/8043530

    Galleria d’Arte Contemporanea· Osservatorio Cristiano -Cittadella Cristiana, Via Ancajani Tel. 075/813231

    Santuario di San Damiano: affreschi di Tiberio di Assisi (XV sec.)

    Il Giardino dei Semplici – Vicolo S.Stefano Te!. 075/813521

    Fattoria” Progetto scuola Museo” e Museo Antichi Mestieri, Via San Rufino Campagna 46 Te!. 075/8065442

    Mostra dell’Artigianato e della Civiltà Contadina – Loc. Pian della Pieve, 55 – Te!. 075-802145/802141

  • Assisi fonda la sua economia sul turismo. In particolare offre splendidi itinerari religiosi, veri punti di forza dell’economia assisana.

    Ma non va sottovalutata l’antica tradizione  commerciale ed artigianale. Numerose sono le caratteristiche botteghe che troviamo tra le vie del centro  e nella immediata periferia dove il turista può trovare splendidi manufatti: in ferro battuto, in legno, in rame, ricami realizzati con il caratteristico “punto di Assisi”, vetrate artistiche, oreficeria, cestini e borse,  anfore, vasi e oggetti vari che riproducono scene di vita medioeal, decorazioni floreali o scene di vita del poverello di assisi.

    Da sottolineare le strutture  ricettive che sono in grado di garantire un comodo soggiorno alle migliaia di pellegrini, turisti e viaggiatori che ogni anno raggiungono Assisi per vedere le numerose opere artistiche e visitare i luoghi che hanno caratterizzato la vita di San Francesco e Santa Chiara.

    Le bellezze naturali  e le numerose manifestazioni che il turist può trovare ad Assisi sono il degno corollario per una vacanza ad alti contenuti culturali e spirituali che offre la vita quotidiana della cittadina.

  • Le perone illustri che sono nate o sono vissute ad Assisi:

    Sesto Properzio (Assisi, 50 – 16 a.C.), poeta latino
    San Rufino di Assisi (morto a Costano di Bastia Umbra, 238), vescovo e martire romano.
    San Francesco (Assisi, 1181 – 1226), religioso
    Santa Chiara (Assisi, 1193 – 1253), religiosa
    Sant’Agnese d’Assisi (Assisi, 1197 – 1253), religiosa e sorella di Santa Chiara.
    Bernardo di Quintavalle (XIII secolo – Assisi, 1241), religioso.
    San Vitale di Assisi (Bastia Umbra, 1295 – Assisi, 1370), religioso.
    Elia da Cortona (Frate Elia), (1180 circa – 1253), religioso e uomo politico.
    San Stanislao, vescovo e martire polacco, canonizzato ad Assisi nel 1253 da papa Innocenzo IV.
    Tiberio d’Assisi (Assisi, 1470 circa – 1524), pittore.
    Dono Doni (Assisi, 1505 – 1575), pittore.
    Cesare Sermei (Città della Pieve, circa 1581 – Assisi, 1668), pittore.
    Paolo Emilio Rondinini (Roma, 1617 – Roma, 1668), cardinale e vescovo cattolico.
    Francesco Maria Benedetti (Assisi, 1693 – Assisi, 1746), compositore.
    Gabriel della Genga Sermattei (Assisi, 1801 – 1861), cardinale.
    Giacomo Brufani (Assisi 1831 – Perugia, 1891), imprenditore alberghiero.
    San Gabriele dell’Addolorata (Assisi, 1838 – Isola del Gran Sasso d’Italia, 1862), religioso.
    Paul Sabatier (Saint-Michel-de-Chabrillanoux, 1858 – Strasburgo, 1928), storico francese.
    Johannes Jørgensen (Svendborg, 1866 – 29 maggio 1956), scrittore e poeta danese.
    Frederick Mason Perkins (Shanghai, 1874 – Assisi, 1955), storico dell’arte statunitense.
    Giuseppe Placido Nicolini (Villazzano, 1877 – Assisi, 1973), vescovo.
    Domenico Stella (Carpineto Romano, 1881 – Assisi, 1956), religioso e musicista
    Arnaldo Fortini (Assisi, 1889 – 1970), avvocato e storico.
    Valentin Müller (Zeilitzheim, 1891 – Eichstätt, 1951), medico e colonnello della Wehrmacht tedesco.
    Tullio Cianetti (Assisi, 1899 – Maputo, 1976), sindacalista e politico.
    Teresa Sensi (Assisi, 1900 – Venezia, 1993), giornalista e scrittrice.
    Giovanna di Savoia, Regina di Bulgaria (Roma, 13 novembre 1907 – Estoril, 26 febbraio 2000), figlia di Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena, fu Regina di Bulgaria. Devota di San Francesco dall’adolescenza, diventa Terziaria francescana. Si sposa con rito cattolico ad Assisi con Re Boris III di Bulgaria. Alla morte venne sepolta nel cimitero di Assisi.
    William Congdon (Providence, 1912 – Milano, 1998), pittore statunitense.
    Otello Migliosi (1913 – 1996), presbitero che inaugurò per primo la festa della mamma.
    Tristano Codignola (Assisi, 1913 – 1981), giornalista e politico.
    Aldo Brunacci (Assisi, 1914 – 2 febbraio 2007), presbitero.
    Massimo Binazzi (Assisi, 1922 – Perugia, 1991), commediografo e regista teatrale.
    Albino Varotti (Volano di Codigoro, 1925), religioso, musicista e compositore.
    Gemma Fortini (Assisi, 1926 – 2001), storica e giornalista.
    Marcello Giombini (Roma, 1928 – Assisi, 2003), compositore.
    Sergio Goretti (Città di Castello, 1929 – Assisi, 2012), vescovo cattolico.
    Domenico Sorrentino (Boscoreale, 1948),  vescovo della Diocesi.
    Marco Tarquinio (Foligno, 1958), giornalista, attuale direttore del quotidiano Avvenire.
    Martina Pinto, attrice.
    Andrea Ranocchia (Assisi, 16 febbraio 1988), calciatore.
    Salvatore Puccio ciclista.
    Puccio Capanna (Assisi, XIV secolo), pittore.

  • Religiose:

    3-4 ottobre: “Festa di San Francesco patrono d’Italia”;

    Giugno: “Festa del Voto”, con corteo storico, in ringraziamento della città a Santa Chiara; la “Processione del Corpus Domini”

    Maggio, “Festa dell’Ascensione”, con solenni liturgie nelle chiese; la domenica successiva la processione del Corpus Domini, la “Processione dell’ottava”, con le strade infiorate  percorse dal corteo

    dal 31 luglio al 2 agosto il “Perdono di Assisi”, in occasione del quale i  pellegrini si recano alla Porziuncola per ottenere il perdono dei peccati come fu stabilito dal papa Onorio III su richiesta di San Francesco.

    Culturali/tradizionali:

    primi giorni di maggio, il “Calendimaggio”

    Settimana Santa prima di Pasqua, “Riti Pasquali” con corteo storico, e rievocazione della Passione di Cristo.

    Ultima domenica di agosto “Palio di San Rufina”, con corteo storico, e torneo di balestra fra i terzieri, fiaccolata finale.

    Mostre Mercato: aprile – maggio “Mostra Mercato Nazionale dell’Antiquariato” e “Rassegna Nazionale di Numismatica e Filatelia”.

    Per informazioni  sulle manifestazioni artistiche, culturali e musicali ad Assisi e nel suo territorio. Tel. 075-812534 (lAT.). Durante tutto l’anno si svolgono

    Fiere: 5 ottobre