Giove

Giove è sorto in epoca romana nei pressi di un tempio dedicato al dio Giove, di cui non restano più tracce e numerose sono le testimonianze dell’insediamento nella zona al tempo dei Romani: tombe, monete, ruderi ed i resti del porto fluviale di San Valentino lungo il Tevere.

  • Abitanti: 1.676 (Giovesi)
    Superficie Kmq: 16,18
    Altezza s.l.m.: 292 m
    Distanza da Terni: Km 36
    Prefisso: 0744
    C.a.p.: 05024

    Stazione Ferroviaria:
    FS Attigliano a 6 Km
    Autostrada: A1 (Roma-Firenze) Casello di uscita a Giove

    Provincia di Terni
    Informazioni turistiche I.A.T.
    Tel. 0744-981453 

    Comune
    Tel. 0744-992357

    Giorni di mercato: mercoledì

  • Giove è sorto in epoca romana nei pressi di un tempio dedicato al dio Giove, di cui non restano più tracce e numerose sono le testimonianze dell’insediamento nella zona al tempo dei Romani: tombe, monete, ruderi ed i resti del porto fluviale di San Valentino lungo il Tevere. Il borgo, di origine medioevale, ed il castello (Castel Di Juvo, già citato nelle cronache del 1191) edificato su una rocca preesistente, furono luoghi di aspre contese tra i maggiori Comuni e le famiglie della zona. Nel 1328 fu possesso degli Anguilara, nel 1465 dei Farnese e dal sec. XVI dei Canonici Mattei. Agli inizi del ‘900 il castello fu venduto ai Ricciardi, quindi passò al generale Di Robilant ed infine nel 1936 ai conti Acquarone.

  • Il Palazzo ducale (sec. XVI) fatto edificare dal duca Ciriaco Mattei sui preesistenti resti di un castello medioevale della famiglia Colonna, è un imponente edificio al cui interno custodisce dipinti attribuiti al Domenichino, a Paolo Veronese e all’ Alfani.

    Il Palazzo Mattei invece è rimasto incompiuto e, per la parte realizzata, sono da vedere alcune decorazioni della scuola del Domenichino.

    La chiesa parrocchiale dell’Assunta custodisce tra le altre opere una tavola (l’Assunta) della scuola dell’ Alunno, mentre quella di San Rocco un affresco del Cinquecento, raffigurante una Crocifissione di scuola folignate.

    Caratteristico è il borgo che conserva ancor oggi intatta la sua architettura medioevale.

    Fuori è posto il convento di Santa Maria del Gesù, fondato nel 1600 probabilmente su resti di un’antica struttura; fino al 1870 fu proprietà dei Francescani, quindi degli Oblati di San Francesco ed infine dei Marianisti. Da alcuni anni il convento ospita un centro naturista, “Il Germoglio”, dove è possibile seguire corsi programmati di erboristeria, terapia del colore e, su richiesta, gustare delicati cibi macrobiotici cucinati con prodotti delle colture biologiche.

    La chiesa della Madonna del Perugino (cosi denominata per un’opera che si custodisce all’interno, attribuita al Perugino) la si raggiunge proseguendo per Attigliano e svoltando su una strada secondaria posta sulla destra. 

  • Commercio, artigianato, turismo e agricoltura sono le risorse su cui poggia l’economia giovese.

  • Religiose: 24 Giugno, “Festa del patrono San Giovanni Battista”; seconda metà di Settembre, “Festa della Madonna del Perugino”.

     

    Tradizionali: penultima domenica di Giugno, “Giostra del Velo”; la manifestazione che risale al XIV-XV secolo, consiste nella sfida tra i cavalieri delle tre contrade cittadine che devono colpire con un giavellotto dei dischi di varia grandezza montati sul braccio di un “saracino”.Al vincitore spetta in premio un velo bianco (da cui il nome) che secondo la tradizione proteggerà il rione dalle calamità. La sera precedente la giostra, un imponente e caratteristico corteo storico sfila per le vie cittadine. La fine di Luglio si svolge, invece, il “Festival lungo un giorno, lungo un anno” con spettacoli teatrali e concerti eseguiti anche nella suggestiva cornice di Palazzo Ducale.

    Fiere: 3 Maggio e secondo lunedì di Ottobre.