Montone

Montone è ubicato su due colli dominanti l’Alta Valle del Tevere.
Le origini di Montone risalgono al IX sec..
Nell’Anno Mille fu feudo dei marchesi del Colle e nel 1121 in un documento ufficiale Montone è detto “Castrum”; all’epoca già era presente un castello con un borgo inferiore ed una pieve.

 

  • Abitanti: 1.548 (Montonesi o Arietoni)
    Superficie Kmq: 50,89
    Altezza s.l.m.: 482 m
    Distanza da Perugia: Km 43
    Prefisso: 075
    C.A.P.: 06014

    Frazioni: Carpini

    Stazione Ferroviaria:
    (EC.U. Ferrovia Centrale Umbra) ad Umbertide a 8 Km

    Autostrada del Sole (Firenze-Roma) uscita a Valdichiana quindi Superstrada direzione Perugia e Città di Castello.

    Provincia di Perugia
    Informazioni turistiche IAT.
    Tel. 075-8554922

    Comune

    tel. 075-9306522

    Giorni di marcato: Martedì

  • Montone è ubicato  su due colli dominanti l’Alta Valle del Tevere.

    Le origini di  Montone risalgono al IX sec..

    Nell’Anno Mille fu feudo dei marchesi del Colle e nel 1121 in un documento ufficiale  Montone è detto  “Castrum”; all’epoca già era presente un castello con  un borgo inferiore ed una pieve.

    Verso il 1150 divenne Comune, governato da un consiglio generale e due consoli.

    Montone fu oggetto di contesa tra  Perugia, Gubbio e Città di Castello.

    Nel gennaio del 1200, Fortebraccio I e Oddone suo nipote, cedettero tutti i loro possedimenti a  Perugina; in cambio gli conferito il titolo di “nobili perugini” e una casa a Rione di Porta Sant’Angelo al quale fu assegnato anche il nome Montone.

    Ma la storia di Montone è  legata alla famiglia Fortebraccio.

    In particolare  Andrea Fortebraccio, detto Braccio da Montone, nato nel 1368  diventerà uno dei più famosi capitani di ventura.

    Uomo di grande capacità militare, Braccio riusci a costruire un proprio Stato con Perugia capitale, regnando incontrastato fino al 4 giugno del 1424, anno in cui fu ucciso nella battaglia dell’Aquila.

    Dopo la sua morte, Montone , nel 1478 fu assoggettata al dominio della Chiesa.

    Nel 1519 (per interessamento di papa Leone X) , Montone passò alla famiglia Vitelli, che la governò fino al 1640, anno in cui il Papato tornò a far pesare il suo controllo.

    L’I 11 settembre del 1860, fu annessa al Regno d’Italia.

     

     

  • Montone si presenta con le sue  possenti mura medioevali a cui si accede attraversando le antiche porte di Porta Borgo e Porta Verziere.

    Arrivati a Montone, ai piedi del colle è ubicata  la chiesa della Madonna delle Grazie(risalente al  del XVI sec.);  poco più avanti c’è la chiesa più antica di Montone: la Pieve di San Gregorio.

    Essa risale al XI sec. è stata eretta  in stile romanico, presenta  un campanile a vela.

    All’interno sono presenti  tre navate, due edicole rinascimentali in pietra serena ed affreschi di Scuola Umbra.

    Sul colle di Porta del Monte, possiamo ammirare la chiesa della Collegiata, del XIII sec., restaurata nel 1670.

    All’interno (da notare l’architettura a croce latina ) sono esposti affreschi e dipinti del XIX sec. opera di Vincenzo Chialli; una tela del XVII sec. di Dionisys Calvaert ; un Reliquiario (esposto solo il lunedì di Pasqua) dove è custodita una Sacra Spina appartenente, secondo la tradizione popolare alla corona di Cristo.

    La chiesa di San Francesco del XIV sec., oggi destinata a Museo Comunale e Pinacoteca, è  il monumento più importante di Montone.

    La chiesa di San Francesco è stata costruita in pieno stile gotico, presenta  un portico con un’abside poligonale.

    Frontalmente è aperta da una bifora e da un bel portale in noce intarsiato del 1519, opera di Antonio Bencivegni da Mercatello.

    All’interno, composto da una sola  navata, sono esposte importanti opere: l’altare votivo della famiglia Fortebraccio, commissionato  nel 1491 da Carlo Fortebraccio, con affreschi del 1491 e  una tela  o gonfalone penitenziale del 1482, (opere di Bartolomeo Caporali ); il pulpito, il bancone dei magistrati ed un coro ligneo del ‘500.

    Presso la chiesa di San Francesco si trova il Museo Comunale (con sezioni dedicate alla pittura, agli argenti ed ai para menti sacri e inoltre  sono esposte sculture lignee  provenienti dalla  Pieve di S.Gregorio) e  il Museo Etnografico (il “Tamburo Parlante” raccogliei più di seicento reperti provenienti dall’Africa Orientale).

    Presso l’ex convento di Santa Caterina (costruito sulla preesistente  Rocca  di cui è visibile il Torrione) , è dislocato l’Archivio Storico Comunale uno dei più importanti e dei più completi dell’Umbria.

    Da vedere nei dintorni

    Il circondario  montonese offre un variegato panorama naturale,campi coltivati, colline e zone montuose ricche di boschi dove scendono cristallini  corsi d’acqua.

    Nei pressi di Casale si trova Rocca d’Aries, fu fatta costruire su di una rupe dalla famiglia Fortebraccio, nel Medioevo, avamposto militare di  controllo della Valle della Carpina.

    A Carpini sono presenti resti di un castelletto eretto nell’XI sec. e abbandonato verso la fine del XVIII secolo.

     

  • Pinacoteca Comunale e Museo Etnografico il Tamburo Parlante, presso l’ex convento e chiesa di San Francesco – Tel. 075-9306427.

    Museo Comunale, via S. Francesco – Tel. 075-9306427.

    Chiostro del Convento di San Francesco, sede del Museo Comunale e del Museo Etnografico il “Tamburo Parlante”

  • L’economia si basa essenzialmente sulla  produzione agricola di di cereali, foraggi, olio di oliva, vino, miele e prodotti naturali del bosco e sotto bosco.

    L’ artigianato è rinomato per lavori in ferro battuto, restauro di mobili, pizzi e merletti.

     

  • A Montone sono nati: Sant’ Albertino da Montone (sec. XIII). il capitano di ventura Andrea Fortebraccio (1368-1424), il medico Gian Simone Gherardi (sec. XVI), il garibaldino Andrea Polidori (1836-1864), il mediico e politico Arsenio Luigi Brugnola (1870-1943).

  • Religiose:

    12 marzo, “Festa del Patrono San Gregorio”;

    lunedi di Pasqua, “Festa del Lunedi di Pasqua” per venerare la Sacra Spina custodita nella chiesa della Collegiata.

    Tradizionali:

    domenica successiva al Ferragosto, “Rievocazione storica della Donazione della Sacra Spina” donata alla citta da Carlo Fortebraccio il 22 agosto del 1473, con imponente corteo storico in costumi quattroocenteschi e “Palio dei Rioni”;

    luglio e agosto, “Rassegna di Bande Musicali” con orchestrali italiani e stranieri;

    ottoobre inizi novembre, “Festa del Bosco” con vendita in carattteristici locali di prodotti naturali tipici della zona (funghi e tartufi);

    spettacoli vari ed escursioni equestri, o a piedi alla scoperta delle bellezze naturali del luogo, durante il corso dell’anno. Per informazioni tel. 075-9306522 Comune.

    Culturali:

    “Mostra del (erro Battuto” e “Premio Ti(ernum” per date telefonare Comune.

    Giorno di mercato:

    martedi