L’oasi di Alviano Istituita nel 1978 su un’area di circa 800 ettari e inserita nel Parco fluviale del Tevere, comprende l’intero bacino artificiale del lago d’Alviano.
L’oasi di Alviano ha avuto origine da uno sbarramento del fiume Tevere realizzato nel 1963 e finalizzato alla produzione di energia elettrica da parte dell’ Enel.
Il lago che per almeno tre quarti della superficie è profondo solo 30 cm, costituisce così una zona paludosa e acquitrinosa con bosco igrofilo che si estende per circa 500 ettari.
Dal 1990 il WWF vi gestisce una riserva faunistica essendo un ecosistema adatto alla riproduzione ed alla sosta di circa 150 specie di uccelli acquatici, oltre ad un vasto numero di mammiferi, rettili, anfibi ed insetti.
Una delle attività praticate è il bird-watching, favorito dalla presenza di rari uccelli migratori: il martin pescatore, lo svasso maggiore, aironi, cormorani, falchi, oche selvatiche ecc.
Inoltre, nell’Oasi, vivono moltissime specie di anfibi e rettili d’acqua.
E’ possibile visitare l’Oasi, grazie ai due “percorsi natura” predisposti per un totale di quattro chilometri circa; l’osservazione degli uccelli è garantita da sentieri, passerelle, e osservatori (capanni e torri per il “bird-watching”) sistemati nei punti più interessanti.
Gli uccelli della palude sono presenti tutto l’anno; in autunno ed in inverno è possibile osservare grandi stormi di anatre selvatiche e di folaghe, in primavera è la stagione in cui si possono osservare ogni giorno specie diverse, poiché è il periodo della migrazione.
Sito Web: www.oasidialviano.it