Gubbio (che sorge ai piedi del Monte Igino), fu un importantissimo centro politico e religioso delle popolazioni umbre.
Questo lo si desume dal ritrovamento e lo studio delle sette Tavole bronzee, (oggi conservate presso Palazzo dei Consoli) che costituiscono una summa di informazioni preziose circa le usanze religiose, politico-sociali e perfino della consistenza urbana dell’antico centro umbro.
Anticamente la città iguvina (nome umbro trascritto nelle Tavole), fu in forte opposizione con la popolazione etrusca a tal punto da indurla a stringere alleanze fin dal III secolo a.C. con i Romani, il cui dominio sembrò evidentemente preferibile a quello etrusco.
Eletta a municipio nel 90 a.C. Iguvium, fu fiorente per tutti gli anni dell’Impero, fino all’invasione ostrogota che ne causò la parziale distruzione.
La visita può iniziare proprio da Palazzo dei Consoli, dove, nella stessa sala in cui sono conservate le Tavole eugubine.
Qui è possibile ammirare la serie di monete umbre (III secolo a.C.) coniate a Gubbio; unico centro insieme a Todi a batter moneta, con l’iscrizione IKUVINI.
In alcuni ambienti ricavati nelle costruzioni del palazzo dei Consoli, è stata allestita la Raccolta Archeologica, che conserva tra i vari reperti anche una iscrizione riguardante il completamento del teatro romano e al restauro di un perduto tempio in onore di Diana.
Il teatro è l’edificio romano meglio conservato (con i suoi 6000 posti è uno dei più grandi dell’antichità). Risale agli ultimi decenni del I secolo a.C., è oggi sede della stagione teatrale organizzata ogni estate dal Comune di Gubbio.
Altre testimonianze di epoca romana sono:
un rudere di tomba romana (il Mausoleo di Pomponio Grecino) e un complesso termale di epoca imperiale (le Terme di via degli Ortacci) .
Lasciata Gubbio, intrapresa la SS 219 fino alla località Osteria del Gatto, poi si prosegue sulla Statale 3, Flaminia, in direzione di Fossato di Vico.
Fossato di Vico (incastonato nel verde ai piedi della catena Appenninica), fu importante snodo in epoca romana durante la realizzazione del diverticolo della Flaminia, ab Hervillum-Anconam.
L’antico insediamento romano si sviluppò nella parte collinare nella località oggi chiamata Borgo; qui infatti in località Aia della croce, sono stati ritrovati dei resti pertinenti ad un tempio di tradizione umbra dedicato alla dea Cupra.
Riprendendo la Statale 3 Flaminia il nostro itinerario ci porta a Gualdo Tadino.
Gualdo Tadino centro umbro (nelle tavole eugubine, i Tadinates sono citati come grandi nemici di Ikuvium) fu rifondato dai romani con il nome di Tadinum.
Dal 1999 nella Rocca Flea di Gualdo Tadino (del XII secolo, ricostruito daFederico II e restaurato da Biordo Michelotti nel 1394) sono conservate le raccolte storico-artistiche del Comune.
La chiesa della Rocca ospita la sezione archeologica (che espone frammenti di tabelle epigrafiche, di materiale architettonico e un interessante sarcofago marmoreo della fine del II secolo d.C.).
Lasciata Gualdo, si raggiunge Nocera Umbra.
L’ antico centro umbro di Noukria divenne stazione romana, proprio in questo punto, si staccava la strada per Ancona.
In piazza Caprera, troviamo la Chiesa di San Francesco del XV sec., sede della Pinacoteca, nonché della raccolta archeologica costituita da are, cippi, tavole iscritte e da un’erma femminile, raffigurante forse Agrippina madre di Nerone.
Appena fuori Nocera, procedendo lungo via Flaminia che si incontra il ponte detto Marmoreo, costruito in blocchi quadrangolari apposti senza cemento.
Il nostro itinerario si conclude quindi a Foligno. Fulginia o Fulginium fu abitata dalla popolazione degli umbri Fulginates poi divenne insediamneto romano.
Alcuni pensano che Foligno possa essere sorto nella zona di Santa Maria in Campis dove sono stati rinvenutii resti di una abitazione con pavimentazione a mosaico (ora esposta al Museo di Palazzo Trinci) e le tracce di una necropoli in uso dal I secolo a.C. al IV d.C.
A Palazzo Trinci presso piazza della Repubblica è ubicata la raccolta archeologica cittadina che custodisce reperti provenienti da scavi nel territorio occupato dalle popolazioni umbre dei Fulginates e dei Plestini(l’antico territorio umbro di Plestia corrisponde all’attuale zona di Cancelli, Pale e Colfiorito).
Inoltre è presente materiale romano (stele, cippi sepolcrali, epigrafi e corredo funerario proveniente dalla necropoli di Santa Maria in Campis).
Infine, i reperti archeologici che fecero parte della collezione della famiglia Trinci tra cui: il rilievo funerario in marmo bianco che reca scolpita la rappresentazione del Circo Massimo di Roma.
Comuni interessati dall’itinerario:
Nocera Umbra, Fossato di Vico- Foligno – Gualdo Tadino – Gubbio