Si apre l’atteso piccolo Festival Sangemini Classic con un “anima di vera arte”, scoprendo un programma come sempre reso noto solo alle porte dell’inizio. Si articolerà nel suggestivo e bel borgo di San Gemini, uno de “i borghi più belli d’Italia”, un programma artistico vario, mirato a soddisfare un pubblico eterogeneo. Divenuto un importante mezzo di diffusione dell’arte e della sua educazione in Umbria, il piccolo Festival attraverso Concerti e Master Class di dimensioni artistiche internazionali andrà a rappresentare la nostra regione, destando l’attenzione delle più importanti istituzioni accademiche italiane e di artisti esteri. La formazione classica-colta sarà sempre la base indiscussa ma anche il suo stesso superamento per una libertà che rappresenti la singola identità artistica tra tradizione e innovazione come superamento di false etichette per una fusione dei diversi stili e generi musicali.

Organizzato dall’Associazione Culturale “Nuova Tradizione Musicale” con la Direzione Artistica del maestro Virna Liurni, con la Regione Umbria, il Consiglio Regionale e il Comune di San Gemini; il Patrocinio di Provincia e Comune di Terni, e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e di sensibili forze private. Il Festival riconosciuto dalla Regione Umbria è un esempio di risparmio in favore del merito ed espressione di coraggio e sensibilità verso l’arte con la collaborazione del Comune di San Gemini, del sindaco Leonardo Grimani da sempre sostenitore e dell’Assessore alla Cultura Mimma Trotti.

Nel presentare il Festival il direttore artistico Virna Liurni afferma:

«Il piccolo Festival guarda con ammirazione i grandi Festival umbri ma li osserva con la responsabilità di custodire l’intimità del momento artistico ricercato e selezionato con cura per un pubblico non necessariamente colto. In un mondo dove l’offerta è ampia e alle volte disorientante noi proponiamo momenti artistici in cui l’arte non si confonda nella quantità dell’IPER-offerta, ma sia proposta di una qualità che alimenti l’attesa per un evento da scoprire mirato a un’educazione al “bello e al buono”. Artisti scelti non solo per la propria bravura, ma per il valore aggiunto che gli permette di vivere il mestiere artistico fortemente legato alla propria sensibilità. L’evento dovrà essere servito come un piatto scelto prelibato da assaporare affinché rientri nel nostro gusto quale cibo di qualità. Valorizzare gli artisti italiani e l’Italia affinché torni giardino culturale d’Europa. Quella stessa Italia che nelle epoche passate è stata ambizione dei grandi compositori, raggiunta ed attraversata a fatica come meta culturale e musicale.»

«Il Festival aprirà con un omaggio simbolico verso la musica e l’arte in genere che si spoglia dall’accademismo e si fonde con esso allo stesso tempo per superare barriere e limiti che troppo spesso hanno separato l’artista colto dal pubblico comune.

Il Sangemini Classic Festival si pone come esempio di risparmio e rispetto per una produzione di qualità che viene penalizzata dal disagio economico ma non compromessa perché sostenuta dalla genuina passione. Uno tra gli obiettivi è quello di ritornare simbolicamente ai contratti che i nostri nonni stabilivano con una stretta di mano che dava valore alla parola data dall’uomo. Infatti i nostri artisti,» prosegue il direttore artistico ‹‹sono scelti per il valore aggiunto che si lega a una parola data in favore di un “buono” quale anima artistica che il Festival vuole rappresentare.

Non si vuole stupire con cartelloni dove il nome è protagonista ma destare curiosità laddove troppo spesso c’è totale indifferenza ed essere espressione di un pensiero artistico capace di scolpire emotivamente e affinare sensibilità per una vera e libera arte come utilità per tutti.

Continuiamo a lottare perché le istituzioni e gli enti privati siano il sano riferimento di valorizzazione del merito. Un merito non sempre riscontrabile nel grande ma che lo si può ritrovare e scoprire nella continuità e nelle piccole cose espressione di sfumature di cui l’arte si nutre. Con una tra le sue più alte espressioni, quella della musica, si alimenti un sogno vissuto tramite il desiderio che non sia bruciato da una società costruita sulla fretta.

Il piccolo Festival con grande soddisfazione desta attenzione ed è in contatto con le più importanti istituzioni italiane che, malgrado la decadenza culturale, rappresentano ancora oggi il nome dell’Italia nel mondo. La scelta è per la valorizzazione degli artisti italiani nonostante da anni ci siano richieste estere nel voler partecipare al cartellone artistico del Sangemini Classic. Un prodotto italiano per mantenere un’identità nella globalizzazione che può annullare il singolo. Il nostro riferimento ad un sano riscatto morale e ai valori affini per una vera spiritualità di cui il Papa Francesco ne è rappresentante, in nome di una sana politica culturale quale misura di civiltà.

Ribadendo le linee guida del nostro pensiero artistico, etico e filosofico, legato al concetto alto dell’Amore, dell’umiltà, del rispetto e del sogno dell’uomo alimentato dal desiderio e fissato dal momento d’emozione artistico. Il piccolo Festival si distingue da altre realtà di rilievo nel  voler rappresentare con l’idea di “vera arte” non uno stereotipo ma l’attore-interprete del “bello” quale espressione della sua verità interiore.»

Queste linee guida della direzione artistica della pianista Virna Liurni rappresentano l’essenza del Festival Sangemini Classic e parallelamente, il Progetto umanitario “Un sorriso con la musica” che l’Associazione Nuova Tradizione Musicale dal 2007 promuove insieme al Comune di Terni e in collaborazione con il Cesvol. Il progetto ha lo scopo di diffondere e portare la musica in luoghi di disagio. Nel corso di questi anni siamo stati presenti in diverse realtà dove la sofferenza è quotidiana e dove ha riscontrato sempre un alto gradimento. Si ricorda l’ultimo l’impegno del 7 giugno dei giovani artisti dell’Associazione presso l’Hospice Le Grazie di Terni per una raccolta fondi promossa dal dott.Mauro  Brugia con l’Usl Umbria 2. All’interno del chiostro della struttura i malati terminali di cancro hanno assistito e ascoltato dalle finestre il momento ricreativo d’arte e musica.

L’impegno sul versante dell’educazione a sostegno dell’importanza dello studio della musica sin dalle scuole primarie ha portato di recente alla realizzazione del progetto-ricerca avviato nel 2012 nella scuola pubblica primaria Renato Teofoli e riconosciuto dal Distretto scolastico. Il Progetto denominato “Musica come educazione e benessere – arte e immagine” nasce da un’idea artistica di educazione del maestro Virna Liurni che in qualità di docente guida si è avvalsa della collaborazione di qualificati professionisti per approfondire ogni singolo aspetto musicale, dal canto al benessere, dalle arti figurative alla musica d’insieme. Lo staff ha elaborato ed approfondito un percorso di educazione e di ascolto espressivo che ha condotto i bambini a spettacoli conclusivi con grande approvazione e collaborazione dell’apparato docente e dei genitori. Esempio di educazione per la valorizzazione di una realtà pubblica periferica in nome della musica, dell’arte e del suo studio affidato ad un personale altamente qualificato per una produzione non scolastica ma artistica.

Concerti

Aprirà con Greg and the Frigidaires il piccolo Festival giovedì 3 luglio ore 21:30 presso l’artistica e suggestiva Piazza Duomo di San Gemini. Un concerto simbolo del pensiero artistico sul quale è costruito il Sangemini Classic con il superamento dell’accademismo e degli stili e generi musicali. La Doo-Wop Band nasce da un’idea del noto ed eclettico attore ed artista Claudio Gregori in arte “Greg” e dal versatile musicista Luca Majnardi. Andranno a proporre uno fra gli stili di musica vocale derivati dal rhythm and blues e dal rock’n’roll affermatosi negli Stati Uniti verso gli anni ’50. I giovani afro-americani si radunavano agli angoli delle strade dando vita a melodie di grande semplicità perlopiù realizzate da voci onomatopeiche. La raffinatezza dei pezzi romantici ed immaginari raccontavano di sogni, passioni, amori reali ed irreali. Il genere Doo-Wop si inserì a fatica nella società americana ma rappresentò l’integrazione e il superamento di vecchi e lontani dissapori razziali.

Greg and the Frigidaires

Una vera Doo-Wop band

Claudio “Greg” Gregori, voce e chitarra; Alessandro Meozzi, voce e chitarra; Luca Majnardi, voce e chitarra; Olimpio Riccardi, voce e sassofono tenore; Giovanni Campanella, voce e batteria; Giulio Scarpato, basso elettrico;

Con la partecipazione della pianista Virna Liurni come forma d’ironia dei rigidi schemi accademici in nome di una libertà artistica.

Un quartetto vocale e una solida ritmica che ripercorrono uno dei generi più interessanti degli anni ’50 – ’60 quando gli italoamericani furono protagonisti; con armonie vocali, ritmi swinganti e rockeggianti! Dai Coasters, a Dion & the Belmonts, ai Diamonds, e poi The Cleftones, The Beach Boys, The Platters, The Cadillacs… e molte altre band che hanno contribuito alla fama di questo genere.

Il 18 luglio ore 21:30 al Museo Calori avrà luogo il concerto dal titolo “Pagine d’Opera” con il Coro Lirico della Pace diretto dal maestro Marco Ferruzzi insieme alla cantante lirica Valentina Piovano presenteranno un concerto. Cori ed arie di grandi operisti italiani ci condurranno in un affascinante viaggio nel mondo della musica lirica, tra opera buffa ed opera seria tra ottocento e novecento. Tra le più belle e celebri arie d’opera che emozionano sempre il pubblico italiano.

Il coro lirico della Pace nasce a Terni nel 1996 ed è stato protagonista di eventi straordinari che attraverso i media hanno raggiunto il grande pubblico nazionale ed internazionale. Il coro è diretto dal 2007 dal pianista e direttore d’orchestra Marco Ferruzzi che collabora con istituzioni e artisti di spicco del panorama operistico internazionale.

Nella stessa serata si potrà visitare nelle sale del Museo Calori la “Rassegna di bozzetti di costumi-dal teatro alla televisione”, curata dal dott. Fabrizio Campili, specializzato al D.A.M.S. di Bologna, che ci racconterà i costumi dietro le quinte delle opere teatrali e televisive; la mostra sarà realizzata grazie alla collezione della signora Isabella Monaco.

Lunedì 28 luglio ore 21:30 presso Piazza Duomo chiuderà il Festival “Racconti senza parole” con Ramberto Ciammarughi e piccolo ensemble Nova Musica. Il pianista e compositore umbro Ramberto Ciammarughi è annoverato tra i più grandi musicisti e jazzisti del panorama internazionale. Ramberto Ciammarughi caro al nostro festival tornerà con un inconsueto progetto dove raccoglie e adatta le sue migliori composizioni tra jazz e improvvisazione legate a culture diverse. Dedicherà per l’occasione delle prime assolute al Festival. I colori e gli ambienti creati dal pianoforte si uniranno al sax, alla tromba e chitarra dei più valenti musicisti umbri.

Concerto 3 luglio ingresso euro 7

Prevendita fino al 30 giugno

Concerto 28 luglio ingresso euro 5

Prevendita fino al 25 luglio

Concerto 18 luglio si raccolgono fondi pro arte e progetto umanitario “Un sorriso con la musica”

Un Festival per l’educazione

Tra le date dei concerti si inseriranno le Master Class a ricordare l’impegno del Festival per l’educazione che sin dalla sua prima edizione ospitò corsi di perfezionamento che videro anche la presenza dell’orchestra Eisenach. Si ricorda lo scambio con associazioni culturali tra le più importanti d’Italia tra cui le Master Class a Massa Marittima in collaborazione con gli Amici della Musica; collaborazione con la XLII edizione dei corsi internazionali della S.I.E.M riconosciuti dal MIUR, e rappresentante italiana dell’ISME (International Society for Music Education) organo dell’UNESCO, ai quali sono confluiti a San Gemini corsisti professionisti da tutta Italia; Master Class con maestri dall’Accademia Nazionale Santa Cecilia.

Anche quest’anno le Master Class porteranno nomi di spicco.

22-25 luglio Museo Calori San Gemini, Master Class tenuta dal docente Stefano Salvatori, direttore d’orchestra e maestro del Teatro alla Scala di Milano, su “Interpretazione musicale nel repertorio lirico” e indirizzata a cantanti che desiderino approfondire le problematiche dell’interpretazione musicale nel repertorio del canto lirico.

22-25 luglio “Stage di danza” tenuto da Ghislaine Valeriani già prima ballerina della Fondazione Arena di Verona. Lo stage si svolgerà presso Studio Danza Terni direttrice Rosanna Filipponi

11-14 luglio presso la sede dell’Associazione “Nuova Tradizione Musicale”, Master Class di Pianoforte e laboratori jazz” tra aspetti interpretativi di perfezionamento e alta formazione di base, tra laboratori jazz tenuti da Ramberto Ciammarughi ed elementi di ritmo legati alla voce e sperimentazioni si articolerà la Master Class del maestro Virna Liurni.

Per informazioni:

348.2597107 / 347.316520