Sabato 13 settembre 2014, alle ore 18.30, presso il Castello di Postignano (PG), si inaugurerà la mostra “LA BIGA DI MONTELEONE DI SPOLETO: STORIA E RESTAURO”.

La biga è uno dei reperti più importanti del Metropolitan Museum of Art di New York.

Nel 2007, il MET riallestì la sezione di archeologia greco-romana ponendo la biga al centro del percorso espositivo.

Realizzata nel VI secolo a.C. in Etruria meridionale, entrò in possesso di un notabile sabino quale oggetto simbolico del suo potere. Questi la portò con sé nella tomba e nel 1902 fu rinvenuta casualmente da un contadino insieme ad un ricco corredo funebre.

Venduta per una cifra irrisoria, la biga passò di mano più volte, arrivando a Parigi e, da qui, a New York, acquistata dal primo direttore del Metropolitan, l’italiano Luigi Palma di Cesnola.

Il clamore suscitato in Italia dall’esportazione dello straordinario reperto durò poco. Seguirono decenni di silenzio fino alla richiesta di restituzione presentata dal Comune di Monteleone di Spoleto tra il 2002 ed il 2008, quando il contenzioso fu definitivamente archiviato dal Tribunale di Spoleto.

La mostra è stata resa possibile grazie alla disponibilità del Metropolitan Museum of Art di New York che ha gentilmente concesso le immagini della biga e del Comune di Monteleone di Spoleto.

Nella Chiesa SS. Annunziata e nella Sala Mustafà del borgo medioevale Castello di Postignano, sarà illustrata la storia della biga dopo la sua scoperta, avvenuta nel 1902, a Monteleone di Spoleto, e lo straordinario lavoro realizzato dall’archeologa del CNR Adriana Emiliozzi, che tra il 2002 e 2006 ha diretto lo smontaggio e il corretto rimontaggio del veicolo, di proprietà del MET.

Questa accurata impresa scientifica ha permesso di risolvere problemi di interpretazione dibattuti da tempo.

La mostra si articola in due sezioni:

“La storia”, coordinata da Carla Termini;

“Il restauro”, coordinata da Adriana Emiliozzi.

Saranno inoltre esposte:

un’immagine olografica della nuova struttura del carro e la copia in bronzo del vecchio montaggio realizzata negli anni ’80 dagli allievi di Giacomo Manzù.

La copia, eccezionalmente prestata dal Comune di Monteleone di Spoleto è stata ideata e creata negli anni ’80 per la mostra “Gli Etruschi in Valnerina: La biga di Monteleone di Spoleto”.

La mostra si potrà visitare fino al 31 ottobre 2014, con ingresso gratuito, negli orari 10-13 e 15-19.

L’iniziativa gode del patrocinio della Regione Umbria – Provincia di Perugia – Comune di Monteleone di Spoleto – Comune di Sellano, e dei contributi economici della Camera di Commercio di Perugia – Regione Umbria – Consorzio BIM Cascia, Nera e Velino.

Ringraziamenti:

The Metropolitan Museum of Art, New York

Thomas P. Campbell / Director

Carlos A. Picon / Curator in charge, Department of Greek and Roman Art

Joan R. Mertens / Curator, Department of Greek and Roman Art.

Allestimento

a cura della RA Consulting srl: Gennaro Matacena, Antonio Gravagnuolo

Collaborazione

Pierre Gratet, Andrea Carozza

Grafica

Paolo Altieri

Foto e grafici

The Metropolitan Museum of Art, New York

La mostra è nell’ambito della terza edizione della manifestazione “Un Castello all’orizzonte”, proposte culturali estive ideate dai due architetti napoletani, Gennaro Matacena e Matteo Scaramella, che hanno acquistato e restaurato Postignano,  frazione del Comune di Sellano (PG), Umbria, che fu abbandonato negli anni ’60.

Il Castello di Postignano offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna – un albergo “diffuso” – un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l’attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia – una sala conferenze – un centro servizi – l’antica chiesa, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento. Qui, i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca – alcune botteghe artigiane.

Entro il 2015, sarà ultimato anche il centro benessere.

Il “Castello di Postignano come l’archetipo dei borghi collinari italiani”, così è stato definito dall’architetto americano Norman F. Carver Jr, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l’una sull’altra, nella copertina del suo libro fotografico “Italian Hilltowns” pubblicato nel 1979.

Per informazioni:

0743 788005

www.castellodipostignano.it