Materiali iconografici, documentari e bibliografici, oltre che la presenza di cimeli, illustrano la grande rilevanza che ebbe per la città e per la sua composizione antropologica e sociale la vicenda della Grande Guerra, che generò cambiamenti irreversibili a Perugia e nel territorio circostante così come ovunque in Europa, e di esso sono giunte fino a noi, indelebili, alcune tracce artistiche, monumentali, culturali e sociali che non potremmo comprendere se non ricostruendo il contesto in cui si generarono.
Un grande affresco nel quale si mossero anche alcuni protagonisti della vita artistica, politica e culturale locale, dal giovane Gerardo Dottori, artista futurista della prima ora, ai veterani garibaldini e repubblicani Guglielmo Miliocchi a Giuseppe Evangelisti che combatterono sulle Argonne, da Amedeo Fani a Fulvio Riccieri, dal giovane Enzo Valentini ai fratelli Demetrio e Leopoldo Pellas.
Costoro, insieme a migliaia di loro concittadini offrirono, spesso con entusiastico slancio, il loro contributo alla causa italiana, ignari, forse, che quell’evento avrebbe distrutto per sempre il vecchio mondo ottocentesco e avrebbe aperto la strada a una modernità in perenne e rapida trasformazione.
La mostra espone un ricco materiale documentario proveniente dall’Archivio di Stato – dai ruolini di guerra alla documentazione dell’Albo d’oro fino agli atti comunali e provinciali relativi al periodo – importanti fonti bibliografiche provenienti dalla Biblioteca Augusta, ricche di memorialistica, di miscellanee riportanti discorsi e incontri pubblici cittadini e umbri, di pubblicazioni scientifiche, storiche e di narrativa coeva sia in italiano che in altre lingue.
Un ricco apparato iconografico del quale fanno parte alcune opere ‘a tema’ di Gerardo Dottori, progetti di Ugo Tarchi, ma anche preziosi e spettacolari inediti come il grande manifesto di Mauzan Prestito della liberazione.
Un corpus di cimeli di grande interesse storico e documentario, dalle camicie rosse della brigata garibaldina perugina, ai numerosi reperti, come divise, munizioni, armi messi a disposizione dai AIRR WW2 e da alcuni privati cittadini, che conservano ancora le ‘care memorie’ dei nonni e dei bisnonni.
Fanno da corollario alcuni video d’epoca e numerosi materiali fotografici.
Orario:
Aprile: tutti i giorni 10.00 – 19.00
Maggio: martedì domenica 10.00-19.00
Per informazioni: